roma santa e dannata film roberto sergio dago d agostino prima sala cinema adriano mario orfeo francesca fagnani giacomo urtis marco giusti enrico vanzina

CAFONAL: DAGO FA CIAK – CINEMA ADRIANO SOLD OUT PER LA PRIMA IN SALA DI “ROMA SANTA E DANNATA”, IL DOCUFILM CON PROTAGONISTI ROBERTO D’AGOSTINO E MARCO GIUSTI – UN SECONDO RED CARPET DOPO QUELLO DELLA FESTA DEL CINEMA: C’ERANO ROBERTO SERGIO E SALVO NASTASI, “OSHO” E DAMILANO, FITTIPALDI E CIRINO POMICINO. E POI, OCCHIPINTI E RICCARDO TOZZI, NUNZIA DE GIROLAMO E GIACOMO URTIS IN VERSIONE JENNY…

ROMA SANTA E DANNA - SERVIZIO DI STORIE ITALIANE

 

 

 

Foto di Luciano Di Bacco per Dagospia

Roberta Petronio per il “Corriere della Sera – ed. Roma”

 

vera gemma roberto dagostino RITA RUSIC foto di bacco

Dopo il «battesimo» della Festa del Cinema, «Roma santa e dannata» (titolo più che esplicito e capolavoro di sintesi), il docu-film omaggio alla città eterna scritto da Roberto D'Agostino e Marco Giusti con la regia di Daniele Cipri, è atterrato sul grande schermo del cinema Adriano alla prova del pubblico.

 

Ieri sera la prima delle tre proiezioni in programma su questo e altri tre grandi schermi della Capitale, mentre la pellicola viaggia in contemporanea nei cinema di tutta Italia, da Bari a Milano.

 

marco giusti roberto dagostino foto di bacco

Inevitabile il parterre trasversale, intellettuale, irriverente, e molto altro, come lo è Roma: ecco Paolo Cirino Pomicino con la moglie Lucia Marotta che conversa nel foyer con l'avvocato Giorgio Assumma insieme alla figlia Francesca, lo scrittore Fulvio Abbate, Pascal Vicedomini, Saverio Ferragina, Paolo Del Brocco (Rai Cinema), Salvo Sottile, Patrizia Pellegrino, la sovrintendente speciale di Roma Daniela Porro con Lucia Violante, Massimo Mininni, i produttori Andrea Occhipinti, Lorenzo Mieli e Riccardo Tozzi, Federica Tittarelli Cerasi e Anna Federici, l'attore Carmelo Di lanni, Enrico Vanzina, Anna Coliva, Nunzia De Girolamo, l'eccentrica Vera Gemma, il chirurgo estetico dalle lunghe chiome bionde Giacomo Urtis, Francesca Fagnani, l'attrice Francesca Reggiani, Renzo Lusetti, Federica Formilli Fendi con il figlio Ascanio, l'ad Rai Roberto Sergio, Marco Damilano, Osho alias Federico Palmaroli, Salvo Nastasi.

 

francesca e giorgio assumma foto di bacco

Al debutto si erano seduti in tantissimi anche nella sala designata del Parco della Musica: da Fabia e Goffredo Bettini a Gian Luca Farinelli, Marise. la Federici, Carlo Fuortes, Renzo Ar- bore e l'autore tv Ugo Porcelli, Paolo Sorrentino e Carlo Verdone, Melania Rizzoli, Giovanni Malagò. Insomma, «tutta Roma» (e oltre).

