chris horner

C’È CHI VUOLE CHRIS HORNER FUORI DALLA RED BULL – DOPO ESSERE STATO SCAGIONATO DALLA RED BULL DALL’ACCUSA DI COMPORTAMENTI INAPPROPRIATI, UNA MAIL ANONIMA INVIA LE CHAT A SFONDO SESSUALE DEL CAPO DEL MURETTO DELLA SCUDERIA CAMPIONE DEL MONDO A 200 PERSONE DELLA F1 - TRA I DESTINATARI ANCHE LIBERTY MEDIA, IL PRESIDENTE DELLA FORMULA1 DOMENICALI E QUELLO DELLA FIA MOHAMMED BEN SULAYEM...

Da it.motorsport.com

chris horner

 

C’è chi vuole Christian Horner fuori dalla Red Bull. Quella che era una supposizione (supportata da tante informazioni emerse nelle ultime settimane) è diventata realtà oggi durante la sessione FP2.

 

Mentre le monoposto giravano sul circuito di Sakhir molti addetti ai lavori hanno ricevuto una e-mail da fonte anonima con un link ad un Google Drive contenente un dossier con i presunti documenti che sono stati al centro del caso Horner. Il breve testo della mail riportava “A seguito delle recenti indagini e dichiarazioni della Red Bull, sarai interessato a visionare i materiali allegati”.

 

chris horner

La e-mail è stata inviata a più di cento persone, tra le quali figure senior dell’organigramma Liberty Media e della FIA, nonché i tutti i team principal delle squadre e una folta rappresentanza di media accreditati con pass permanenti. In più tra i destinatari è stato inserito anche l’indirizzo mail di Jos Verstappen. L’ufficio stampa della Red Bull non ha confermato se i documenti siano autentici o falsi, ma alla fine questo aspetto è meno importante di quel che può apparire.

 

chris horner GERI HALLIWELL

Il dato più allarmante è l’obiettivo di voler screditare la figura di Christian Horner. Dopo la dichiarazione rilasciata ieri dalla Red Bull in merito alla conclusione dell’indagine interna, che ha scagionato Horner dalle accuse, c’è chi non vuole spegnere i riflettori sulla vicenda. Le modalità con cui operano una o più persone in forma anonima, confermano una determinazione feroce che non si fa problemi a commettere reati come la diffusione di materiale privato e riservato.

 

Al di là della vicenda in sé, per il paddock della Formula 1 c’è una grande opportunità: cancellare quanto ricevuto facendo cadere nel vuoto un tentativo vigliacco (oltre che illegale) di screditare una persona appena giudicata da un’indagine interna all’azienda in cui opera. Sarebbe un grande errore far seguire qualsiasi azione sulla base di un gesto criminale come l’invio di e-mail anonime, non è questo il momento né il modo di giudicare. Ignorare è la migliore risposta, e si spera che anche FIA e Formula 1 siano dello stesso avviso.

 

chris horner GERI HALLIWELL

In casa Red Bull resta poi il problema di identificare (ammesso che non sia già noto) chi opera senza scrupoli perseguendo degli interessi personali. Se il materiale inviato dovesse risultare autentico, sarà importante capire dove è avvenuta la fuga dei documenti e chi ha inviato la mail servendosi di indirizzi anonimi. È una brutta vicenda da archiviare in fretta dopo aver messo tutto in mano alle autorità competenti.

geri halliwellgeri halliwell christian horner 1horner red bullchris horner

Ultimi Dagoreport

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…