fattura elettronica

FINCHÉ DURA FA FATTURA – PARTITO IL CONTO ALLA ROVESCIA PER LA FATTURAZIONE ELETTRONICA OBBLIGATORIA: DAL 1 GENNAIO 2019 LA VITA DEGLI IMPRENDITORI ITALIANI CAMBIERÀ PER SEMPRE. MA L’INFRASTRUTTURA TECNOLOGICA È PRONTA? – LA GUIDA: ECCO CHI È OBBLIGATO E CHI NO

Isidoro Trovato per www.corriere.it

 

Fatturazione elettronica: la partenza

FATTURAZIONE ELETTRONICA

Il conto alla rovescia segna meno tre settimane. Tanto manca all’entrata in vigore dell’obbligo di fatturazione tra privati, provvedimento che dall’1 gennaio 2019 stravolgerà la vita degli imprenditori italiani. Ma il sistema delle imprese è pronto per questa rivoluzione culturale? E prima ancora, l’infrastruttura tecnologica del Paese è pronta a sostenere questo nuovo adempimento? Gli obiettivi dichiarati sono due: semplificazione amministrativa e contrasto alle false fatturazioni.

 

partite iva 1

Ma chi pagherà il costo sociale di queste operazioni? Le piccole e micro imprese sono in ebollizione e con loro i professionisti che li assistono, abituati a vedere che le riforme presentate dalla Pubblica amministrazione come semplificazioni si sono sempre trasformate in nuovi oneri e adempimenti. «Siamo a ridosso dell’avvio di questa operazione e le aziende non hanno ancora certezze, specialmente dopo le osservazioni del garante della privacy — commenta Marina Calderone, presidente dei consulenti del lavoro —. In questo momento il dilemma è se dover subire le sanzioni per il mancato rispetto della normativa sulla fatturazione elettronica ovvero per quella sulla tutela dei dati sensibili. Per non parlare delle diverse velocità di connessione alla rete Internet esistenti nel Paese».

 

Chi è obbligato e chi no

PARTITE IVA

Il nuovo obbligo di fatturazione elettronica tra privati riguarda le cessioni di beni e le prestazioni di servizi effettuate tra soggetti residenti, stabiliti o identificati nel territorio dello Stato. Le operazioni possono riguardare sia la pubblica amministrazione che la fatturazione tra privati. Sono esonerati dall’emissione della fattura elettronica i soggetti che rientrano nel regime di vantaggio, nel regime forfettario e i piccoli produttori agricoli. In attesa della conversione definitiva del decreto legge 119/2018, sono stati esclusi anche i medici e i farmacisti per le operazioni che già comunicano telematicamente al sistema tessera sanitaria nazionale.

 

Coinvolte tre milioni di Partite Iva

FATTURAZIONE ELETTRONICA

Tutto inizia con la legge di bilancio per il 2018 che ha introdotto l’obbligo con decorrenza dal 1° gennaio 2019. Ogni fattura elettronica dovrà essere trasmessa tramite il Sistema di Interscambio (SdI) in formato elettronico e quindi transitare dall’Agenzia delle entrate. Secondo le previsioni della stessa Agenzia delle entrate, la fatturazione elettronica dovrebbe garantire un introito di circa 1,9 miliardi visto che saranno poco più di 3 milioni le partite iva coinvolte. «Invece noi – osserva Massimo Miani, presidente dei commercialisti italiani – riteniamo probabile che in termini di gettito i risultati non si discosteranno molto da quelli ottenuti con lo spesometro».

 

I nodi al pettine

AGENZIA ENTRATE ROMA

L’operazione richiederà un importante impegno di risorse fisiche e economiche di professionisti e imprenditori. Malgrado questo, non è stato previsto alcun credito d’imposta a copertura degli investimenti effettuati. I costi per la gestione invece lievitano. Inoltre bisognerà fare i conti con il digital divide presente in alcune zone d’Italia e non solo al Sud. Situazione che impedirà una gestione fluida dei rapporti informatici con Agenzia delle entrate. A ciò si aggiungono le perplessità del Garante per la privacy che ha definito la fattura elettronica una «sproporzionata raccolta di informazioni con relativi rischi di usi impropri da parte di terzi».

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni romano prodi elon musk donald trump ursula von der leyen giovanbattista fazzolari

COME MAI ALLA DUCETTA È PARTITO L’EMBOLO CONTRO PRODI? PERCHÉ IL PROF HA MESSO IL DITONE NELLA PIAGA: “L’ESTABLISHMENT AMERICANO ADORA LA MELONI PERCHÉ OBBEDISCE” - OBBEDIENTE A CHI? AI VERI ‘’POTERI FORTI’’, QUEI FONDI INTERNAZIONALI, DA BLACKSTONE A KKR, CHE FINO A IERI LO STATALISMO DI MELONI-FAZZOLARI VEDEVA COME IL FUMO AGLI OCCHI, ED OGGI HANNO IN MANO RETE UNICA, AUTOSTRADE, BANCHE E GRAN PARTE DEL SISTEMA ITALIA - E QUANDO SI RITROVA L’INATTESO RITORNO AL POTERE DI TRUMP, ECCOLA SCODINZOLARE TRA LE BRACCIA DI ELON MUSK, PRONTA A SROTOLARE LA GUIDA ROSSA AI SATELLITI DI STARLINK - LA FORZA MEDIATICA DI “IO SO’ GIORGIA” VA OLTRE QUELLA DI BERLUSCONI. MA QUANDO I NODI ARRIVERANNO AL PETTINE, CHE FARÀ? DA CAMALEONTICA VOLTAGABBANA TRATTERÀ I DAZI CON TRUMP O RESTERÀ IN EUROPA? - MA C’È ANCHE UN ALTRO MOTIVO DI RODIMENTO VERSO PRODI…

