L’ITALIA BALLA IL BLACKROCK - CHI È DAVVERO INTERESSATO AL BOOM DI GRILLO E AL FLOP DI MONTI E’ LA PIÙ GRANDE SOCIETÀ DI INVESTIMENTO DEL MONDO, ALLA QUALE DOBBIAMO IL CROLLO DI SAIPEM E DI UNICREDIT - AGGIUNGERE L'AGENZIA REUTERS CHE TITOLA: "ROMA BRUCERÀ, A PRESCINDERE DAL RISULTATO ELETTORALE", ED E’ FACILE IMMAGINARE IL BORDELLO SPREAD CHE CI ATTENDE….

Giulia Belardelli per "Huffington Post.it"

Le Borse vanno bene. Lo spread sembra tenere. Ma... Ma gli uomini di Blackrock, la più grande società di investimento del mondo, non si muovono mai per caso. Il loro compito è fiutare il vento, capire dove è meglio comprare, quando vendere e quando investire. E ora stanno puntando il loro mirino di nuovo sull'Italia per farsi "ispirare" dagli ultimi sondaggi elettorali, che come si sa sono interdetti ai comuni cittadini ma ben disponibili a chi è pronto a mettere mano al portafogli.

Venerdì i vertici del fondo saranno in missione a Roma per farsi consegnare le ultime proiezioni e decidere. Decidere se posizionarsi corti, gergo finanziario che significa vendere allo scoperto. Oppure no. Quello che farà Blackrock sarà pesato con il bilancino da tutti gli altri investitori. Il fondo americano è un pesce pilota.

In passato Blackrock si è distinta per operazioni non proprio gentili nei confronti dell'Italia. Sono stati loro a cedere, il 28 gennaio scorso, con un tempismo perfetto, il misterioso pacchetto del 2,3% di Saipem, poche ore prima che il titolo crollasse del 34%. Sono stati ancora loro a far crollare il titolo di Unicredit con una comunicazione mirata durante l'aumento di capitale a inizio 2012. E sono ancora loro che adesso si stanno precipitando in Italia per decidere le ultime mosse prima del risultato elettorale. Un risultato che, se fino a qualche settimana fa sembrava più scontato, potrebbe dare esiti inattesi e soprattutto portare a una situazione di totale instabilità.

Come scrive oggi il Corriere della Sera: "Chi fa il giro dei sondaggisti alla vigilia del voto, come Blackrock, ha tutta l'aria di voler preparare tattiche da fine settimana: prendere posizioni venerdì, rialzate o al ribasso, in base agli ultimi rilevamenti".

I sondaggi, insomma, spariti dai giornali e dalle televisioni, continuano a nutrire le banche d'affari. Se fino a poco tempo fa lo scenario di una vittoria del centrosinistra con alleanza post elettorale con Monti sembrava abbastanza probabile, gli ultimi indizi fanno capire che il quadro è diventato più complesso.

Secondo Credit Suisse, un eventuale accordo post-elettorale tra la coalizione di centrosinistra e quella centrista per formare il governo "sarebbe chiaramente positivo" per i mercati, ma solo se la maggioranza al Senato fosse "sufficiente", e cioè "di almeno 170-180" voti. Uno scenario che è dato al 50% delle possibilità - comunque tanto rispetto all'ipotesi di un successo netto di Bersani alla Camera e al Senato (solo il 25% delle possibilità).

Si sa che il mondo, in queste ore, ci sta guardando. Le elezioni italiane restano per i mercati europei la prova del nove: se l'Italia dovesse uscire dalle urne divisa e ingovernabile, sarebbe tutta l'Europa a pagarne le conseguenze. I principali quotidiani internazionali pubblicano report e analisi sulla situazione italiana. Pochi giorni fa l'Economist aveva dedicato alle nostre elezioni un lungo articolo, mettendo in risalto l'apatia degli elettori italiani e le alte probabilità di un risultato increto.

Oggi l'agenzia Reuters ha pubblicato un "insight" sulla situazione italiana che dice tutto fin dal titolo: "Roma brucerà, a prescindere dal risultato elettorale". "Al di là di chi vincerà le elezioni - si legge - è probabile che il lungo declino economico dell'Italia continuerà perché il prossimo governo non sarà sufficientemente forte per portare avanti le dure riforme necessarie per rendere di nuovo competitiva la sua economia".

La Reuters riporta le preoccupazioni e la "disperazione" di banchieri, diplomatici e industriali a Roma e a Milano: in molti non si danno pace di come gli elettori italiani stiano reindirizzando le loro preferenze verso "nuovi arrivati anti-establishment" (alias Grillo e il Movimento 5 Stelle). Una tendenza che - scrive sempre la Reuters - "rende più probabile che nessun blocco abbia la forza politica per contrastare la profonda crisi economica dell'Italia, che l'ha fatta diventare l'economia più lenta e apatica d'Europa per gli ultimi due decenni".

 

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