angela merkel ursula von der leyen

MA VUOI VEDERE CHE ORA CHE LA LOCOMOTIVA TEDESCA SI È FERMATA, SPENDERE E FARE DEFICIT TORNERÀ A ESSERE ACCETTABILE, ANZI, DOVEROSO! - L'EUROPEAN FISCAL BOARD DICE AI TEDESCHI CHE DEVONO SPENDERE DI PIÙ, E FANCULO IL DEBITO. ''RIDURRE IL DEBITO DEGLI STATI MEMBRI NON È UN DOGMA ASSOLUTO E IN ALCUNI CASI SPECIFICI FARE DEFICIT È NECESSARIO''. E ORA CHE DIRÀ LA COMMISSIONE AGLI ITALIANI SPENDACCIONI?

1. L'EUROPEAN FISCAL BOARD DICE ALLA GERMANIA CHE DEVE SPENDERE DI PIÙ

https://www.euractiv.com/section/economic-governance/news/europeans-tell-germany-to-spend-more-to-boost-euro-economy/

 

 

2. "FARE DEFICIT PUÒ ESSERE NECESSARIO", GLI ECONOMISTI UE APRONO ALLA FLESSIBILITÀ SUI CONTI

ANGELA MERKEL GIOCA CON PHON E PALLINA

 

Dario Pappalardo per www.today.it

"Ridurre il debito degli Stati membri non è un dogma assoluto" e "in alcuni casi specifici fare deficit è necessario". E' quanto è stato scritto nero su bianco in un verbale della Commissione europea che riporta le "opinioni espresse da alcuni noti economisti" davanti al presidente Jean-Claude Juncker e agli altri membri dell'esecutivo Ue. Parlare di un'apertura alla flessibilità chiesta a gran voce dai partiti progressisti europei e da Paesi membri come l'Italia è forse un po' troppo. Ma di sicuro, il fatto che se ne sia discusso nel luogo considerato per anni il fortino dei falchi dell'austerity è un segnale che fa ben sperare tutti coloro che chiedono un cambio di passo alla nuova leader europea, Ursula von der Leyen.

 

MERKEL JUNCKER1

La riunione in questione si è tenuta a Bruxelles il 25 giugno scorso, ma i contenuti sono emersi in questi giorni. Durante il collegio dei commissari, dopo aver ascoltato la presentazione di Niels Thygesen, presidente dello European Fiscal Board (organo consultivo della Commissione Ue), e le osservazioni dei colleghi competenti in materia, i membri dell'esecutivo Ue hanno avuto "una breve discussione", riporta il verbale della riunione, durante la quale la Commissione ha considerato "gli effetti delle opinioni espresse da alcuni noti economisti", secondo le quali "ridurre il debito degli Stati membri non è un dogma assoluto e che in alcuni casi specifici fare deficit è necessario". I dettagli precisi di queste opinioni non sono stati resi noti.

 

pierre moscovici

Di sicuro, i commissari hanno anche discusso di "quale approccio adottare nel caso di un serio rallentamento della crescita, dato che occorre tempo per trasmettere i dati macroeconomici e che le misure da adottare in una simile eventualità richiedono un tempo di risposta che non può essere ridotto". Nel corso della discussione sul rapporto dello European Fiscal Board, il commissario agli Affari economici Pierre Moscovici, dopo aver sottolineato che "gli Stati membri devono continuare a rispettare i requisiti del patto di stabilità e che l'esistenza di una funzione centrale di bilancio renderebbe le cose più facili, oltre ad ammortizzare gli effetti di cadute della crescita negli Stati più vulnerabili", ha rimarcato che "un certo grado di prudenza dovrebbe essere mantenuto nelle raccomandazioni" ai Paesi, "dato l'inevitabile margine di errore nelle previsioni sulle quali sono basate", scrive l'AdnKronos.

 

TRIA E MOSCOVICI

 

 

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