DELLA VALLE APPENA ENTRATO IN UNICREDIT, GIÀ COMINCIA A USCIRE - OGGI IL TITOLO TOD’S AFFONDA (SOSPESO IN BORSA, POI CHIUDE A -4,4%) DOPO L’ALLARME SUI CONTI 2013

Carlotta Scozzari per Dagospia

All'inizio del 2012, quando Unicredit ha avuto bisogno di una iniezione di capitale della bellezza di 7,5 miliardi, in molti si affrettarono a ipotizzare che tra i nuovi azionisti pronti a sfruttare l'operazione per entrare in forze all'interno della compagine soci ci sarebbe stato Diego Della Valle. "Mister Tod's potrebbe essersi assicurato poco meno del 2% della banca", si diceva.

In realtà, anche in virtù del fatto che non è stato oltrepassato il 2% rilevante ai fini delle comunicazioni alla Consob, soltanto qualche mese dopo si è effettivamente capito come l'imprenditore marchigiano ha deciso di posizionarsi sull'ex istituto di Piazza Cordusio (oggi si dovrebbe dire di Piazza Gae Aulenti).

Nel settembre del 2012, dal bilancio della sua finanziaria Di.Vi., viene finalmente fuori che Della Valle ha acquistato 15,25 milioni di azioni Unicredit, corrispondenti a un risicato (rispetto al quasi 2% ipotizzato in costanza di aumento di capitale) 0,26% della banca guidata dall'amministratore delegato Federico Ghizzoni. Ma evidentemente, con buona pace dell'amico vicepresidente di Unicredit Luca Cordero di Montezemolo, anche quella piccola quota deve a un certo punto essere sembrata eccessiva a mister Tod's.

Il bilancio del 2012 di Di.Vi. riferisce infatti della cessione di 6,5 milioni di azioni Unicredit, quasi la metà di quelle possedute. L'operazione di vendita è stata regolata in valuta all'inizio di gennaio del 2013, quando cioè i titoli della banca viaggiavano appena sopra quota 3,5 euro, mentre oggi si muovono sopra la soglia dei 5 euro. Certo, col senno di poi, il tempismo di Della Valle non sembra essere stato dei migliori, perché se avesse venduto oggi avrebbe intascato decisamente di più.

Soprattutto, però, quel che colpisce dell'operazione di cessione è la contabilizzazione nel bilancio di Di.Vi.: i 24,5 milioni che Della Valle ha incassato rientrano nella voce "crediti verso altri". Forse che anche per rilevare almeno parte dei titoli Unicredit, analogamente a quanto fatto con l'americana Saks, Della Valle aveva acceso un finanziamento? L'operazione di contabilizzazione non sembra comunque essere ben chiara.

Anche perché, sempre nello stesso documento, si dice che la voce "ricavi delle vendite e delle prestazioni", pari a 55,53 milioni, sia composta da "proventi derivanti dalla negoziazione di titoli Unicredit". Che la movimentazione di 6,5 milioni di titoli della banca non sia stata l'unica operazione di questo tipo? Tutto è avvolto nel mistero.

In attesa di comprendere meglio come Della Valle si è mosso su Unicredit, oggi, 14 novembre, deve essere stata senz'altro una giornata da dimenticare per lo scarparo a pallini: le azioni della sua Tod's sono precipitate in Borsa (hanno terminato con una flessione del 4,4%) dopo che dai risultati finanziari dei nove mesi del gruppo di calzature è emerso un crollo delle vendite in Italia, al punto tale che i risultati di fine 2013 dovrebbero essere inferiori alle previsioni. Questo giudizio e' condiviso da Emilio Macellari, il direttore finanza di Tod's, che si e' dichiarato scettico sui dati che emergeranno alla fine dell'anno.

 

 

Diego della valleDIEGO DELLA VALLE jpegTORRE UNICREDITDIEGO DELLA VALLE CON SCARPE TODStod'sSaks Fifth Avenue

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