LIBOR-TACCI LORO! - STANDARD CHARTERED PAGA UN “SUPERCONDONO” DI 340 MILIONI DI DOLLARI PER ARCHIVIARE LE ACCUSE DI RICICLAGGIO DELLE AUTORITÀ DI NEW YORK PER GLI AFFARI CON L’IRAN - LA BANCA INGLESE DEVE ANCORA VEDERSELA CON FED, TESORO E DIPARTIMENTO DI GIUSTIZIA USA - TENSIONE DI NUOVO ALLE STELLE TRA STATI UNITI E GRAN BRETAGNA, UN MESE DOPO IL LIBOR-GATE - LA LETTERA DEL PRESIDENTE DELLA FED A BANK OF ENGLAND…

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Standard Chartered avrebbe trovato un'intesa con le autorità di New York per chiudere le accuse di riciclaggio relative alle transazioni con l'Iran. La banca britannica avrebbe pagato 340 milioni di dollari. Restano ancora aperte indagini da parte della Fed, del Tesoro americano e del Dipartimento del Giustizia.

L'accordo raggiunto prevede che la banca accetti ispettori al suo interno per verificare il rispetto delle regole. Con l'intesa raggiunta l'audizione in programma oggi è stata aggiornata. L'amministratore delegato di Standard Chartered, Peter Sands, in questi giorni a New York, non ha risparmiato critiche al Dipartimento Servizi Finanziari di New York, che ha mosso «accuse gravi» a danno della reputazione della banca.

Il caso Standard Chartered ha alimentato le tensioni fra le autorità inglesi e quelle americane, con il Dipartimento guidato da Timothy Geithner che - su richiesta del Tesoro inglese ha spiegato via lettera nel dettaglio come gli Stati Uniti applicano della normativa per le sanzioni.

Le tensioni fra Stati Uniti e Gran Bretagna segnalano come i recenti scandali bancari abbiano aumentato la pressione sulle autorità finanziarie, accusate di scarsa supervisione durante la crisi. Da ambedue le sponde dell'Atlantico si affrettano a spazzare via dubbi su eventuali rapporti difficili.

«Abbiamo rapporti solidi e di collaborazione», afferma un portavoce di Bank of England. «La relazione è forte» sia con le autorità inglesi sia con le altre controparti europee, evidenzia il Tesoro americano. «La collaborazione fra la Fed e i colleghi inglesi è forte su un ampio raggio di problemi regolatori e di supervisione», afferma la Fed.

Standard Chartered è solo l'ultimo episodio, ma le tensioni sono alte da più di un mese, da quando è scoppiato lo scandalo del Libor. E l'attenzione si è rivolta a una comunicazione di Geithner, allora presidente della Fed di New York, alla Bank of England.

Nella comunicazione del 2008 Geithner invitava ad abolire gli incentivi alle banche che fornivano informazioni non corrette sui costi di finanziamento. In audizione dopo il caso Barclays, il governatore della Bank of England, Mervyng King, aveva precisato: «In nessun momento qualcuno della Fed di New York ha sollevato timori con noi sulla possibilità di errori».

 

 

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