coronavirus economia disoccupazione recessione

“NON HO AVUTO ANTICIPI DI CASSA INTEGRAZIONE, OGNI TANTO MIA MADRE PENSIONATA MI PASSA 100 EURO” – FATE LEGGERE A CONTE E GUALTIERI LE TESTIMONIANZE DELLE PERSONE IN CASSA INTEGRAZIONE CHE ANCORA NON VEDONO UN EURO – TRA BUROCRAZIA E PROCEDURE ELEFANTIACHE, LE AZIENDE DEVONO TRIANGOLARE CON REGIONI E INPS PER FAR ARRIVARE I BONIFICI AI DIPENDENTI. CHE INTANTO NON HANNO PIÙ UN SOLDO…

 

 

Angelo Amante e Giuseppe Fonte per Reuters

 

 

chiusi per virus

Maria Valeria Guerriero vive a Cogliate, un paesino della Brianza a nemmeno 30 chilometri da Milano. Abita da sola nel suo appartamento di 50 metri quadrati. Il suo compagno è morto sei anni fa, il figlio diciannovenne vive con i nonni. La mensa presso cui lavora ha chiuso i battenti da circa due mesi, da quando la Lombardia e l’Italia hanno scoperto l’epidemia di Covid-19 dentro i propri confini. Da allora non riceve lo stipendio.

 

“Non ho avuto anticipi di cassa integrazione, soltanto una quota della quattordicesima. Ogni tanto mia madre pensionata mi passa 100 euro, quando proprio non ce la faccio più ad andare avanti. Ho chiesto un fido a una banca, ma serve il Cud dall’azienda e non l’ho ancora ricevuto”, racconta.

fabbrica coronavirus 3

 

GIUSEPPE CONTE FIRMA UN DECRETO

Con il decreto “Cura Italia”, approvato lo scorso marzo, il governo ha stanziato circa 5 miliardi per gli ammortizzatori sociali destinati ai lavoratori vittime delle chiusure di massa. Il governo ha anche semplificato le procedure, alleggerendo i controlli sulle aziende richiedenti per togliere pressione sui loro bilanci, già messi a rischio dalla crisi.

 

recessione coronavirus

La platea stimata per la cassa integrazione in deroga, riservata per lo più alle imprese con meno di 5 dipendenti, è di 2,3 milioni di persone. Ad oggi, stando ai dati Inps, poco meno di 29.000 hanno ricevuto il beneficio.

ROBERTO GUALTIERI AKA MAO TSE TUNG

 

È andata meglio sul fronte della cassa integrazione ordinaria e dell’assegno ordinario, ammortizzatori sociali che riguardano soprattutto la media e grande industria. I beneficiari individuati sono poco più di 7,7 milioni, dicono i dati Inps. Di questi, circa 4,9 milioni hanno ricevuto l’assegno grazie alle anticipazioni da parte delle imprese.

 

chiuso per virusmeme giuseppe conte

Con una recessione ufficialmente stimata a circa l’8% del Pil nell’intero 2020, il governo mira a salvaguardare il maggior numero possibile di posti di lavoro, e ieri in parlamento il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri ha ribadito che il sostegno ai lavoratori sarà erogato finché ce ne sarà bisogno.

 

giuseppe conte stappa

Poche settimane fa Gualtieri aveva promesso ai beneficiari il pagamento entro la fine di aprile. Le sue affermazioni si sono infrante dinanzi alla burocrazia e alla lentezza delle procedure, che obbligano le aziende a triangolare con la regione e con l’Inps per far arrivare i bonifici sul conto dei dipendenti.

 

PIER PAOLO BARETTA

Ogni regione deve infatti processare le domande inviate dalle singole aziende, le quali specificano il numero dei dipendenti per cui viene richiesto il beneficio, il monte ore e la durata dell’erogazione. Dalle regioni le domande passano all’Inps, e da questa si ritorna infine ai beneficiari.

 

“Il meccanismo che prevede l’istruttoria delle domande da parte delle Regioni e successivamente l’erogazione del denaro da parte dell’Inps è troppo lungo e non funziona. Stiamo studiando come velocizzare il processo”, ha spiegato a Reuters il sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta.

