L’ORA SI AVVICINA: TIM COOK E LA PROVA DELL’IWATCH PER DIMOSTRARE DI ESSERE ALL’ALTEZZA DI STEVE JOBS

Maria Teresa Cometto per "Corriere Economia - Corriere della Sera"

Tim Cook sta per celebrare i primi due anni a capo di Apple. Ne aveva preso la guida infatti il 24 agosto 2011, poche settimane prima della scomparsa del fondatore Steve Jobs. E per un anno ha beneficiato dell'onda lunga delle scelte strategiche di quest'ultimo.

Ma dallo scorso settembre, quando le azioni di Apple erano arrivate al massimo di 702 dollari - facendola diventare per qualche mese l'azienda più grande al mondo per valore di Borsa - si sono intensificate le critiche e le preoccupazioni sulla leadership di Cook da parte dei clienti e degli investitori. Che adesso lo aspettano alla prova dell'autunno, la stagione in cui di solito arrivano sul mercato i nuovi prodotti della Mela.

Piacerà al pubblico il nuovo look del sistema operativo iOS? Quanto più bella e funzionale sarà la versione 5S dell'iPhone? L'atteso nuovo smartphone low-cost avrà il giusto equilibrio fra costo e prestazioni? E si vedrà qualche anticipazione del tanto chiacchierato iWatch, l'orologio intelligente per il quale Apple ha registrato il brevetto in tutto il mondo?

Fonte
Proprio l'iWatch potrebbe rappresentare una nuova importante fonte d'affari per l'azienda di Cupertino secondo alcuni analisti come Oliver Chen di Citigroup, che ha calcolato in 6 miliardi di dollari il mercato potenziale del nuovo business per Apple. Mentre secondo Abi research entro la fine di quest'anno potrebbero essere venduti 1,2 milioni di smartwatch, fra quelli già offerti dalla giapponese Sony, dall'americana Pebble e anche dall'italiana i'm Smart.

Anche altri concorrenti di Apple - da Google a Microsoft, da Dell a Samsung - stanno mettendo a punto prodotti simili, capaci di collegarsi senza fili a uno smartphone per avvisare se sono in arrivo telefonate, messaggi, email, gestire la propria collezione di musica e interagire con Facebook e Twitter.

Ma sarà davvero questa la prossima categoria di apparecchi destinata ad essere rivoluzionata dai creativi eredi di Jobs? Molti sono i dubbi eppure Wall Street ci scommette, come mostra il rialzo delle quotazioni di Apple da inizio luglio - cresciute di oltre il 5% contro il 3% dell'indice azionario Dow Jones (ma ancora in ribasso di quasi il 40% dai massimi) - in coincidenza con la notizia dell'arrivo a Cupertino di Paul Deneve, fino a ieri amministratore delegato di Yves Saint Laurent.

Come al solito Apple ha mantenuto il massimo segreto sulla missione di Deneve, di cui si sa solo che lavorerà a progetti speciali rapportandosi direttamente a Cook. Così si sono scatenate le voci sul suo possibile vero ruolo e una delle tesi più accreditate è che si occuperà appunto dell'iWatch, sfruttando le sue competenze nel settore del lusso e insieme la sua familiarità con la Silicon Valley, dove gli ingegneri e i designer di Apple stanno già lavorando all'orologio smart.

Stile
Combinare uno stile elegante e semplice - il vero lusso secondo la filosofia di Jobs - con la massima efficienza high-tech è tutt'altro che facile. E infatti tutti i modelli di smartwatch già disponibili oggi sono deludenti, ha scritto il critico Tim Barribeau sul sito specializzato TheWireCutter.com: sono troppo grandi e scomodi da indossare, hanno batterie da ricaricare troppo spesso e funzioni scadenti. E la loro produzione industriale è complessa, come testimoniano i ritardi nelle consegne dei Pebble e degli i'm Watch prenotati dai loro primi clienti.

Riuscirà Apple a replicare il miracolo fatto con l'iPod, l'iPhone e l'iPad, che hanno surclassato tutti i precedenti tentativi di produrre lettori di musica digitale, telefonini intelligenti e tablet? Secondo indiscrezioni raccolte dal Financial Times anche Cook sta incontrando serie difficoltà nello sviluppare il progetto iWatch e per questo si è lanciato in una campagna acquisti di talenti, sia ingegneri sia creativi.

Deneve potrebbe essere la persona giusta a guidarli, visto come è riuscito a rilanciare il marchio YSL, in crisi di identità dopo la morte del suo fondatore e vista la sua esperienza anche con Apple, per la quale lavorò dal 1990 al '97 in Europa con vari ruoli nel marketing. Erano però gli anni in cui Steve Jobs era stato estromesso dalla sua creatura, quindi Deneve non è mai stato al suo fianco.

Un altro importante manager reclutato da Cook negli ultimi giorni è Pete Distad da Hulu, la tv via Internet ora in vendita, il che - insieme all'acquisizione di PrimeSense, la società inventrice della tecnologia per comandare con i gesti certe applicazioni - ha riacceso le speculazioni su un altro prodotto ultra atteso dai fan di Apple, il televisore intelligente.

Nessuno può sapere che cosa arriverà prima sul mercato, se l'iWatch o l'iTV o qualcosa di completamente inaspettato. Certo è ora che Cook esca dall'ombra del suo predecessore e smentisca le previsioni sulla fine dell'effetto magico della Mela.

 

LO SPOT APPLE IN CUI COMPARIREBBE IWATCHIL PROTOTIPO DI IWATCH DI MACUSER PROTOTIPO DI IWATCHTim CookSTEVE JOBS

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