bigfoto confindustria

TUTTO IN VACCHI O LANCIAMO LA BOCCIA? RUSH FINALE IN CONFINDUSTRIA PER LA SUCCESSIONE A SQUINZI - VACCHI È IL CANDIDATO DI ROTTURA, BOCCIA IL GARANTE DELLA CONTINUITA’ - VACCHI HA UN GIRO D’AFFARI SUPERIORE AL MILIARDO, L’APPOGGIO DEL NORD ITALIA E (PARE) DI FINMECCANICA - BOCCIA FATTURA “SOLO” 40 MILIONI, PIACE AL SUD (MA NON A NAPOLI) ED È SPONSORIZZATO DA ABETE E MARCEGAGLIA

Fausto Carioti per “Libero Quotidiano”

 

ALBERTO VACCHI CONFINDUSTRIAALBERTO VACCHI CONFINDUSTRIA

La presidenza di Confindustria se la giocheranno in due: il bolognese Alberto Vacchi, candidato di rottura, e il salernitano Vincenzo Boccia, garante della continuità. Era nell' aria da giorni e ieri il bookmaker Stanleybet ha anche dato le quote: la vittoria di Vacchi è data a 1,85, quella di Boccia a 2,15. Vacchi dunque è favorito, ma non troppo. Distanti, nelle previsioni degli allibratori e nel gradimento degli imprenditori, gli altri contendenti: il "romano" Aurelio Regina e il bresciano Marco Bonometti. Ambedue, raccontano a viale dell' Astronomia, potrebbero mollare nei prossimi giorni.

VINCENZO BOCCIA CONFINDUSTRIAVINCENZO BOCCIA CONFINDUSTRIA

 

Il nome del vincitore dipenderà dalle risposte a due domande. La prima è quanti voti conquisterà Vacchi nel Centro e nel Sud e quanti Boccia nel Nord, e qui un ruolo importante lo avranno proprio Bonometti e Regina, con le loro indicazioni. La seconda domanda riguarda il finale di partita: sarà decisiva l' assemblea o il consiglio generale? Nella prima Vacchi dovrebbe avere la maggioranza, ma sarà nel secondo, che ha preso il posto della vecchia giunta, che il 31 marzo 196 voti decideranno a scrutinio segreto il nome da sottoporre all' assemblea. In questo "salotto", più che i numeri sul territorio contano le relazioni e qui il tipografo Boccia, sorretto da Luigi Abete ed Emma Marcegaglia, potrebbe avere qualche carta in più da giocare.

 

ASSEMBLEA CONFINDUSTRIAASSEMBLEA CONFINDUSTRIA

La Lombardia si è compattata quasi tutta su Vacchi. Dopo Assolombarda, che rappresenta gli imprenditori di Milano, Monza e Brianza, lo stesso hanno fatto anche le altre città, a eccezione di Mantova, Lecco e Sondrio e Legnano (quest' ultima priva di voti in consiglio), che si sono schierate con Boccia. Brescia pare destinata a seguire le indicazioni di Bonometti, il quale, secondo rumor insistenti, alla fine potrebbe convergere su Vacchi. Con il quale si è schierata anche l' Emilia-Romagna, mentre il Veneto è diviso: sta quasi tutto con Vacchi, tranne Vicenza che si è schierata con Boccia e Venezia che potrebbe seguirla.

 

D'AMATO CONFINDUSTRIAD'AMATO CONFINDUSTRIA

Basilicata e Puglia sono con Boccia, ma pure al Sud non mancano le eccezioni. Ieri pomeriggio i quattro candidati si sono presentati davanti agli industriali di Napoli e ad altri aderenti alle associazioni territoriali del Mezzogiorno. L' incontro è avvenuto a porte chiuse. A differenza degli altri campani, schierati con Boccia, gli imprenditori del capoluogo sembrano pensarla come il past president Antonio D' Amato: chiunque tranne Boccia. Chi fattura solo 40 milioni come lui, sostiene D' Amato, non può ambire alla guida di Confindustria. Tutt' altra storia per Bonometti (la prima scelta di D' Amato) e Vacchi, col suo giro d' affari superiore al miliardo, su cui alla fine D' Amato e i napoletani convergeranno.

 

AURELIO REGINAAURELIO REGINA

Questo mentre a Roma si prospetta una rottura importante. Regina, candidato degli imprenditori capitolini, pare intenzionato a stringere un accordo con Vacchi in vista del ballottaggio, ma Abete - che assieme a Maurizio Stirpe lo ha lanciato nella gara - intende comunque fare confluire i voti degli imprenditori romani su Boccia, come prevede anche una delibera firmata nei giorni scorsi. Decisivo sarà il ruolo di Stirpe, che finora ha fatto asse con Abete ma pare tentato dal desiderio di appoggiare Regina nell' operazione. Vacchi potrebbe così presentarsi al rush finale contro Boccia sorretto dagli altri due contendenti.

maurizio stirpemaurizio stirpe

 

L' altra incognita è il Nord Ovest. Gli uomini di Boccia sono convinti che il metalmeccanico Piemonte, Liguria e Val d' Aosta entro pochi giorni si schiereranno con loro. Scelta che sarebbe clamorosa, anche perché Federmeccanica sta con Vacchi (mentre Boccia ha dalla sua Giovani e Piccoli imprenditori).

emma marcegagliaemma marcegaglia

Quanto alle partecipazioni statali, la Finmeccanica di Mauro Moretti pare pendere dalla parte di Vacchi, mentre Emma Marcegaglia ha portato l' Eni con Boccia. Si attendono le scelte di Enel, Ferrovie e degli altri, ma i numeri della loro rappresentanza in consiglio sono piccoli e difficilmente il loro ruolo sarà decisivo.

