IL TESORO, TRAMITE LA CASSA DEPOSITI E PRESTITI, DIVENTA SOCIO DI CONFINDUSTRIA

Stefano Sansonetti per La Notizia

Il ministero dell'economia diventa socio di Confindustria. L'operazione, nella confusione istituzionale degli ultimi tempi, è stata perfezionata sotto traccia nei primi 10 giorni di marzo. Lo strumento utilizzato è la Simest, ovvero la Società italiana per le imprese all'estero che da qualche mese il Tesoro controlla attraverso la Cassa depositi e prestiti.

Ebbene, la Simest ha deciso di entrare con un quota (per ora) del 20% nel capitale della Stil Novo Management, società operativa con cui l'associazione degli industriali, guidata da Giorgio Squinzi, sta cercando di promuovere il made in Italy all'estero.
Sperando, naturalmente, di costruirci anche un bel business. Con il progetto, partito in via embrionale nel 2010, Confindustria intende coltivare l'obiettivo di dotarsi di un veicolo di promozione delle imprese all'estero, sulla scorta di quello che dovrebbe fare l'Ice, il morto e risorto Istituto per il commercio estero. Il tutto, come sembrano dimostrare gli eventi più recenti, anche attraverso l'uso di risorse pubbliche.

LA RETE
Di sicuro il piano degli industriali, seguito in ogni dettaglio da Paolo Zegna, presidente del Comitato tecnico per l'internazionalizzazione di viale dell'Astronomia, si sta concretizzando per il tramite di un reticolo di società. Dal 2010 a oggi, in effetti, sono stati fatti numerosi passaggi. A monte c'è naturalmente Confindustria, che controlla al 100% la Stil Novo Sviluppo, società per azioni con 120 mila euro di capitale sociale presieduta da Zegna.

Questa, a sua volta, detiene il 33% della Stil Novo Partecipazioni, 850 mila euro di capitale sociale. Si tratta del veicolo "intermedio", dove in pratica si confrontano tutti gli interessi in gioco. Tra i suoi azionisti, infatti, troviamo con un 19% ciascuna anche le banche Unicredit e Intesa Sanpaolo. Accanto a loro, con quote minori, c'è tutta una serie di federazioni confindustriali di categoria: Unipro (imprese cosmetiche), Anfao (fabbricanti articoli ottici), Federazione tessile e moda, Anci servizi (calzaturifici).

Scendendo di gradino, si scopre che la Stil Novo Partecipazioni controlla l'80% della Stil Novo Management, la società operativa chiamata a sviluppare il piano di promozione delle piccole e medie imprese all'estero. E proprio in quest'ultima, nella prima metà di marzo è entrata la Simest con il 20%. Insomma, il Tesoro è di fatto diventato socio di Confindustria per il tramite di una sua società controllata.

E si tratta di una fase interlocutaria. Le quote di partecipazione e gli investimenti di risorse sono infatti destinati a salire. Ma nello sviluppo dell'operazione non si può trascurare il ruolo svolto anche dal ministero dello sviluppo economico guidato da Corrado Passera

IL RUOLO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
La Simest è una società passata sotto l'egida della Cassa Depositi e Prestiti, e quindi del Tesoro, dal novembre del 2012. Prima dipendeva dal ministero dello sviluppo economico. Uno degli ultimi atti di Passera è stato proprio il rinnovo del consiglio di amministrazione della società, dove è entrato come vicepresidente un uomo chiave del ministro, ovvero Riccardo Monti, già consigliere di Passera per l'internazionalizzazione e messo a capo della nuova agenzia Ice.

Questo a voler dire come tutta la fase preparatoria del progetto sia stata seguita da Passera, che peraltro è l'ex numero uno di quella Intesa Sanpaolo che è entrata a far parte del progetto. Dopodiché, con il passaggio della Simest alla Cassa Depositi e Prestiti, la questione è entrata nel perimetro di competenza del Tesoro.

A questo punto viene da chiedersi in che modo la Cassa, ai cui vertici sono appena stati confermati il presidente Franco Bassanini e l'amministratore delegato Giovanni Gorno Tempini, intenda affrontare l'ennesima partecipazione azionaria. Di sicuro il ministero dell'economia, guidato dall'uscente Vittorio Grilli, ha perfezionato con Confindustria una delle varie operazioni "silenziose" che si è confusa nel rumore generale dell'impasse politica.

 

PAOLA SEVERINO ROBERTO NAPOLETANO GIORGIO SQUINZI GIORGIO SQUINZI MONTI GRILLI bassanini gb40 viittorio grilli corrado passeraGiovanni Gorno Tempini

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...

pier silvio marina berlusconi fedele confalonieri

DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA LASCIATO DAL TRAMONTO DI GIANNI LETTA (L'UOMO PER RISOLVERE PROBLEMI POLITICI) E DALL'USCITA DI SCENA DI GINA NIERI, EX MOGLIE DI PAOLO DEL DEBBIO, PUPILLA DI CONFALONIERI, ADDETTA AI RAPPORTI ISTITUZIONALI DI MEDIASET) - FUORI NIERI, IN PANCHINA LETTA, GLI STAFF DEI FIGLI DI SILVIO STANNO FACENDO DI TUTTO PER PRIMEGGIARE. TRA I PIÙ ATTIVI E AMBIZIOSI, SI SEGNALA IL BRACCIO DESTRO DI “PIER DUDI”, NICCOLÒ QUERCI - COME MAI OGNI SETTIMANA CONFALONIERI SI ATTOVAGLIA DA MARTA FASCINA? AH, SAPERLO...