vaccini in farmacia

VACCINI IN FARMACIA? IL SERVIZIO STUDI DEL SENATO ESPRIME PERPLESSITÀ PER LO STANZIAMENTO DI 23,5 MILIONI DI EURO PER IL 2021 E IL 2022: TROPPO ALEATORIO IL NESSO TRA L’IMPEGNO FINANZIARIO E LA DISPONIBILITÀ DEI FARMACISTI AD ADERIRE ALLA CAMPAGNA VACCINALE - ALTRO PUNTO DEBOLE DEL DECRETO “SOSTEGNI” SECONDO IL SERVIZIO BILANCIO DI PALAZZO MADAMA È IL CONDONO DELLE VECCHIE CARTELLE ESATTORIALI...

 

Estratto dell’articolo di Marco Mobili e Gianni Trovati per “il Sole 24 Ore”, pubblicato da www.startmag.it

 

vaccino anticovid farmacia

Il ruolo dei farmacisti nella somministrazione dei vaccini rilanciato nel decreto sui «sostegni» è solo uno dei tanti punti deboli del primo provvedimento anticrisi del Governo Draghi evidenziati dal servizio bilancio del Senato.

 

CARTELLE ESATTORIALI

Sotto esame dei tecnici sono finite sia le risorse stanziate sia i reali impatti di misure cardine del decreto come il condono delle vecchie cartelle, i nuovi aiuti a fondo perduto per le partite Iva, la Naspi e la Cassa integrazione.

 

Sull’arruolamento dei farmacisti nella somministrazione dei vaccini il servizio studi esprime perplessità per lo stanziamento di 23,5 milioni di euro annui per il 2021 e il 2022. Troppo aleatorio, tanto da mettere a rischio il limite di spesa fissato dal decreto, è il nesso tra l’impegno finanziario per pagare le farmacie e la loro disponibilità ad aderire alla campagna vaccinale.

DANIELE FRANCO MARIO DRAGHI

 

Altro tema critico è il condono delle vecchie cartelle. Mancano i dati dai quali si ricava l’aspettativa di riscossione o il numero di cartelle condonabili per le quali sono in corso i pagamenti della rottamazione ter e saldo e stralcio.

 

Difficile, dalla relazione tecnica, definire il valore delle cartelle cancellate e il metodo di calcolo dei mancati incassi. Sul fondo perduto il servizio studi alza le mani: la relazione «non fornisce alcun dato che consenta un riscontro, perlomeno di massima, della quantificazione».

 

vaccino anticovid farmacia

Sulle misure di sostegno all’occupazione i tecnici di Palazzo Madama evidenziano il rischio sottostima per la Naspi.

 

Sulla base di una retribuzione mensile di 910 euro la Naspi dovrebbe attestarsi a circa 680 euro (75% della retribuzione media mensile imponibile ai fini previdenziali degli ultimi quattro anni), invece dei 600 indicati dalla relazione tecnica. Inoltre a destare perplessità è il requisito delle 30 giornate di lavoro, durata media della prestazione stimata dalla relazione tecnica in un solo mese, ritenuta troppo prudenziale.

VACCINI IN FARMACIA

 

Troppa prudenza contestata al Governo anche sulla copertura del rifinanziamento della cassa integrazione. Secondo il dossier nella relazione tecnica l’utilizzo della media delle platee di beneficiari del periodo giugno-ottobre 2020 potrebbe non essere centrata perché si tratta del periodo del 2020 di maggior ripresa delle attività. Inoltre la relazione tecnica alla legge di bilancio 2021, ricorda il dossier, ha utilizzato il periodo marzo-giugno 2020 per calcolare le platee che erano stimate maggiori del 36-42% rispetto al decreto Sostegni. (…)

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I VACCINI SARANNO FATTI ANCHE IN FARMACIA

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