borse spread

STIAMO ANDANDO DI NUOVO A PICCO? - DOPO LA DECISIONE DELLA BCE DI ALZARE I TASSI E NEL GIORNO IN CUI L'INFAZIONE AMERICANA È SALITA AI MASSIMI DAL 1981, PIOGGIA DI VENDITE SULLE BORSE EUROPEE, CON MILANO CHE HA CHIUSO MAGLIA NERA A -5,2%, ZAVORRATA DALLE BANCHE - A PIAZZA AFFARI, AI MINIMI DA TRE MESI, TONFO DI BPER DOPO IL PIANO AL 2025. PETROLIO DEBOLE, EURO IN CALO. SPREAD IN RIALZO A 234 PUNTI BASE...

Flavia Carletti per www.ilsole24ore.com

 

piazza affari 9

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Seduta in deciso calo per le Borse europee all'indomani della Bce e nel giorno dell'inflazione Usa, salita ai massimi dal 1981. Le forti vendite sul comparto bancario hanno appesantito soprattutto Milano, maglia nera, con il Ftse Mib che ha perso il 5,17%, pagando anche l'allargamento dello spread tra BTp e Bund e toccando i minimi dal marzo scorso.

 

A Parigi il Cac40 è sceso del 2,69% e a Francoforte il Dax40 del 3,08 per cento. Le vendite sono partite fin dalla mattina sulla scia della Bce di ieri, che ha annunciato due rialzi dei tassi a luglio e settembre, è apparsa poco incline a varare da subito piani anti-spread e ha abbassato le stime di crescita per il 2022 e il 2023, alzando quelle dell'inflazione.

 

piazza affari 10

Proprio sui prezzi al consumo, a maggio negli Usa, l'indice è salito dell'1% su mese e dell'8,6% su anno, sopra le attese e al top da dicembre 1981. Sempre sul fronte macro, il dato di giugno (preliminare) sulla fiducia dei consumatori negli Stati Uniti si è rivelato il più basso mai registrato, con 50,2 punti - a causa soprattutto dell'inflazione - paragonabile solo a quanto avvenuto con la recessione a metà degli anni '80, secondo l'Università del Michigan.

 

wall street

Wall Street in calo, inflazione sale più delle stime

In calo Wall Street, dopo la pubblicazione dell'indice dei prezzi al consumo: il dato è salito dell'8,6% a maggio, mentre gli analisti prevedevano un rialzo dell'8,2%, con il dato 'core' - quello depurato dai prezzi dei generi alimentari e dell'energia - cresciuto del 6%, contro stime per il 5,9%.

 

Giovedì, seduta peggiore delle ultime tre settimane a Wall Street, con la giornata segnata dalle decisioni della Bce e dall'aumento del numero delle richieste dei sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti, che hanno raggiunto i massimi da gennaio; le decisioni della Bce hanno poi spinto ulteriormente in rialzo i rendimenti dei titoli del Tesoro statunitense, mettendo ulteriore pressione sugli indici.

 

christine lagarde con mario draghi

A Milano pioggia di realizzi su Bper dopo il piano al 2025

A Milano seduta di passione per i bancari, guidati al ribasso da Bper (-12,92%), che ha pagato la giornata negativa per il comparto e i realizzi dopo la presentazione del piano al 2025. Forte debolezza anche per Banco Bpm (-12,05%).

 

Tra i principali numeri attesi utile netto a 800 milioni nel 2025 e a 640 milioni nel 2024 dai 384 milioni ricorrenti del 2021, ricavi a 4,37 miliardi (da 3,38) con crescita sia sul margine di interesse (a 2 miliardi da 1,5) che sulle commissioni (a 2,2 miliardi da 1,6), oneri operativi a 2,5 miliardi (da 2,1), con un Cet1 oltre il 13%.

 

LAGARDE DRAGHI

Il piano prevede anche «operazioni straordinarie, volte a rafforzare ulteriormente la posizione competitiva a livello nazionale e garantire una maggiore focalizzazione sulle attività core del gruppo, mediante anche cessioni e deconsolidamenti di asset non strategici che consentiranno di liberare capitale per oltre 500 milioni da destinare allo sviluppo del business».

 

Vendite su banche e risparmio gestito, limita i danni Ferrari

In una seduta in cui hanno subìto vendite tutti i bancari europei (-4,96% il sottoindice Stoxx 600 banche), a Milano Unicredit ha perso il 9,1%, Intesa Sanpaolo il 7,38% e Mediobanca il 6,59 per cento. In Europa, a Francoforte Deutsche Bank è scesa del 5,85%, a Parigi Societé Generale del 6,15% e Credit Agricole del 5,91%, quando a Madrid Bbva ha perso il 9,13 per cento.

