SOROS O SOLA’S? - SARA’ STATA LA GIOVANE BADANTE, UNA BALDA DIETISTA REPUBBLICANA, AD AVER CONVINTO l’82ENNE FINANZIERE, UNO DEI “PROPRIETARI” DEL PARTITO DEMOCRATICO, A COMPRARE AZIONI FACEBOOK, GIA’ IN PERDITA DEL 30%? - E CHE FINE HA FATTO LA FIDANZATA BRASILIANA DELL’ANNO SCORSO? – INTANTO OGGI OCCHI PUNTATI SU WALL STREET, DOVE I MANAGER FACEBOOK POTRANNO COMINCIARE A VENDERE LE LORO STOCK OPTION, E I FONDI POSSONO COMINCIARE A SVENDERE: SI PREVEDE UN ULTERIORE TONFO PER LA REGINA DELLA BOLLA TECNOLOGICA 2012…

Michele Masneri per Studio www.rivistastudio.com

D'accordo, il matrimonio (il terzo), a ottantadue anni, con una fanciulla di 42 anni più giovane ci può stare. George Soros, come si è saputo, ha "fatto la proposta" a una tale Tamiko Bolton, quarantenne della Florida, anche lei al secondo matrimonio.

Facile fare ironie: la Bolton, esperta di yoga e di diete, è farmacista, e lui stesso l'ha già definita sua badante speciale. La curiosità è che lei è una fervente repubblicana, mentre il finanziere di origine ungherese negli anni si è rivelato uno dei principali finanziatori non solo dei movimenti democratici in Ucraina, Georgia, Bielorussia e prima naturalmente di Solidarnosc.

È anche uno dei principali finanziatori di Barack Obama e prima ancora forse il più strenuo oppositore di George W. Bush: famoso il suo intervento del 2003, in cui disse che cacciare il presidente era "l'obiettivo principale della sua vita" ed una "questione di vita o di morte" per la quale avrebbe volentieri sacrificato la sua intera fortuna. Negli anni Soros, secondo il Center for Responsive Politics, ha donato oltre 23 milioni di dollari a oltre 500 gruppi che si battevano contro la rielezione del presidente Bush (soldi buttati, quindi).

Ma a parte il dibattito politico in famiglia, a destare perplessità sono le ultime scelte di investimento del tycoon: il finanziere che il 16 settembre 1992 vendette allo scoperto 10 miliardi di sterline inglesi costringendo Londra a uscire dal Sistema monetario europeo è notoriamente un grande vecchio, insieme a Warren Buffett, a cui si ispirano migliaia di investitori. Il suo celeberrimo fondo Quantum ha reso per decenni, sia in salute che malattia, quasi il 40% annuo.

Così ha sorpreso un po' tutti (molto più del matrimonio tardivo) scoprire che negli ultimi tre mesi Soros ha acquistato 341 mila azioni Facebook, per un controvalore (all'epoca) di 10,6 milioni di dollari. Poca cosa rispetto a un patrimonio totale di oltre 20 miliardi, e però ci si interroga. Il fatto è che a oggi il suo investimento si è svalutato di almeno del 30%, cioè di 3 milioni di dollari, e l'acquisto non è stato fatto al momento del trionfale collocamento, ma dopo, quando già circolavano i primi dubbi.

Certo, Soros non è il solo grande gestore ad aver acquistato azioni Fb: anche altri grandi money manager come Steven Cohen di Sac Capital Advisor e Moore Capital hanno comprato. Intanto si attende l'apertura di Wall Street di oggi, giorno in cui termina il "lock-up", cioè il periodo in cui il management e i grandi investitori istituzionali che hanno comprato al momento del collocamento non possono vendere: il che potrebbe tradursi nei prossimi mesi in un ulteriore tonfo per un titolo che da maggio ha già perso il 46 per cento.

Gli analisti si chiedono allora se la strategia sorosiana rientri in uno scenario comprensibile di decadenza senile, anche dopo la bizzarra controversia legale dell'anno scorso con un'altra fidanzata, l'attrice brasiliana di soap Adriana Ferreyr, che reclamava un appartamento promesso e mai intestato.

E se l'acquisto di azioni Facebook, per quanto con argent de poche, non sia parte del giovanilismo ultimo del personaggio. Oppure al contrario se ancora una volta il vecchio finanziere, alla cui figura si ispirò Oliver Stone per il suo Gordon Gekko, non abbia la vista più lunga degli altri.

Forse Soros si dimostrerà ancora una volta controcorrente, e l'unico (ormai) a credere alle parole di Mark Zuckerberg, secondo cui la Borsa e la Silicon Valley danno troppa importanza ai risultati di breve periodo invece di guardare a orizzonti più lunghi. Del resto, anche alla sconfitta della Banca d'Inghilterra pochi avrebbero creduto, vent'anni fa.