 

mauro moretti emma marcegagliamauro moretti emma marcegaglia

 

SQUINZI CONFINDUSTRIASQUINZI CONFINDUSTRIA

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – COME MAI IMPROVVISAMENTE È SCOPPIATA LA PACE TRA JOHN ELKANN E FRATELLI D’ITALIA? IL MINISTRO DELLE IMPRESE, ADOLFO URSO, SI È SPINTO A DEFINIRE L’AUDIZIONE DI YAKI ALLA CAMERA COME “UN PUNTO DI SVOLTA NETTO” – AL GOVERNO HANNO FATTO UN BAGNO DI REALISMO: INNANZITUTTO LA CRISI DELL’AUTOMOTIVE È DRAMMATICA, E I GUAI DI STELLANTIS NON DIPENDONO SOLO DAI DANNI FATTI DA TAVARES - E POI CI SONO I GIORNALI: ELKANN È PROPRIETARIO DI “STAMPA” E “REPUBBLICA” (E DELL'AUTOREVOLISSIMO SETTIMANALE "THE ECONOMIST). MOSTRARSI CONCILIANTI PUÒ SEMPRE TORNARE UTILE…

meloni giorgetti fazzolari caltagirone nagel donnet orcel castagna

DAGOREPORT - DELIRIO DI RUMORS E DI COLPI DI SCENA PER LA CONQUISTA DEL LEONE D’ORO DI GENERALI – SE MEDIOBANCA, SOTTO OPA DI MPS-CALTA-MILLERI, TENTA DI CONQUISTARE I VOTI DEI FONDI ANNUNCIANDO LA POSSIBILITÀ DI METTERE SUL PIATTO IL SUO 13,1% DI GENERALI, SOLO DOMANI ASSOGESTIONI DECIDERÀ SE PRESENTARE UNA LISTA DI MINORANZA PER LEVARE VOTI ALLA LISTA DI NAGEL-DONNET, PER LA GIOIA DI CALTA-MILLERI (LA DECISIONE È NELLE MANI DEI FONDI CONTROLLATI DA BANCA INTESA) - FINO AL 24 APRILE, TUTTO È INCERTO SULLE MOSSE IN GENERALI DI ORCEL: CHI OFFRE DI PIÙ PER IL 9% DI UNICREDIT? E CHE FARÀ INTESA DI CARLO MESSINA? AH, SAPERLO...

raffaele cantone - francesco lo voi - pasquale striano giovanni melillo

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI! IL CASO STRIANO SUGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA BANCA DATI DELLA PROCURA NAZIONALE ANTIMAFIA, NON È APERTO: È APERTISSIMO! UNA VOLTA CHE IL FASCICOLO È PASSATO DALLE MANI DI CANTONE, PROCURATORE DI PERUGIA, A QUELLE DI LO VOI (CAPO DELLA PROCURA DI ROMA), CI SI ASPETTANO I BOTTI - IL CAPO DELLA DNA, GIOVANNI MELILLO, È DETERMINATO AD ARRIVARE FINO IN FONDO. E LO VOI, CONSIDERATI I PRECEDENTI (L’OSTILITA' DEL GOVERNO PER IL CASO ALMASRI), NON FARÀ SCONTI - COME NELL'AMERICA DI TRUMP, LA MAGISTRATURA E' L'UNICA OPPOSIZIONE A PALAZZO CHIGI...

giorgia meloni donald trump

DAGOREPORT – AIUTO! TRUMP CONTINUA A FREGARSENE DI INCONTRARE GIORGIA MELONI - ANCORA ROSICANTE PER LE VISITE DI MACRON E STARMER A WASHINGTON, LA "GIORGIA DEI DUE MONDI" SI ILLUDE, UNA VOLTA FACCIA A FACCIA, DI POTER CONDIZIONARE LE SCELTE DI TRUMP SUI DAZI ALL'EUROPA (CHE, SE APPLICATI, FAREBBERO SALTARE IN ARIA L'ECONOMIA ITALIANA E IL CONSENSO AL GOVERNO) - LA DUCETTA NON HA ANCORA CAPITO CHE IL TYCOON PARLA SOLO IL LINGUAGGIO DELLA FORZA: SE HAI CARTE DA GIOCARE, TI ASCOLTA, ALTRIMENTI SUBISCI E OBBEDISCI. QUINDI: ANCHE SE VOLASSE ALLA CASA BIANCA, RITORNEREBBE A CASA CON UN PUGNO DI MOSCHE...