 

deutsche bank 2

Tornando a Milano, nel Ftse Mib hanno subito forti vendite anche i titoli del risparmio gestito: Finecobank -9,47%, Azimut -9,08%, Banca Generali -8,3% con Banca Mediolanum -6,81 per cento. Tra i finanziari male anche Unipol (-8,2%), primo azionista di Bper, e Nexi (-6,93%). Non sono stati risparmiati dal sell-off anche i titoli dell’energia e delle utility: Saipem ha perso il 7,97%, Hera il 7,18% e A2A il 6,57%, quando Eni ha lasciato sul terreno il 5,6% ed Enel il 4,33 per cento.

 

Sul fronte industriale, ancora una seduta di vendite per Iveco Group (-7,35%) con Tim -6,65 per cento. Ha limitato i danni Atlantia (-0,27%), seguita da Ferrari (-1,61%), che la prossima settimana presenta il nuovo piano industriale, quando l’amministratore delegato Benedetto Vigna dovrebbe illustrare la nuova strategia della Casa di Maranello anche sull'elettrificazione.

 

spread

Spread si allarga ancora a 234 punti, rendimento al 3,85%

Continua la corsa dello spread BTp/Bund che consolida la tendenza all'allargamento seguita alle comunicazioni della Bce sui tassi e sulla fine del piano di acquisto dei titoli di Stato europei.

 

A fine seduta il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark (Isin IT0005436693) e il pari scadenza tedesco è indicato a 234 punti, sei in più rispetto ai 228 punti base del closing della vigilia. In netto rialzo il rendimento del BTp decennale benchmark che ha chiuso al 3,85% rispetto al 3,72% di ieri, aggiornando i massimi da ottobre 2014.

 

spread

Asta Bot annuali per 6,5 mld, rendimento top da ottobre 2018

Rendimento in netto rialzo per i BoT annuali assegnati dal Tesoro. Nel collocamento odierno il Tesoro ha emesso 6,5 miliardi di Buoni a 12 mesi scadenza 14/06/2023 con un rendimento tornato sui massimi da ottobre 2018 allo 0,893%, in aumento di 77 centesimi rispetto all'asta del mese precedente. Buona la domanda che si è attestata a 9,145 miliardi di euro, con un rapporto tra domanda e offerta pari a 1,41. Il regolamento dell'asta cade sul prossimo 14 giugno.

 

Euro prosegue flessione, petrolio debole

spread

Sul fronte dei cambi, in calo la moneta unica che passa di mano a 1,0518 dollari (1,0632 questa mattina e 1,0658 di ieri sera) e che, secondo gli analisti di Unicredit, paga le tensioni sui titoli di Stato periferici dell'area euro e i rendimenti elevati dei Treasury Usa. Il cambio euro/yen è a 141,097 (142,37 e 142,857), dollaro/yen 134,152 (133,94 e 134,035).

 

In chiusura dei mercati europei, è passato in deciso ribasso il prezzo del petrolio: il contratto consegna Agosto sul Brent scivola del 2,4% a 120,13 dollari al barile e quello scadenza Luglio sul Wti del 2,39% a 118,61 dollari al barile. Gas in discesa a 83,75 euro al megawattora in Europa: -1,34% nel contratto luglio.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI SFOGLIA LA MARGHERITA: VOLO O NON VOLO A WASHINGTON IL 20 GENNAIO ALL'INAUGURAZIONE DEL SECONDO MANDATO DI DONALD TRUMP? - CERTO, LA STATISTA DELLA GARBATELLA È TENTATA, ANCHE PER NON DARE SODDISFAZIONE AL "PATRIOTA" MATTEO SALVINI CHE VUOLE PRESENZIARE A TUTTI I COSTI E SVENTOLARE LA BANDIERA "MAGA" DELLA PADANIA - LA POVERINA STA CERCANDO DI CAPIRE, ATTRAVERSO IL SUO CARISSIMO AMICO ALLA KETAMINA ELON MUSK, SE CI SARANNO ALTRI CAPI DI GOVERNO. IL RISCHIO È DI TROVARSI IN MEZZO AGLI AVARIATI SOVRANISTI ORBAN E FICO - UN’IMMAGINE CHE VANIFICHEREBBE I SUOI SFORZI (E SOGNI) DI PORSI NEL RUOLO DI PONTIERE TRA L'EUROPA DI URSULA E L'AMERICA TRUMP...