lorenzo mieli foto di bacco mario orfeo roberto sergio foto di bacco roberto dagostino lucia borgonzoni nicola borrelli foto di bacco lirio abbate roberto dagostino foto di bacco giacomo urtis 3 foto di bacco paolo repetti foto di bacco roberto dagostino federica formilli fendi con il figlio ascanio foto di bacco caterina milicchio e antonio fini foto di bacco emiliano fittipaldi foto di bacco giulia abbate foto di bacco salvo sottile foto di bacco renzo lusetti foto di bacco alberto marozzi foto di bacco rita rusic vera gemma foto di bacco marco giusti vera gemma foto di bacco nicola borrelli foto di bacco vera gemma foto di bacco mario orfeo francesca fagnani foto di bacco carla vistarini giorgio assumma foto di bacco roberto dagostino giacomo urtis foto di bacco susanna turco roberto dagostino foto di bacco francesca reggiani enrico vanzina foto di bacco marco damilano emiliano fittipaldi foto di bacco roberto dagostino alberto marozzi foto di bacco fabrizio palermo virman cusenza foto di bacco federica tittarelli cerasi anna federici foto di bacco nunzia de girolamo roberto sergio 1 foto di bacco anna coliva luigi ficacci foto di bacco roberto dagostino salvo nastasi foto di bacco mirella serri roberto dagostino foto di bacco lirio abbate foto di bacco maurizio masciopinto con la moglie foto di bacco francesca reggiani giorgio assumma foto di bacco andrea occhipinti foto di bacco roberto dagostino vera gemma foto di bacco riccardo tozzi giorgio assumma foto di bacco gemma vittorio zincone susanna turco foto di bacco gabriella sassone vera gemma foto di bacco mario orfeo stefano di traglia foto di bacco gabriella sassone foto di bacco barbara carfagna con federico palmaroli foto di bacco marco giusti roberto dagostino 1 foto di bacco daniela porro lucia violante foto di bacco roberto dagostino paola ugolini foto di bacco giulia mazzoni foto di bacco paolo cirino pomicino e lucia marotta foto di bacco massimo mininni foto di bacco marco giusti roberto dagostino foto di bacco francesca fagnani foto di bacco roberto dagostino con giulia mazzoni foto di bacco giuseppe bruno bossio foto di bacco enrico vanzina foto di bacco barbara carfagna foto di bacco patrizia pellegrino foto di bacco nunzia de girolamo roberto sergio foto di bacco carmelo di ianni foto di bacco fabrizio ravoni foto di bacco gabriella sassone corrado rizza foto di bacco lucia borgonzoni roberto sergio salvo nastasi foto di bacco paolo del brocco 1 foto di bacco francesca reggiani davide desario foto di bacco giacomo urtis 2 foto di bacco roberto sergio 1 foto di bacco pubblico in platea foto di bacco benedetta e guido barendson foto di bacco anna federici fulvio abbate vera gemma foto di bacco roberto dagostino lucia borgonzoni foto di bacco corrado formigli vittorio zincone foto di bacco lucia borgonzoni foto di bacco riccardo tozzi foto di bacco rino barillari marco giusti foto di bacco paolo repetti fulvio abbate foto di bacco federica tittarelli cerasi e federica lucisano foto di bacco bettina di nepi maurizio caprara foto di bacco saverio ferragina giuseppe bruno bossio foto di bacco fulvio abbate foto di bacco giancarlo dotto con la moglie foto di bacco roberto sergio foto di bacco paolo del brocco foto di bacco saverio ferragina foto di bacco davide desario simone canettieri foto di bacco giacomo urtis foto di bacco

Ultimi Dagoreport

patrizia scurti giorgia meloni giuseppe napoli emilio scalfarotto giovanbattista fazzolari

QUANDO C’È LA FIAMMA, LA COMPETENZA NON SERVE NÉ APPARECCHIA. ET VOILÀ!, CHI SBUCA CONSIGLIERE NEL CDA DI FINCANTIERI? EMILIO SCALFAROTTO! L’EX “GABBIANO” DI COLLE OPPIO VOLATO NEL 2018 A FIUMICINO COME ASSESSORE ALLA GIOVENTÙ, NON VI DIRÀ NULLA. MA DAL 2022 SCALFAROTTO HA FATTO IL BOTTO, DIVENTANDO CAPO SEGRETERIA DI FAZZOLARI. “È L’UNICO DI CUI SI FIDA” NELLA GESTIONE DI DOSSIER E NOMINE IL DOMINUS DI PALAZZO CHIGI CHE RISOLVE (“ME LA VEDO IO!”) PROBLEMI E INSIDIE DELLA DUCETTA - IL POTERE ALLA FIAMMA SI TIENE TUTTO IN FAMIGLIA: OLTRE A SCALFAROTTO, LAVORA PER FAZZO COME SEGRETARIA PARTICOLARE, LA NIPOTE DI PATRIZIA SCURTI, MENTRE IL MARITO DELLA POTENTISSIMA SEGRETARIA-OMBRA, GIUSEPPE NAPOLI, È UN AGENTE AISI CHE PRESIEDE ALLA SCORTA DELLA PREMIER…

