lagarde draghi

TASSI AMARI - LO SPREAD APRE STABILE A 205 PUNTI, AI MASSIMI DA MAGGIO 2020 - A PREOCCUPARE I MERCATI È SOPRATTUTTO L’INFLAZIONE E L’ATTESA DELLE NUOVE MISURE DELLA BCE: ORMAI TUTTI GLI ESPERTI DANNO PER SCONTATO UN AUMENTO DEI TASSI DI INTERESSE. NEL FRATTEMPO, LA BANCA CENTRALE EUROPEA RIDURRÀ IL PROGRAMMA DI ACQUISTO DI TITOLI DI STATO CHE IN QUESTI ANNI CI HA PARATO LE CHIAPPE DALLA SPECULAZIONE…

christine lagarde con mario draghi

1 - SPREAD BTP-BUND APRE STABILE A A 205 PUNTI

(ANSA) - Il differenziale tra Btp e Bund ha aperto sostanzialmente stabile, a 205 punti, rispetto ai 205,5 della chiusura di ieri. Il rendimento del decennale italiano è al 3,141%, in calo rispetto al 3,22% della chiusura del giorno precedente.

 

2 - LO SPREAD VOLA OLTRE QUOTA 205 VENTI DI RECESSIONE SULLE BORSE

Roberta Amoruso per “il Messaggero”

 

SPREAD GENNAIO 2020 - MAGGIO 2022

I tassi di interesse salgono ovunque, con forza e rapidità, e i mercati trovano sempre più difficile ignorarne le conseguenze. Così si spiega una riapertura della settimana finanziaria all'insegna del nuovo pressing dei titoli di Stato Ue, con un nuovo traguardo dello spread tra Btp e Bund e un calo generale sui listini.

 

spread

Un bilancio che fotografa i timori per l'andamento della crescita mondiale, l'attesa per i prossimi dati sull'inflazione americana e le nuove aspettative sulle mosse della Bce, che potrebbe alzare i tassi già a luglio, nel giorno del discorso di Vladimir Putin per la celebrazione della vittoria della Russia sui nazisti nella Seconda guerra mondiale.

 

Senza contare che sul Pil mondiale pesa anche l'ombra della diffusione del Covid in Cina, con il governo che ha introdotto misure restrittive anche a Pechino e valuta le ricadute sull'economia (l'export è cresciuto in aprile al passo più lento in due anni). Si consolida dunque la generale tendenza all'aumento dei rendimenti di titoli di Stato europei.

spread btp bund

 

In particolare, il differenziale di rendimento tra il Btp decennale e il pari durata tedesco si è fermato a 205,5 punti base rispetto ai 200 punti di venerdì, con il rendimento assestato al 3,14%, di fatto in linea con la vigilia.

 

A sua volta Piazza Affari, di nuovo sotto 23.000 punti, ha chiuso invece in calo del 2,7%, come Parigi ma peggio di Francoforte (-2,1%) e Londra (-2,3%). Una performance condizionata anche dal tono negativo di Wall Street, con lo S&P 500 ai minimi da aprile 2021, il Dow Jones in calo del 2% e il Nasdaq in caduta di oltre il 4%. Mentre il petrolio è andato a fondo a New York (-4,3%) a 104,96 dollari al barile.

christine lagarde mario draghi

 

I TEMPI

La principale preoccupazione dei mercati rimane l'inflazione galoppante un po' ovunque. Un ritmo che potrebbe spingere le banche centrali a mosse più aggressive del previsto. A rivelare ieri la strategia della Bce è stata Olli Rehn, governatore della Banca centrale finlandese.

 

reazione delle borse alla guerra tra russia e ucraina 5

Se un embargo totale sul gas «non sarebbe catastrofico dal punto di vista economico», ha detto, bisogna però intervenire per rispondere all'inflazione. Per questo la Bce si prepara ad alzare i tassi d'interesse.

 

«Penso sia ragionevole già a luglio», ha chiarito Rehn, «con un azzeramento in autunno». Nello stesso tempo Francoforte dovrebbe proseguire nella riduzione degli acquisti di titoli. Ma è anche pronta a introdurre nuovi strumenti anti-spread, ha assicurato il governatore.

 

CHRISTINE LAGARDE

I RISCHI

È naturale che di fronte a questo scenario i riflettori siano puntati sul peso del debito totale dell'Unione. Secondo Matteo Ramenghi di Ubs la sostenibilità del debito europeo sarà un argomento sempre più centrale d'ora in avanti.

 

Anche perché la guerra in Ucraina e le sanzioni nei confronti della Russia rendono più complesso ridurre l'indebitamento per via dell'effetto negativo sul Pil e delle maggiori spese tra difesa, energia e aiuti ai rifugiati. In ogni caso, se facciamo riferimento all'intero sistema economico dell'Unione, considerando cioè la somma tra debito pubblico e debito privato, osserva Ubs, l'impegno totale della zona euro ha raggiunto 49mila miliardi di euro a fine 2021, ovvero il 399% del Pil, circa 19 punti percentuali in più rispetto al pre-Covid.

 

spread

Lì dove l'Italia, con grande sorpresa dei più, vanta il secondo debito più basso (322%), inferiore anche alla Germania, ancorché concentrato più sulle spalle dello Stato. Va tuttavia segnalato che il rapido aumento dello spread è destinato a incidere sui costi del finanziamento, quindi a rendere meno brillante la posizione italiana.

 

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