 

 

SOROS E LA PROMESSA SPOSAGEORGE SOROS JONATHAN SOROSSOROSMARK ZUCKERBERG jpegMARK ZUCKERBERG IN VACANZA A CAPRI CON LA MOGLIE jpeg

Ultimi Dagoreport

meloni salvini chat fratelli d'italia

CACCIA ALLA TALPA! - DIVERSI ESPONENTI DI FRATELLI D'ITALIA AVREBBERO INTENZIONE DI RIVOLGERSI AL GARANTE DELLA PRIVACY DOPO LA PUBBLICAZIONE DEL LIBRO "FRATELLI DI CHAT. STORIA SEGRETA DEL PARTITO DI GIORGIA MELONI” – MA VE LI IMMAGINATE MELONI, LA RUSSA, CROSETTO, URSO CONSEGNARE VOLONTARIAMENTE IL LORO CELLULARE ALLE "TOGHE ROSSE" PER SCOVARE "L’INFAME"? - LA TALPA, INVECE, PASSANDO PER VITTIMA E DENUNCIANTE, ALLONTANA DA SE’ LA POSSIBILITÀ DI VERIFICA, COSTRINGENDO LA MAGISTRATURA A GUARDARE AL DI FUORI DEI PARLAMENTARI: QUINDI GLI STAFF, LE SEGRETERIE, I PORTAVOCE, GLI ANELLI PIÙ DEBOLI…

donald trump xi jinping coronavirus mondo globalizzazione

DAGOREPORT - DOPO APPENA TRE SETTIMANE ALLA CASA BIANCA, TRUMP HA GIA' SBOMBALLATO I PARADIGMI DELL'ORDINE GEOPOLITICO MONDIALE. UNO TSUNAMI MAI VISTO. DA ORIENTE A OCCIDENTE, SI STANNO CAGANDO SOTTO. TUTTI, ECCETTO UNO: LA CINA - AL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO, L'UNICO ANTIDOTO È L’IMPERO DEL DRAGONE, LA SOLA POTENZA CHE OGGI PUO' RIBATTERE AD ARMI PARI AL BORDELLO NEO-IMPERIALISTA DELLA TECNODESTRA USA - DAVANTI AL BULLISMO DI TRUMP, XI JINPING È RIMASTO TRANQUILLO COME UN PISELLO NEL SUO BACCELLO. ALL’ANNUNCIO DEI DAZI USA AI PRODOTTI CINESI, LA RITORSIONE DI PECHINO È STATA IMMEDIATA - POCHI MEDIA HANNO SOTTOLINEATO QUAL È STATA LA DURA RISPOSTA DI XI JINPING SUL NAZI-PROGETTO TRUMPIANO DI DEPORTARE DUE MILIONI DI PALESTINESI: “GAZA È DEI PALESTINESI, NON UNA MERCE DI SCAMBIO POLITICA, NÉ TANTO MENO OGGETTO DI QUALCOSA CHE SI PUÒ DECIDERE IN BASE ALLA LEGGE DELLA GIUNGLA" - RISULTATO: LE SPARATE DEL TRUMPONE STANNO RENDENDO INAFFIDABILE WASHINGTON AGLI OCCHI DEL MONDO, COL RISULTATO DI FAR SEMBRARE IL REGIME COMUNISTA DI XI JINPING, UN INTERLOCUTORE SERIO, PACIFICO E AFFIDABILE PER FARE AFFARI, A PARTIRE DALL'EUROPA. LA SVOLTA PRO-CINA DI URSULA CON SBERLA AL PRIMO BULLO AMERICANO...

software israeliano paragon spyware whatsapp alfredo mantovano giorgia meloni peter thiel

DAGOREPORT – SE C’È UNO SPIATO, C’È ANCHE UNO SPIONE: IL GOVERNO MELONI SMENTISCE DI AVER MESSO SOTTO CONTROLLO I GIORNALISTI COL SOFTWARE ISRAELIANO DI “PARAGON SOLUTIONS” - PECCATO CHE L’AZIENDA DI TEL AVIV, SCRIVE "THE GUARDIAN", NON FACCIA AFFARI CON PRIVATI, MA VENDA I SUOI PREGIATI SERVIZI DI HACKERAGGIO SOLO A “CLIENTI GOVERNATIVI” CHE DOVREBBERO UTILIZZARLI PER PREVENIRE IL CRIMINE - CHI AVEVA FIRMATO IL CONTRATTO STRACCIATO DAGLI ISRAELIANI PER "VIOLAZIONI"? QUAL È "L'ABUSO" CHE HA SPINTO PARAGON A DISDETTARE L'ACCORDO? – ANCHE IL MERCATO FIORENTE DELLO SPIONAGGIO GLOBALE HA IL SUO BOSS: È PETER THIEL, IL “CAVALIERE NERO” DELLA TECNO-DESTRA AMERICANA, CHE CON LA SOCIETA' PALANTIR APPLICA L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE AL VECCHIO MESTIERE DELLO 007…

barbara berlusconi

DAGOREPORT - BERLUSCONI ALLA SCALA SI È VISTO UNA SOLA VOLTA, MA IL BERLUSCONISMO SÌ, E NON AVEVA FATTO MALE CON FEDELE CONFALONIERI, CHE FU PRESIDENTE DELLA FILARMONICA DELLA SCALA E BRUNO ERMOLLI, POTENTISSIMO VICEPRESIDENTE DELLA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA - INVECE BARBARA B. LA SI VIDE DUE VOLTE, AL BRACCIO DI PATO, L’EX ATTACCANTE DEL MILAN. LA SUA NOMINA NEL CDA DELLA SCALA? DONNA, GIOVANE… E POI CON QUEL COGNOME! LA COMPETENZA? BEH… LA PASSIONE MMM…: PERCHÉ, DA QUEL GIORNO CHE VENNE CON PATO, NON SI È PRESA UN BEL PALCO ANZICHÉ TORNARE ALLA SCALA SOLO QUINDICI ANNI DOPO DA CONSIGLIERE/A?