long covid

C'È UNA RAGIONE IN PIÙ PER VACCINARSI: EVITARE L'INCUBO DEL LONG COVID - IL 10% DEI GUARITI CONTINUA AD AVERE SINTOMI ED EFFETTI ANCHE MESI DOPO IL TAMPONE NEGATIVO: SI TRATTA DI UNA MALATTIA A SÉ CHE RIGUARDA ANCHE CHI HA AVUTO FORME LIEVI DI QUELLA ORIGINARIA - INTERESSA 10 ORGANI E PUÒ PROVOCARE DECLINO COGNITIVO, PROBLEMI VASCOLARI, CARDIACI, RESPIRATORI, NEUROLOGICI, RENALI, DERMATOLOGICI, OLTRE AD ANSIA, DEPRESSIONE, SENSO DI AFFATICAMENTO, DISTACCO DALLA VITA...

Margherita De Bac per il "Corriere della Sera"

 

stanchezza cronica 2

C'è una ragione in più per vaccinarsi e non concedere tregua al virus della pandemia. Evitare i danni dell'infezione che possono sopraggiungere anche dopo uno-due mesi dalla guarigione «clinica» (la negatività al tampone) e perdurare diverse settimane. È il Long Covid, malattia a sé stante. Strascico, a volte invalidante, di quella originaria.

 

Il riconoscimento ufficiale in Italia è attestato dal primo rapporto pubblicato il 1 luglio dall'Istituto superiore di sanità, coordinatore il geriatra Graziano Onder. Il decreto Sostegni-bis di maggio ha introdotto un'esenzione specifica per questa nuova «voce».

 

long covid

Il servizio sanitario riconosce ai pazienti la gratuità di esami specifici. Secondo uno studio inglese il 10 per cento dei guariti, dopo quattro settimane dal tampone negativo, soffrono di questa condizione che a due mesi tarpa le ali e impedisce la piena ripresa al 5 per cento dei guariti dalla sindrome respiratoria data dal Sars-CoV-2.

 

stanchezza cronica 1

In Italia parliamo di almeno 200-400 mila persone. «Le stime sono provvisorie - spiega Onder -. Dipende dal fatto che non ci sono criteri diagnostici definiti. Molto è legato al tipo di infezione. I più esposti al rischio di sviluppare Long Covid sono ex malati passati attraverso forme gravi, anziani, persone con altre patologie, le donne. Non sono esclusi del tutto coloro che hanno avuto sintomi lievi sebbene le probabilità siano minori».

 

long covid

L'obiettivo principale del rapporto è uniformare i trattamenti e creare una rete di follow up, vale a dire mantenere il controllo di questa platea di persone negli anni. Il virus Sars-CoV-2 è nuovo e così anche le conoscenze sull'eredità che lascia.

 

«Soprattutto era urgente stabilire i criteri per identificare i pazienti e gestirli in modo ottimale», aggiunge Nicola Petrosillo, uno dei revisori del lavoro, oggi responsabile del servizio controllo infezioni al Campus Biomedico di Roma.

 

effetti long covid

Il Long Covid è una sindrome cronica, esito dalla tempesta infiammatoria accesa dal Covid-19. Declino cognitivo (il cosiddetto brain flog descritto dagli inglesi, annebbiamento cerebrale) problemi vascolari, cardiaci, respiratori, neurologici, renali, dermatologici sono alcune delle conseguenze dirette. Alle quali si aggiungono ansia, depressione, senso di affaticamento, distacco dalla vita.

 

long covid 2

L'elenco si allunga fino a oltre 200 sintomi su dieci organi. Recenti studi internazionali hanno aggiornato la lista dei contraccolpi clinici, descrivendo casi di Long Covid a 35 settimane «dalla risoluzione biologica» dell'infezione, cioè dalla negativizzazione.