giovan battista fazzolari giorgia meloni autostrade matteo salvini giovanbattista

DAGOREPORT – IL FONDO TI AFFONDA: BLACKSTONE E MACQUARIE, SOCI DI AUTOSTRADE, SONO INCAZZATI COME BISCE PER L’AUMENTO DEI PEDAGGI DELL’1,8%. PRETENDEVANO CHE IL RINCARO FOSSE MOLTO PIÙ ALTO, AGGIORNATO ALL'INFLAZIONE (5,9% NEL 2023). MA UN FORTE AUMENTO DEI PEDAGGI AVREBBE FATTO SCHIZZARE I PREZZI DEI BENI DI CONSUMO, FACENDO SCEMARE IL CONSENSO SUL GOVERNO – SU ASPI È SEMPRE SALVINI VS MELONI-FAZZOLARI: LA DUCETTA E “SPUGNA” PRETENDONO CHE A DECIDERE SIA SEMPRE E SOLO CDP (AZIONISTA AL 51%). IL LEADER DELLA LEGA, COME MINISTRO DEI TRASPORTI, INVECE, VUOLE AVERE L’ULTIMA PAROLA…

trump musk xi

DAGOREPORT – DONALD TRUMP HA IN CANNA DUE ORDINI ESECUTIVI BOMBASTICI, CHE FIRMERÀ IL GIORNO DOPO L’INAUGURAZIONE: IL PRIMO INAUGURERÀ LA DEPORTAZIONE DI 9,5 MILIONI DI IMMIGRATI. MA IL SECONDO È ANCORA PIÙ BOMBASTICO: L’IMPOSIZIONE DEI DAZI SUI PRODOTTI CINESI - UN CLASSICO TRUMPIANO: DARE UNA RANDELLATA E POI COSTRINGERE L’INTERLOCUTORE A TRATTARE DA UNA POSIZIONE DI DEBOLEZZA. MA COME REAGIRÀ XI JINPING? CHISSÀ CHE AL DRAGONE NON VENGA IN MENTE DI CHIUDERE, PER LA GIOIA DI ELON MUSK, LE MEGAFABBRICHE DI TESLA A SHANGHAI…

salvini romeo

DAGOREPORT - CHI L'AVREBBE MAI DETTO: MASSIMILIANO ROMEO È IL PROTAGONISTA INDISCUSSO DELLA LEGA DI FINE 2024 - EX FEDELISSIMO DEL “CAPITONE”, È STATO L’UNICO A ESPORSI CONTRO IL SEGRETARIO, E OTTENERE LA LEADERSHIP IN LOMBARDIA – DOPO LA SUA SFIDA VINTA, ANCHE FEDRIGA È USCITO ALLO SCOPERTO CANNONEGGIANDO CONTRO L’EVENTUALE RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE - CHE SUCCEDERÀ AL CONGRESSO? NIENTE: SALVINI HA IN MANO LA MAGGIORANZA DEI DELEGATI, E L’ASSEMBLEA AVRÀ CARATTERE PROGRAMMATICO. MA LA DISSIDENZA CRESCE…

trump musk bitcoin

DAGOREPORT - A.A.A. ATTENZIONE ALLA MONETA: RITORNA MINACCIOSA SULLA SCENA GEOPOLITICA DEL MONDO - SUCCEDE CHE QUELLO SVALVOLATO ALLA KETAMINA DI ELON MUSK, DA QUANDO HA FINANZIATO LA CORSA PRESIDENZIALE DI DONALD TRUMP, SI È MESSO IN TESTA DI TRASFORMARE LA CASA BIANCA IN CASA MUSK. E COME “PRESIDENTE VIRTUALE” DEGLI STATI UNITI, L'UOMO PIU' RICCO DEL MONDO HA IN MENTE DI SOSTITUIRE LA MONETA REALE CON UNA VIRTUALE, CON UNA LEGGE CHE PREVEDA GLI ACQUISTI DI BITCOIN PER LE RISERVE VALUTARIE DEGLI STATI UNITI - MA FATTI DUE CONTI, ALL’AMERICA FIRST DI TRUMP CONVIENE DI TENERSI STRETTO IL SACRO DOLLARO CHE, AD OGGI, RAPPRESENTA LA MONETA DI SCAMBIO DEL 60% DEL MERCATO INTERNAZIONALE -NEL 2025 TRUMP DOVRÀ VEDERSELA NON SOLO COL MUSK-ALZONE CRIPTO-DIPENDENTE: IN CAMPO È SCESO PREPOTENTE IL PIU' ANTICO NEMICO DEL “VERDONE” AMERICANO: L’ORO…