CHI DI SPECULAZIONE FERISCE, DI SPECULAZIONE PERISCE – DIETRO AL TRACOLLO IN BORSA DI DEUTSCHE BANK, VENERDÌ SCORSO, POTREBBE ESSERCI UNA MANONA CHE HA VENDUTO A TERMINE AZIONI DELL’ISTITUTO, DOPO AVER FATTO MAN BASSA DI CREDIT DEFAULT SWAP DEI SUOI TITOLI SUBORDINATI – LE AUTORITÀ EUROPEE STANNO INDAGANDO - ANDREA ENRIA, PRESIDENTE DELLA VIGILANZA BCE: “I CDS SONO UN MERCATO TROPPO OPACO, CON POCHI MILIONI PUOI MUOVERE GLI SPREAD E CONTAMINARE IL PREZZO DELLE AZIONI DI UNA GRANDE BANCA, E MAGARI ANCHE..."
Andrea Greco per “la Repubblica”
Il massacro borsistico di Deutsche Bank di venerdì pare legato a una scommessa da 5 milioni di euro sui credit default swap dei suoi titoli subordinati. Si tratta di polizze che proteggono dal fallimento (qui dei bond) spesso usate per speculare. Perché sono illiquide e opache.
Le autorità europee provano a capire se qualcuno abbia venduto a termine azioni della banca tedesca dopo averne comprato Cds sui bond, attizzando un rogo che ha bruciato in Borsa 1,6 miliardi a Deutsche Bank e oltre 30 al settore europeo.
«I Cds sono un mercato troppo opaco, con pochi milioni puoi muovere gli spread e contaminare il prezzo delle azioni di una grande banca, e magari anche i deflussi dei suoi depositi», ha ammesso Andrea Enria, presidente della vigilanza Bce.
Presto il Fsb, che riunisce le autorità di mercato globali, potrebbe provare a esigere più trasparenza a questi strumenti. Ma più che fare inseguire ai regolatori l’ennesima manipolazione di mercato, è la politica che dovrebbe riprendersi la scena. Per stabilire se la progressione geometrica di tecnologie e capitali resti compatibile con i crismi di un mercato che dovrebbe indicare i prezzi corretti e veicolare fondi all’economia reale.
IL MARZO NERO DELLE BANCHE EUROPEE deutsche bank 1deutsche bank deutsche bank 2