IL RE DI CUORI (SOLITARI) – BARRY DILLER OVVERO COME PRENDERE L’AMERICA PER IL CUORE E DIVENTARE BILLIONAIRE - UNA MOLTITUDINE DI SITI PER TROVARE L’ANIMA GEMELLA E 30 MILIONI DI UTENTI - SI È PRESO ANCHE TINDER, L’APP PIÙ DIFFUSA PER INCONTRI CASUALI

Arturo Zampaglione per “la Repubblica

 

ralph lauren, ricky lauren, diane von furstenberg, barry diller, ben stillerralph lauren, ricky lauren, diane von furstenberg, barry diller, ben stiller

Il re dei siti per cuori solitari è un miliardario eccentrico di 72 anni. Chi riuscisse a riconoscerlo sul ponte del suo “Eos”, il maxi-veliero di 92 metri di lunghezza e 21 uomini di equipaggio, attraccato spesso nei porti europei, potrebbe facilmente cadere in un equivoco: Barry Diller non è infatti un uomo di mare (pur essendo nato a San Francisco), né un Paperone viziato (pur avendo un patrimonio di 2,4 miliardi di dollari), né tanto meno un “pensionato”.

 

Dopo aver guidato colossi di Hollywood come la Paramount e aver sposato la stilista Diane Von Furstenberg, Diller è adesso presidente e maggior azionista della Iac/InteractiveCorp, una holding quotata a Wall Street e leader indiscussa dell’online dating.

 

DIANE VON FURSTENBERG E BARRY DILLER DIANE VON FURSTENBERG E BARRY DILLER

È un settore in piena espansione: il 35 per cento delle coppie americane che si sono sposate tra il 2005 e il 2012 si sono conosciute su Internet. E la Iac, che già controlla i siti più famosi per cuori solitari, a cominciare da Match. com e OKCupid, continua ad allargare la sua quota di mercato attraverso nuovi investimenti.

 

A marzo ha aumentato la quota di controllo di Tinder, una App per smartphone specializzata in incontri casuali. A luglio ha comprato HowAboutWe, un sito più di nicchia che si affiancherà a Chemistry.com e a Meetic, che sono già nel portafoglio di Diller.

 

barry diller barry diller

«Siamo gli unici grandi acquirenti in questo mercato», dice orgoglioso Sam Yagan, chief executive del Match group, la divisione della Iac cui fanno capo i siti per coppie, ricordando che i suoi siti hanno 30 milioni di utenti abituali, di cui 3,4 milioni di abbonanti paganti, e allargano le distanze rispetto alla concorrenza dell’altro grande polo, eHarmony, fondato da Neil Clark Warren.

 

L’online dating, dicono gli analisti, continuerà a crescere in tutto il mondo, ma in particolare negli Stati Uniti: «Dove – nota Aaron Smith, ricercatore della società di sondaggi Pew – non ci sono più i pregiudizi che esistevano fino a dieci anni fa».

 

Ormai un americano su dieci confessa di aver usato almeno una volta nel 2013 un sito per cuori solitari. E secondo l’azienda di ricerche di mercato Ibis World, l’anno scorso sono stati spesi nel mondo 2,2 miliardi di dollari per trovare un’anima gemella e le proiezioni parlano di un 5 per cento in più del fatturato complessivo per i prossimi cinque anni.

BARRY DILLER jpegBARRY DILLER jpeg

 

Di qui l’obiettivo segreto di Barry Diller: rafforzare il regno del Match group e convogliare ogni tipo di ricerca romantica sulla moltitudine di siti web che il gruppo controlla dal quartiere generale di Manhattan, un edificio sulla West side progettato da Frank Ghery. «Quel che è importante ricordare — dice infatti Yagan, il suo braccio destro — è che non ci sarà mai un solo monopolio: chi si affida al net per l’anima gemella, utilizza di solito più di un sito. Di qui il bisogno di averne molti in portafoglio».

 

barry diller barry diller

Qualche azionista della Iac storce il naso, temendo che troppa enfasi sul settore possa esporre la holding a troppi rischi. Ma altre preoccupazioni vengono dalle analisi di mercato che evidenziano due fenomeni che potrebbero incidere sulle prospettive economiche: innanzitutto il peso crescente che stanno assumendo i dispositivi mobili.

 

BARRY DILLER BARRY DILLER

Le ricerche su smartphone non generano infatti gli stessi profitti dei siti sul web. Vi è poi la nascita di piccoli siti di nicchia, magari specializzati in un certo tipo di pubblico, come ChristianMingle.com, che punta a far incontrare giovani cristiani, o come GlutenfreeSingles, per coppie celiache. Sono spesso iniziative di breve durata, ma rubano clienti dai siti più consolidati e obbligano questi ultimi a spendere di più in pubblicità.

BARRY DILLERBARRY DILLER

 

D’altra parte il Match group, eHarmony e la nuova App Zoosk, che sta diventando sempre più popolare e che sbarcherà tra breve a Wall Street, stanno intensificando l’offerta di servizi a pagamento con l’obiettivo di creare valore aggiunto al di là del canone di abbonamento. Pagando una cifra modesta, ad esempio, si può ottenere un posto “in prima fila” nella lista dei cuori solitari. E pagando 5000 dollari si può addirittura ottenere da eHarmony un aiuto personalizzato nel online dating.

 

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…