 

In ogni caso il Long Covid può rendere difficile il ritorno al lavoro delle persone in attività. «Le manifestazioni cliniche - scrivono gli autori del rapporto - sono molto variabili e non esiste un consenso sulle caratteristiche. I segni sono vari e possono presentarsi sia singolarmente sia in diverse combinazioni. Possono essere transitori o intermittenti, cambiare la loro natura nel tempo o essere costanti».

 

LONG COVID

In generale, più grave è stata la malattia acuta e maggiore è l'entità dei sintomi. Ma «si è osservato che il Long Covid può accompagnare anche persone che in fase acuta hanno accusato unicamente sintomi lievi come febbre, tosse, spossatezza».

 

AFFETTI DA LONG COVID

Il risultato è che il paziente stenta a tornare allo stato di salute precedente l'infezione acuta. Colpiti anche i bambini pur se molto raramente. «L'approccio con questi malati deve essere multidisciplinare, personalizzato, modulato tenendo conto della varietà delle condizioni».

 

sintomi da long covid

Il primo punto di riferimento dovrebbe essere il medico di famiglia cui spetta valutare l'opportunità di approfondimenti in centri dedicati alla sindrome. Alcune Regioni hanno già individuato percorsi di «post guarigione». Così Emilia-Romagna, Abruzzo, Toscana, Liguria. E stanno nascendo centri specializzati.

 

long covid

Il primo a descrivere il Long Covid è stato Francesco Landi che al Policlinico Gemelli ha organizzato un day hospital per i post Covid. Il coordinatore del team è il geriatra, ma per essere sottoposti a una valutazione a tutto campo (visita pneumologica, reumatologica, gastroenterologica, otorinolaringoiatrica, neurologica e psichiatrica) non c'è limite d'età. In campo pediatrico, la bussola è l'ospedale pediatrico Bambino Gesù.

Ultimi Dagoreport

tony effe

DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA ANDATE A FANCULO! MENTRE PAPA BERGOGLIO ACCOGLIE SANTI E PUTTANE, TRANS E GAY, LA SINISTRA ITALIANA PROVA A IMPORRE QUESTA OSSESSIONE AMERICANA PER IL POLITICAMENTE CORRETTO CHE SI ILLUDE DI RIDURRE IL TASSO DI INTOLLERANZA UTILIZZANDO UN LINGUAGGIO APPROPRIATO. TUTTO INUTILE. PERCHÉ IL RIDICOLO È PIÙ FORTE DEL PERICOLO. DIRE OMOSESSUALE ANZICHÉ GAY NON PROTEGGE GLI OMOSESSUALI DALLA VIOLENZA DI STRADA. COSÌ COME CACCIARE DAL PALCO DEL CONCERTONE DELL’ULTIMO ANNO IL RAPPER TONY EFFE PER AVER SCRITTO BRANI CHE "VEICOLANO MESSAGGI OFFENSIVI VERSO LE DONNE E NORMALIZZANO ATTEGGIAMENTI VIOLENTI" NON CAMBIA LA VITA SOCIALE E I RAPPORTI INTERPERSONALI. MASSÌ, IN PRINCIPIO ERA IL VERBO. MA ALLA FINE C'È LA BUGIA, IL TERRORE DI ESPRIMERE LIBERAMENTE QUELLO CHE SI PENSA, DETTO ALTRIMENTI FASCISMO”

mario calabresi - elly schlein - matteo renzi - carlo calenda - ernesto maria ruffini

