draghi messina mps

CHE SOFFERENZA! LE BANCHE ITALIANE DEVONO SMALTIRE 88,9 MILIARDI DI CREDITI INESIGIBILI, DI CUI 46,9 SUL GROPPONE DI MPS - BANCA IMI (GRUPPO INTESA) HA MESSO IN PIEDI UNA PIATTAFORMA DI CARTOLARIZZAZIONE CHE SEMBRA FUNZIONARE: HANNO GIA’ ADERITO 60 PICCOLE BANCHE. LA “BAD BANK” DI PADOAN ANCORA AL PALO

Camilla Conti per “il Giornale

 

GIOVANNI BAZOLI MATTEO RENZIGIOVANNI BAZOLI MATTEO RENZI

La «bad bank» varata in extremis dal Tesoro ha tempi assai diversi rispetto a quelli del mercato. Che chiede di risolvere con urgenza il problema delle sofferenze bancarie. La cosiddetta «Gacs», ovvero il meccanismo che prevede la concessione di garanzie dello Stato per favorire operazioni di cartolarizzazione di crediti bancari inesigibili, rischia invece di arrivare troppo tardi.

 

GIOVANNI BAZOLIGIOVANNI BAZOLI

Lo hanno capito anche le big del sistema, soprattutto quelle che hanno in pancia grossi pacchetti di Npl (i crediti che non rendono e difficilmente saranno rimborsati) da smaltire che stanno dunque cercando soluzioni alternative affidandosi a dei «mister Wolf» del settore.

 

Non è dunque un caso se alcune grandi banche hanno bussato alla porta di Banca Imi, del gruppo Intesa, che ha messo in piedi una piattaforma di cartolarizzazione chiamata in gergo tecnico «multioriginator» già utilizzato dalle Banche di Credito Cooperativo. Ovvero: una società che aggrega da più banche vari portafogli di crediti in sofferenza, li cartolarizza e colloca i titoli obbligazionari frutto dell' operazione presso investitori specializzati.

padoan mps titoli di statopadoan mps titoli di stato

 

Nel corso di 18-24 mesi Imi è riuscita a cedere 850 milioni di sofferenze, «al ritmo di una cessione ogni sei mesi e raccogliendo le adesioni di oltre 60 piccole banche coordinate da Cassa Centrale», spiega Biagio Giacalone che guida la squadra Credit Solutions di Imi. Il vantaggio?

 

I costi vengono condivisi fra le banche aderenti a questa specie di «consorzio» del recupero, i tempi di esecuzione vengono ottimizzati perché le procedure per la cessione sono di fatto standardizzate. Certo, come sottolinea Giacalone, «la garanzia dello Stato alle tranche senior di sofferenze è un contributo importante» e «stimola la discussione fra chi deve cedere gli Npl».

 

mps titoli di stato 4mps titoli di stato 4

Ma dopo un anno e mezzo di trattative con Bruxelles, il progetto di bad bank di sistema è naufragato e l' Italia si trova costretta a smaltire 88,9 miliardi di sofferenze, al netto delle rettifiche, con grande lentezza. Le grandi agenzie di rating sono infatti chiamate a esprimersi sui futuri veicoli di cartolarizzazione (dovranno avere come giudizio minimo BBB-) ma le prime «pagelle» non si vedranno prima della fine di quest' anno.

 

LOGO BANCA IMILOGO BANCA IMI

Dovranno essere esaminati i singoli prestiti, i flussi di cassa associati al titolo garantito, i piani industriali, gli immobili messi a garanzia e preventivate le lungaggini nelle procedure concorsuali. Si tratta di un processo che richiede mesi. Troppi per alcuni istituti che non devono solo liberarsi le spalle dalla zavorra dei crediti non performanti ma vogliono anche spuntare un buon prezzo dalla vendita.

 

Sofferenze Bancarie DEF Sofferenze Bancarie DEF

Il prossimo passo per banche come Mps, Ubi e Banco Popolare potrebbe essere quello di affidarsi anche periodicamente a un intermediario esperto come Imi. Il caso senese è quello più problematico: il portafoglio di crediti deteriorati del Monte ha raggiunto quota 46,9 miliardi a fine 2015 con un tasso di copertura del 48,5% e in base al piano industriale devono scendere di almeno 5,5 miliardi entro il 2018.

 

accantonamenti sofferenze bancarie accantonamenti sofferenze bancarie

Per questo il cda del Monte dei Paschi lo scorso 5 febbraio ha avviato «un progetto per la valorizzazione della piattaforma di recupero crediti» del gruppo attraverso una «partnership con un operatore specializzato» così da «ottimizzare le performance di recupero» delle sofferenze. E alcuni pensano che l' operatore specializzato possa essere trovato proprio in «casa» di Intesa.

