vestager fca psa

IL SOLITO VAN VAN – LA COMMISSIONE EUROPEA CONFERMA L’AVVIO DI UN’INCHIESTA SULLA FUSIONE FCA-PSA, CHE CREEREBBE UN NUOVO LEADER DI MERCATO NEL SETTORE DEI VAN. LEADER DI MERCATO, MA SENZA POSIZIONE DOMINANTE: FIAT, PEUGEOT, CITROEN E OPEN INSIEME AVREBBERO IL 34% E ROMPEREBBERO LE PALLE SOPRATTUTTO A RENAULT – LE IMMATRICOLAZIONI SONO SCESE DEL 57% IN ITALIA

margrethe vestager

1 – LA FUSIONE FCA-PSA RALLENTATA DALL'ENNESIMA INDAGINE DELLA VESTAGER, CHE SI PRENDERÀ UN MINIMO DI TRE MESI PER DARE IL VIA LIBERA - IL PROBLEMA SAREBBE CHE NEL SETTORE DEI PICCOLI VAN I DUE HANNO UN TERZO DEL MERCATO. STIAMO PARLANDO DI UN GRUPPO CHE POST-FUSIONE SAREBBE IL QUARTO PIU' GRANDE. AVREBBE UNA POSIZIONE DOMINANTE DA SCHIACCIARE I RIVALI? MANCO PER NIENTE. MA A NOI CI PIACE MARTELLARCI LE PALLE

 

https://www.dagospia.com/rubrica-4/business/39-antitrust-europeo-fermo-novecento-mentre-mondo-corre-239087.htm

 

 

CARLOS TAVARES E MIKE MANLEY ANNUNCIANO LA FUSIONE TRA PSA E FCA

2 –AUTO, IN EUROPA MAGGIO -56,8% E L'ANTITRUST INSISTE SU FCA-PSA

Pierluigi Bonora per “il Giornale”

 

 Due i riflettori puntati sul settore automobilistico europeo: il primo, riguarda le immatricolazioni, con maggio ancora pesantemente colpito dall' effetto Covid-19 (-56,8% con Fca che segna -57%); il secondo, si riferisce all' Antitrust e al futuro matrimonio Fca-Psa. In questo caso, è giunta la conferma dell' avvio da parte di Bruxelles dell' approfondimento sulla possibile riduzione della concorrenza post fusione nei veicoli commerciali. In molti Paesi, infatti, i due gruppi sono già leader di mercato in questo segmento.

FIAT PROFESSIONAL

 

Il dossier, nelle mani della vicepresidente esecutiva Margrethe Vestager, potrebbe durare fino a quattro mesi e costringere i due partner a far slittare le nozze. Da parte loro, Fca e Psa ricordano, però, come diverse autorità Antitrust hanno già dato l' ok e che continueranno a collaborare con Bruxelles «per fornire risposte con lo stesso spirito costruttivo che ha contraddistinto la fusione sin dall' inizio». I due gruppi, comunque, contano di chiudere la fusione entro il primo trimestre 2021.

 

Gualtieri Conte

Resta da vedere l' andamento del mercato europeo, in particolare i Paesi che godranno di incentivi (per ora solo Francia, Germania e Spagna) e se in autunno ci saranno i primi timidi segnali di ripartenza, Covid-19 permettendo.

 

Intanto, si avvicina l' erogazione del prestito da 6,3 miliardi per le attività italiane di Fca, garantito da Sace ed erogato da Intesa Sanpaolo, che servirà a finanziare le iniziative correnti del gruppo e i fornitori. Mancherebbe, secondo Bloomberg, solo la firma del ministro dell' Economia, Roberto Gualtieri, e l' ok della Corte dei Conti.

 

FIAT PROFESSIONAL 1

Ma tutto potrebbe risolversi già in settimana. E decisivi, i prossimi giorni, lo saranno anche per un primo segnale concreto del governo in tema di incentivi, il piano di maxi rottamazione e altri sostegni indispensabile per far ripartire il comparto in Italia. Gli emendamenti devono ancora essere discussi in Commissione Bilancio, quindi, se ci sarà l' ok con l' inserimento nel Decreto Rilancio, inizierà l' iter parlamentare.

 

 

Permangono le divisioni tra i 5 Stelle, con l' ala che fa capo al capogruppo alla Camera, Davide Crippa, contraria agli aiuti se non per quelli indirizzati solo alle vetture elettriche e ibride. Più aperti verso le istanze della filiera sarebbero, invece, il ministro allo Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, e il suo vice, Stefano Buffagni.

von der leyen vestager

 

Dal Pd continuano le pressioni sugli intransigenti dei 5 Stelle affinché rivedano le posizioni. E qui potrebbero entrare in gioco gli immancabili scambi di favore i cui esiti, però, sono sempre incerti. Resta poi l' incognita Giuseppe Conte.

 

In Europa, intanto, nei primi 5 mesi sono andate perse quasi 3 milioni di immatricolazioni e l' Italia, evidenzia Unrae, rimane il fanalino di coda come quota di mercato delle auto ricaricabili: il 3-3,3% contro il 16,1% del Regno Unito e il 7,3-7,5% di Germania e Francia. «Limitarsi a sostenere la sola domanda di auto ricaricabili - avverte Andrea Cardinali, direttore generale di Unrae - significa ignorare i meccanismi del mercato e la drammatica situazione del parco circolante nel Paese».

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