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UCCI UCCI QUI C’È ODOR DI DISASTRO PER GUCCI – LA MAISON FA CROLLARE I RICAVI DI KERING CHE È STATA COSTRETTA A OFFRIRE LA TESTA DEL DIRETTORE CREATIVO, SABATO DE SARNO, AGLI AZIONISTI: I RICAVI DEL BRAND CALANO A 7,7 MILIARDI, SEGNANDO UN -23% MENTRE L’UTILE RISULTA DIMEZZATO A QUOTA 1,6 MILIARDI (-51%), CHE RAPPRESENTA COMUNQUE IL 63% DI TUTTA KERING – IL COLOSSO IN MANO A PINAULT HA CHIUSO CON RICAVI GIÙ DEL 12% A 17,19 MILIARDI DI EURO, E UTILI IN CONTRAZIONE DEL 62%, A 1,13 MILIARDI. A CRESCERE NEL QUARTO TRIMESTRE È SOLO LA DIVISIONE OCCHIALI E PROFUMI...
Estratto dell’articolo di Sara Bennewitz per "la Repubblica"
Kering annuncia risultati leggermente migliori delle attese, ma in profondo calo. Da lì, dal fondo in cui è scivolato, il gruppo conta di gettare le basi per tornare gradualmente a crescere. Il 2024 chiude con ricavi giù del 12% a 17,19 miliardi di euro, e utili in contrazione del 62%, a 1,13 miliardi, a fronte dei quali sarà comunque pagato un dividendo di sei euro per azione. La buona notizia è che il quarto trimestre è in miglioramento e che la divisione occhiali e profumi cresce (+24% a 1,94 miliardi) anche grazie al consolidamento di Creed.
Quella cattiva è che Gucci – primo marchio del polo francese – tira il freno: i ricavi del brand calano a 7,7 miliardi (-23%, che diventa - 21% a parità di cambi e perimetro). L’utile operativo ricorrente risulta dimezzato a quota 1,6 miliardi (-51%), che rappresenta comunque il 63% di tutta Kering (2,55 miliardi e -46% sul 2023).
«Gucci tornerà, non ho assolutamente dubbi su questo, siamo fiduciosi di aver portato Kering a un punto di stabilizzazione, da cui riprenderemo gradualmente la nostra traiettoria di crescita – ha detto François-Henri Pinault, presidente e amministratore delegato di Kering – […] In tutto il gruppo, e soprattutto in Gucci, abbiamo preso decisioni forti per aumentare l’impatto della comunicazione, affinare le strategie, aumentare la qualità del prodotto e anche la distribuzione».
Se dagli Usa e dall’Asia-Pacifico arrivano segnali di miglioramento, la Cina resta critica. […] Tra ottobre e dicembre scorso i ricavi di Gucci sono diminuiti ancora del 24%, con le vendite dei negozi di proprietà (dove realizza il 91% dei ricavi consolidati) in ribasso del 21% su base comparabile. Tuttavia, i ricavi della divisione pelletteria di Gucci sono incoraggianti. E grazie alle borse e a un profondo taglio dei costi, il margine operativo della griffe resta pari al 21% del fatturato.
Manca soltanto l’annuncio del nuovo direttore creativo dopo l’interruzione a sorpresa del contratto con Sabato de Sarno, la settimana scorsa. In proposito le voci si concentrano su Hedi Slimane, che a ottobre ha lasciato Céline e dal 2012 al 2016 ha rilanciato Yves Saint Laurent. […]
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