DAGOREPORT – CERCASI DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, DI ISPIRAZIONE CATTOLICA E MODERATA, CHE INSIEME AL PD POSSA CONTRAPPORSI ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 ALLA DESTRA AUTORITARIA DEL GOVERNO DI MELONI (SALVINI E TAJANI NON CONTANO PIU' UN CAZZO) - MENTRE PROCEDE L'EUTANASIA DEL TERZO POLO, OSTAGGIO DI RENZI E CALENDA, SI E' AUTOCANDIDATO IL CATTOLICO ERNESTO MARIA RUFFINI, MA NON LO VUOLE NESSUNO (ANCHE PRODI DUBITA DEL SUO APPEL MEDIATICO) - RISULTATO? SI È DIMESSO NON SOLO DAL FISCO MA ANCHE DA CANDIDATO - RUFFINI O NO, UNA “COSA" DI CENTRO DOVRÀ NASCERE A FIANCO DEL PD. L'EVANESCENZA DEI CATTO-RIFORMISTI DEM E' TOTALE. IL VATICANO E L'AZIONISMO CATTOLICO NON SI RICONOSCONO NEI VALORI ARCOBALENO DELLA MULTIGENDER ELLY SCHLEIN – RUMORS DALLA MILANO CIVICA: CIRCOLA IL NOME DI MARIO CALABRESI COME CANDIDATO SINDACO PER IL DOPO SALA…

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – MENTRE LA CRISI GLOBALE DELL'AUTOMOTIVE RISCHIA DI BRUCIARE L'1% DEL PIL ITALIANO, GIORGIA MELONI E JOHN ELKANN SONO IMPEGNATI A FARSI LA GUERRA - LA DUCETTA DIFFIDA (EUFEMISNO) DI YAKI NON SOLO PERCHE' EDITORE DI "REPUBBLICA" E "LA STAMPA" NONCHE' AMICO DI ELLY SCHLEIN (GRAZIE ALLA DI LUI SORELLA GINEVRA), MA ANCHE PERCHÉ E' CONVINTA CHE FRIGNI SOLTANTO PER TORNACONTO PERSONALE - DI CONTRO, IL RAMPOLLO AGNELLI FA PRESENTE A PALAZZO CHIGI CHE LA QUESTIONE NON RIGUARDA SOLO STELLANTIS MA L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA IN TUTTO L'OCCIDENTE - E LA CINA GODE GRAZIE AL SUICIDIO EUROPEO SUL GREEN DEAL...

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

FLASH – COSA FARÀ LA CAMALEONTE MELONI QUANDO DONALD TRUMP, PER L’IMPOSIZIONE DEI DAZI, DECIDERÀ DI TRATTARE CON I SINGOLI PAESI E NON DIRETTAMENTE CON BRUXELLES? LA DUCETTA, AIUTATA DAL SUO AMICO ELON MUSK, GESTIRÀ GLI AFFARI FACCIA A FACCIA CON IL TYCOON, FACENDO INCAZZARE URSULA VON DER LEYEN E MACRON, O STARÀ DALLA PARTE DELL’UNIONE EUROPEA? STESSO DISCORSO PER L’UBIQUO ORBAN, CHE OGGI FA IL PIFFERAIO DI PUTIN E L’AMICO DI TRUMP: COSA FARÀ IL “VIKTATOR” UNGHERESE QUANDO LE DECISIONI AMERICANE CONFLIGGERANNO CON QUELLE DI MOSCA?

lapo e john elkann lavinia borromeo

FLASH! - INDAGATO, GRAZIE A UNA DENUNCIA DELLA MADRE MARGHERITA AGNELLI, INSIEME AI FRATELLI GINEVRA E JOHN  NELL'AMBITO DELL'EREDITA' DELLA NONNA MARELLA CARACCIOLO, LAPO ELKANN E' STATO COSTRETTO A RASSEGNARE LE DIMISSIONI DALLA PRESIDENZA DELLA FONDAZIONE BENEFICA DE "LA STAMPA", ''SPECCHIO DEI TEMPI'', PER LASCIARE LA POLTRONA ALLA COGNATA LAVINIA BORROMEO... – LA PRECISAZIONE DELL’UFFICIO STAMPA DI LAPO ELKANN: “LAVINIA HA ASSUNTO LA PRESIDENZA, MA LAPO RIMANE NEL CONSIGLIO DI ‘SPECCHIO’”