 

tavola calda chiusa in via del corso a romagiuseppe conte meme

I RITARDI DELLE REGIONI

Non bastassero le procedure farraginose, alcune regioni hanno iniziato tardi ad inviare le domande. Secondo un funzionario Inps che ha chiesto di rimanere anonimo, ciò sarebbe in parte dovuto al dilagare dell’emergenza sanitaria, che ha costretto le strutture pubbliche a concentrarsi sulla gestione dei malati.

 

“È anche possibile che in un primo momento alcuni governatori del Nord abbiano pensato di gestire l’emergenza in autonomia”, dice Stanislao Di Piazza, sottosegretario al Lavoro del Movimento 5 Stelle.

giuseppe conte memechiuso per virus

 

Stando a quanto riferito dal presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, la Lombardia, governata da una giunta di centrodestra a guida Lega, alla metà del mese aveva presentato solo qualche decina di domande, contro le decine di migliaia del Lazio.

 

PASQUALE TRIDICO

La Lombardia, di gran lunga la regione più colpita dal virus, sta adesso lavorando per accelerare i tempi e sottoporre all’Inps tutte le 66.000 domande finora ricevute dalle aziende, riguardanti 197.000 lavoratori.

 

“Ad oggi gli uffici di Regione hanno processato 10.228 domande di Cassa integrazione e ne autorizzano più di 2.000 al giorno, comunicando immediatamente ad Inps i decreti in modo da provvedere al pagamento delle indennità ai singoli lavoratori”, dice Melania Rizzoli, assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia.

PASQUALE TRIDICO NUNZIA CATALFO

 

“La situazione è stata particolare sin dall’inizio anche per quel che riguarda gli ammortizzatori sociali. Si pensi che ci sono tre procedure diverse: una per la ex zona rossa, una per la ex zona gialla e un’ulteriore procedura di cassa integrazione che coinvolge l’intero territorio nazionale”, ha aggiunto, facendo riferimento alle progressive chiusure del territorio man mano che il virus avanzava.

 

ATTILIO FONTANA E MELANIA RIZZOLI

Nel Mezzogiorno, dove l’economia soffre di antiche fragilità, le conseguenze dello stop all’attività produttiva saranno probabilmente ancora più gravi di quelle con cui dovranno fare i conti le regioni settentrionali.

 

“Lavoro per un’azienda di pulizie in servizio presso l’NH hotel di Palermo, in zona Foro Italico. Siamo in cassa integrazione dal primo marzo e tuttora non abbiamo ricevuto un euro”, dice Giovanni Titone.

 

disoccupazione crisi

Nemmeno la sua azienda ha anticipato il pagamento ai dipendenti, e con due figli piccoli a carico è costretto a tirare avanti con il piccolo stipendio della moglie.

 

L’assessorato siciliano al Lavoro ha detto di aver ricevuto richieste da oltre 36.000 aziende. Al 23 aprile, dal sito Inps risultavano appena 13 domande processate. Sono diventate 715 il 27 aprile, anche se dalla Regione assicurano che sono molte di più.

giuseppe conte meme

 

“Secondo me, anche quando le restrizioni saranno allentate, sarà difficile riaprire l’albergo. Noi lavoriamo con i gruppi di turisti, e non arriva più nessuno”, aggiunge Titone.

giuseppe conte memegiuseppe conte meme

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...

pier silvio marina berlusconi fedele confalonieri

DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA LASCIATO DAL TRAMONTO DI GIANNI LETTA (L'UOMO PER RISOLVERE PROBLEMI POLITICI) E DALL'USCITA DI SCENA DI GINA NIERI, EX MOGLIE DI PAOLO DEL DEBBIO, PUPILLA DI CONFALONIERI, ADDETTA AI RAPPORTI ISTITUZIONALI DI MEDIASET) - FUORI NIERI, IN PANCHINA LETTA, GLI STAFF DEI FIGLI DI SILVIO STANNO FACENDO DI TUTTO PER PRIMEGGIARE. TRA I PIÙ ATTIVI E AMBIZIOSI, SI SEGNALA IL BRACCIO DESTRO DI “PIER DUDI”, NICCOLÒ QUERCI - COME MAI OGNI SETTIMANA CONFALONIERI SI ATTOVAGLIA DA MARTA FASCINA? AH, SAPERLO...