Ultimi Dagoreport

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…

giuseppe conte beppe grillo ernesto maria ruffini matteo renzi elly schlein

DAGOREPORT – ABBATTUTO PER DUE VOLTE BEPPE GRILLO ALLA COSTITUENTE, UNA VOLTA CASSATO IL LIMITE DEI DUE MANDATI,  LIBERO DA LACCI E STRACCI, GIUSEPPE CONTE POTRA' FINALMENTE ANNUNCIARE, IN VISTA DELLE REGIONALI, L’ACCORDO CON IL PARTITO DI ELLY SCHLEIN – AD AIUTARE I DEM, CONCENTRATI SULLA CREAZIONE DI UN PARTITO DI CENTRO DI STAMPO CATTOLICO ORIENTATO A SINISTRA (MA FUORI DAL PD), C'E' ANCHE RENZI: MAGARI HA FINALMENTE CAPITO DI ESSERE PIÙ UTILE E MENO DIVISIVO COME MANOVRATORE DIETRO LE QUINTE CHE COME LEADER…

alessandro sallusti beppe sala mario calabresi duomo milano

DAGOREPORT – CERCASI UN SINDACO A MISURA DUOMO - A DESTRA NON SANNO CHE PESCI PRENDERE: SALLUSTI PIACE A FRATELLI D’ITALIA MA NON AI FRATELLI BERLUSCONI, CHE LO CONSIDERANO UN “TRADITORE” (IERI AI PIEDI DEL CAVALIERE, OGGI BIOGRAFO DI MELONI) – A SINISTRA, C'E' BEPPE SALA CHE VUOLE IL TERZO MANDATO, CERCANDO DI RECUPERARE IL CONSENSO PERDUTO SUL TEMA DELLA SICUREZZA CITTADINA CON L'ORGANIZZAZIONE DELLE OLIMPIADI DI MILANO-CORTINA 2026 - SI RAFFORZA L’IPOTESI DI CANDIDARE MARIO CALABRESI (IN BARBA ALLE SUE SMENTITE)...

nancy pelosi - donald trump - joe biden - michelle e barack obama

DAGOREPORT – FINALMENTE UNA DONNA CON LE PALLE: MICHELLE OBAMA NON CEDE AI VENTI DI TRUMPISMO E SI RIFIUTA DI PARTECIPARE ALL’INAUGURATION DAY. L’EX FIRST LADY SI ERA GIÀ RIFIUTATA DI ANDARE AL FUNERALE DI JIMMY CARTER: UNA VOLTA SAPUTO CHE AVREBBE DOVUTO POSARE LE CHIAPPONE ACCANTO A QUELLE DI TRUMP, SI È CHIAMATA FUORI – UNA SCELTA DI INDIPENDENZA E FERMEZZA CHE HA UN ENORME VALORE POLITICO, DI FRONTE A UNA SCHIERA DI BANDERUOLE AL VENTO CHE SALGONO SUL CARRO DEL TRUMPONE. E CHE IN FUTURO POTREBBE PAGARE…

giorgia meloni daniela santanche matteo salvini renzi

CHE SUCCEDE ORA CHE DANIELA SANTANCHÈ È STATA RINVIATA A GIUDIZIO PER FALSO IN BILANCIO? NIENTE! PER GIORGIA MELONI UN RIMPASTO È INDIGERIBILE, E PER QUESTO, ALMENO PER ORA, LASCERÀ LA "PITONESSA" AL SUO POSTO - LA DUCETTA TEME, A RAGIONE, UN EFFETTO A CASCATA DAGLI ESITI INCONTROLLABILI: SE ZOMPA UN MINISTRO, LEGA E FORZA ITALIA CHIEDERANNO POLTRONE – IL DAGOREPORT DI DICEMBRE CHE RIVELAVA IL PIANO STUDIATO INSIEME A FAZZOLARI: IL PROCESSO DI SALVINI ERA DI NATURA POLITICA, QUELLO DELLA “PITONESSA” È “ECONOMICO”, COME QUELLO SULLA FONDAZIONE OPEN CHE VEDEVA IMPUTATO RENZI. E VISTO CHE MATTEONZO È STATO POI ASSOLTO IN PRIMO GRADO, COME DEL RESTO IL "CAPITONE" PER IL CASO "OPEN ARMS", PERCHÉ LA “SANTADECHÈ” DOVREBBE LASCIARE? – IL SUSSULTO DI ELLY SCHLEIN: “MELONI PRETENDA LE DIMISSIONI DI SANTANCHÈ”