1- LA VENDETTA DI PASSERA: CON L’AIUTO DEL SUO EX BRACCIO DESTRO DI BANCA INTESA GAETANO MICCICHÉ, HA FATTO CAPIRE CHE LA7 A DE BENEDETTI NON VERRÀ MAI VENDUTA 2- NON SOLO: I FIGLI DI CARLETTO, MARCO E RODOLFO, HANNO VOLTATO LE SPALLE AL PAPARINO REITERANDO PER OGNI DOVE E A PIÙ NON POSSO LA LORO AMMIRAZIONE VERSO CORRADINO. RISULTATO? FAMIGLIA SPACCATA E NON SI RIVOLGONO PIÙ LA PAROLA 3- NON FINISCE QUI. NON È UN MISTERO CHE TRA DE BENEDETTI E JACARANDA FALCK CARACCIOLO, I RAPPORTI SIANO DETERIORATI. E CHE LA FALCK STIA DA TEMPO CERCANDO, SOTTO LA GUIDA DI PASSERA, UN ACQUIRENTE PER IL SUO 11% DEL GRUPPO ESPRESSO 4- LE TRAME DELLA FALCK CON IL GIOVANE E GANZO BANCHIERE FRANCESE MATTHIEU PIGASSE, SUL GRUPPO L’ESPRESSO: è NOTO CHE APPENA PRENDERÀ POSSESSO DELL’EDITORIALE RODOLFO DE BENEDETTI VOGLIA LIBERARSI DEL GRUPPO ESPRESSO-REPUBBLICA

DAGOREPORT

Tempi duri per l'editore Carlo De Benedetti. Prima una multa inaspettata di 220 milioni ha fatto crollare a picco il titolo Espresso. L'ingegnere ha annunciato che farà ricorso in cassazione contro la sentenza ma voci di corridoio dicono che la sanzione c'è e ci sarà. E come tutte le sentenze esemplari sarà di veloce esecuzione.

Ma non è tutto. De Benedetti sta anche muovendo le sue pedine per l'acquisto della Sette, la televisione di Telecom. Ed ecco l'ennesimo problema. Il suo ex assistente e amico Corradino Passera non ha apprezzato le esternazioni fatte a più riprese dall'Ingegnere su di lui. E gliel'ha giurata. Come? In prima battuta avvalendosi dell'aiuto del suo ex braccio destro Gaetano Micciché, rimasto a gestire la divisione corporate di Banca Intesa, che sotto consiglio di Passera ha fatto capire a chiare lettere che la Sette a De Benedetti non verrà mai venduta.

Meglio per Telecom tenersela in pancia. Anche se i conti non tornano. Ma come è noto la parola di Airone Passera, dentro Banca Intesa, è ancora legge. Cucchiani permettendo. E i conti di Telecom interessano poco. Megli esercitare il proprio potere.

La politica aggressiva di Carletto gli anche causato guai tra i suoi cari. Passera sarebbe potuto essere un valido aiuto per il gruppo di famiglia. E così i figli di Carletto, Marco e Rodolfo, hanno voltato le spalle al paparino reiterando per ogni dove e a più non posso la loro ammirazione verso Corradino. Risultato? La famiglia è spaccata e figli e padre, ancora una volta, non si rivolgono più la parola.

I problemini del geniale editore però non finiscono qui. Non è un mistero che tra De Benedetti e Jacaranda Caracciolo Falck, erede di Carlo Caracciolo, i rapporti siano deteriorati da anni. E che la Falck stia da diverso tempo cercando, sotto la guida di mr Passera, un acquirente per vendere la sua quota del gruppo Espresso.

Poche settimane fa un giovane e ganzo banchiere francese, Matthieu Pigasse, con la passione per il rock, i giornali e le belle donne ha contattato la principessina romana per iniziare una trattativa sulla testata francese ‘'Liberation''. Pigasse, che fa parte della cordata che ha salvato ‘'Le Monde'', rivoluzionandolo in soli sei mesi, è considerato un genietto dell'editoria e non solo. In molti lo danno come in corsa per le presidenziali francesi del 2017.

Single, mai sposato, Pigasse è in Francia l'uomo del momento. L'erede di Strauss Kahn. Senza scandali sessuali, of course. Si dice che tra il banchiere e la principessa sia nata una particolare amicizia e che si siano incontrati più volte così che da ‘'Liberation'' l'interesse di Pigasse e del suo gruppo si stia piano piano spostando anche sull'Editoriale L'Espresso detenuto all'11 per cento dagli eredi Caracciolo.

Il motivo? Non è un mistero per nessuno che appena prenderà le redini del gruppo di famiglia Rodolfo De Benedetti voglia liberarsi del settore editoriale. E quindi vendere il tutto in blocco. Una buona occasione per un ambizioso manager francese di allargare il suo impero editoriale.

Quindi giorni amari per il povero Ingegnere De Benedetti. Che vede sgretolarsi a gran velocità sia la famiglia sia il business. Magra consolazione l'aver venduto la sua casa in Costa Smeralda a 110 milioni di euro. (I figli si aspettavano dalla vendita almeno un "regalino", invece Carletto non ha sborsato un euro).

 

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