ANCHE ’STA RATA DEL PNRR L'ABBIAMO MESSA IN SACCOCCIA. IL PROBLEMA È RIUSCIRE A SPENDERE TUTTI QUESTI SOLDI – LA COMMISSIONE UE HA VERSATO LA SESTA TRANCHE DA 8,7 MILIARDI – SUI 300 MILIARDI SGANCIATI FINORA DA BRUXELLES, L’ITALIA È IL PAESE AD AVER RICEVUTO DI GRAN LUNGA DI PIÙ: 122,2 MILIARDI – IL CONSIGLIO DEI MINISTRI APPROVA DUE “RITOCCHINI” INDISPENSABILI PER DICHIARARE RAGGIUNTI I 67 OBIETTIVI DELLA SETTIMA RATA DA 18,2 MILIARDI – I RITARDI NELLA MESSA A TERRA DENUNCIATI DALLA CORTE DI CONTI…
L’ITALIA INCASSA LA SESTA RATA DEL PNRR
Estratto dell’articolo di www.ilfattoquotidiano.it
Nessuna sorpresa di fine anno. La Commissione europea, come aveva anticipato nelle settimane scorse, ha dato luce verde all’erogazione degli 8,7 miliardi – 6,9 miliardi di euro in prestiti e 1,8 miliardi di euro in sovvenzioni – che compongono la sesta rata del Pnrr dopo la revisione del 2023 che ha ridotto gli esborsi fino a quest’anno prevedendo poi un recupero dal 2025.
L’esborso dei fondi è arrivato nel giorno in cui le risorse erogate complessivamente ai 27 Paesi membri hanno toccato quota 300 miliardi su un totale di 650. L’Italia è il Paese ad aver ricevuto di gran lunga di più, ovvero 122,2 miliardi. […]
“L’Italia si conferma lo Stato membro Ue che ha ricevuto l’importo maggiore di finanziamento, pari a 122 miliardi di euro, corrispondente al 63% della dotazione complessiva del Piano”, ha commentato per esempio il neo ministro per gli Affari europei Tommaso Foti annunciando che c’è “l’impegno del Governo per formalizzare, entro fine anno, anche la richiesta di pagamento della settima rata, pari a 18,3 miliardi di euro”. […]
PNRR, SESTA RATA INCASSATA E VIA LIBERA AL DECRETO MA È SCONTRO SULL’ACI
Estratto dell’articolo di Manuela Perrone per “Il Sole 24 Ore”
CHIAGNI E FOTI - MEME BY EMILIANO CARLI
Nel giorno in cui l’Italia incassa la sesta rata da 8,7 miliardi collegata ai 39 obiettivi del primo semestre del Pnrr - che fanno salire a 122 miliardi il totale erogato al nostro Paese - il Consiglio dei ministri approva, non senza fatica, il decreto legge che introduce due ritocchi indispensabili per dichiarare raggiunti entro fine anno i 67 obiettivi relativi alla settima rata da 18,2 miliardi.
[…] uno riconosce al Gse il ruolo di garante di ultima istanza per la gestione dei rischi di inadempimento di controparte nei contratti di lungo termine da fonti rinnovabili; l’altro semplifica il target previsto per l’attuazione della riforma dell’istruzione tecnica, affidando a un Dm anziché a un Dpr la definizione degli elementi qualificanti nel nuovo quadro. […]
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