giorgia arianna meloni massimiliano romeo matteo salvini

RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA FACCIA HA RITIRATO DALLA CORSA PER LA SEGRETERIA DELLA LEGA IN LOMBARDIA IL SUO CANDIDATO LUCA TOCCALINI. E ORA IN LIZZA C’È SOLO MASSIMILIANO ROMEO, UNA VOLTA SUO FEDELISSIMO - UNA MOSSA SOSPINTA SOPRATTUTTO DALL’ASSOLUTO BISOGNO DI SALVINI DI AVERE PIÙ UNITI CHE MAI I CAPOCCIONI DELLA LEGA: PER IL 20 DICEMBRE È ATTESA LA SENTENZA PER IL PROCESSO OPEN ARMS - IL CAPITONE SPERA IN UNA SENTENZA DI CONDANNA: DIVENTARE "MARTIRE DELLA GIUSTIZIA" SUL TEMA DELLA MIGRAZIONE POTREBBE TRASFORMARSI IN UNA MEDAGLIA SUL PETTO PER RISALIRE NEL CUORE DEI LEGHISTI SEMPRE PIÙ DELUSI - DOPO LE SCONFITTE ALLE POLITICHE E ALLE REGIONALI, CON LA LEGGE SULL’AUTONOMIA FATTA A PEZZI, ORA LE SORELLE MELONI VOGLIONO SALIRE ANCHE SUI TRENI, DOVE SALVINI, COME MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, VUOL FARLA DA PADRONE. IL BORDELLO CONTINUA: FINO A QUANDO?

tony effe

DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA ANDATE A FANCULO! MENTRE PAPA BERGOGLIO ACCOGLIE SANTI E PUTTANE, TRANS E GAY, LA SINISTRA ITALIANA PROVA A IMPORRE QUESTA OSSESSIONE AMERICANA PER IL POLITICAMENTE CORRETTO CHE SI ILLUDE DI RIDURRE IL TASSO DI INTOLLERANZA UTILIZZANDO UN LINGUAGGIO APPROPRIATO. TUTTO INUTILE. PERCHÉ IL RIDICOLO È PIÙ FORTE DEL PERICOLO. DIRE OMOSESSUALE ANZICHÉ GAY NON PROTEGGE GLI OMOSESSUALI DALLA VIOLENZA DI STRADA. COSÌ COME CACCIARE DAL PALCO DEL CONCERTONE DELL’ULTIMO ANNO IL RAPPER TONY EFFE PER AVER SCRITTO BRANI CHE "VEICOLANO MESSAGGI OFFENSIVI VERSO LE DONNE E NORMALIZZANO ATTEGGIAMENTI VIOLENTI" NON CAMBIA LA VITA SOCIALE E I RAPPORTI INTERPERSONALI. MASSÌ, IN PRINCIPIO ERA IL VERBO. MA ALLA FINE C'È LA BUGIA, IL TERRORE DI ESPRIMERE LIBERAMENTE QUELLO CHE SI PENSA, DETTO ALTRIMENTI FASCISMO”

mario calabresi - elly schlein - matteo renzi - carlo calenda - ernesto maria ruffini

DAGOREPORT – CERCASI DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, DI ISPIRAZIONE CATTOLICA E MODERATA, CHE INSIEME AL PD POSSA CONTRAPPORSI ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 ALLA DESTRA AUTORITARIA DEL GOVERNO DI MELONI (SALVINI E TAJANI NON CONTANO PIU' UN CAZZO) - MENTRE PROCEDE L'EUTANASIA DEL TERZO POLO, OSTAGGIO DI RENZI E CALENDA, SI E' AUTOCANDIDATO IL CATTOLICO ERNESTO MARIA RUFFINI, MA NON LO VUOLE NESSUNO (ANCHE PRODI DUBITA DEL SUO APPEL MEDIATICO) - RISULTATO? SI È DIMESSO NON SOLO DAL FISCO MA ANCHE DA CANDIDATO - RUFFINI O NO, UNA “COSA" DI CENTRO DOVRÀ NASCERE A FIANCO DEL PD. L'EVANESCENZA DEI CATTO-RIFORMISTI DEM E' TOTALE. IL VATICANO E L'AZIONISMO CATTOLICO NON SI RICONOSCONO NEI VALORI ARCOBALENO DELLA MULTIGENDER ELLY SCHLEIN – RUMORS DALLA MILANO CIVICA: CIRCOLA IL NOME DI MARIO CALABRESI COME CANDIDATO SINDACO PER IL DOPO SALA…