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEL PIÙ GRANDE RISIKO BANCARIO D’ITALIA? L’ASSEMBLEA DI GENERALI DEL 24 APRILE È SOLO LA PRIMA BATTAGLIA. LA GUERRA AVRÀ INIZIO DA MAGGIO, QUANDO SCENDERANNO IN CAMPO I CAVALIERI BIANCHI MENEGHINI - RIUSCIRANNO UNICREDIT E BANCA INTESA A SBARRARE IL PASSO ALLA SCALATA DI MEDIOBANCA-GENERALI DA PARTE DELL’”USURPATORE ROMANO” CALTAGIRONE IN SELLA AL CAVALLO DI TROIA DEI PASCHI DI SIENA (SCUDERIA PALAZZO CHIGI)? - QUALI MOSSE FARÀ INTESA PER ARGINARE IL DINAMISMO ACCHIAPPATUTTO DI UNICREDIT? LA “BANCA DI SISTEMA” SI METTERÀ DI TRAVERSO A UN’OPERAZIONE BENEDETTA DAL GOVERNO MELONI? O, MAGARI, MESSINA TROVERÀ UN ACCORDO CON CALTARICCONE? (INTESA HA PRIMA SPINTO ASSOGESTIONI A PRESENTARE UNA LISTA PER IL CDA GENERALI, POI HA PRESTATO 500 MILIONI A CALTAGIRONE…)

donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - LA DUCETTA IN VERSIONE COMBAT, DIMENTICATELA: LA GIORGIA CHE VOLERA' DOMANI A WASHINGTON E' UNA PREMIER IMPAURITA, INTENTA A PARARSI IL SEDERINO PIGOLANDO DI ''INSIDIE'' E "MOMENTI DIFFICILI" - IL SOGNO DI FAR IL SUO INGRESSO ALLA CASA BIANCA COME PONTIERE TRA USA-UE SI E' TRASFORMATO IN UN INCUBO IL 2 APRILE QUANDO IL CALIGOLA AMERICANO HA MOSTRATO IL TABELLONE DEI DAZI GLOBALI - PRIMA DELLE TARIFFE, IL VIAGGIO AVEVA UN SENSO, MA ORA CHE PUÒ OTTENERE DA UN MEGALOMANE IN PIENO DECLINO COGNITIVO? DALL’UCRAINA ALLE SPESE PER LA DIFESA DELLA NATO, DA PUTIN ALLA CINA, I CONFLITTI TRA EUROPA E STATI UNITI SONO TALMENTE ENORMI CHE IL CAMALEONTISMO DI MELONI E' DIVENTATO OGGI INSOSTENIBILE (ANCHE PERCHE' IL DAZISMO VA A SVUOTARE LE TASCHE ANCHE DEI SUOI ELETTORI) - L'INCONTRO CON TRUMP E' UN'INCOGNITA 1-2-X, DOVE PUO' SUCCEDERE TUTTO: PUO' TORNARE CON UN PUGNO DI MOSCHE IN MANO, OPPURE LEGNATA COME ZELENSKY O MAGARI  RICOPERTA DI BACI E LODI...

agostino scornajenchi stefano venier giovanbattista fazzolari snam

SNAM! SNAM! LA COMPETENZA NON SERVE - ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ DI CDP, CHE SI OCCUPA DI STOCCAGGIO E RIGASSIFICAZIONE DEL GAS NATURALE, SARÀ UN MANAGER CHE HA SEMPRE RICOPERTO IL RUOLO DI DIRETTORE FINANZIARIO, AGOSTINO SCORNAJENCHI – MA DAL GAS ALLA FIAMMA, SI SA, IL PASSO È BREVE: A PROMUOVERE LA NOMINA È INTERVENUTO QUELLO ZOCCOLO DURO E PURO DI FRATELLI D’ITALIA, GIÀ MSI E AN, CHE FA RIFERIMENTO A FAZZOLARI. E A NULLA È VALSO IL NO DELLA LEGA - LA MANCATA RICONFERMA DI STEFANO VENIER, NOMINATO 3 ANNI FA DAL GOVERNO DRAGHI, È ARRIVATA PROPRIO NEL GIORNO IN CUI STANDARD & POOR HA PROMOSSO IL RATING DELLA SNAM…

veneto luca zaia matteo salvini giorgia meloni elly schlein giuseppe conte

DAGOREPORT – SCAZZO DOPO SCAZZO, IL BIG BANG PER IL CENTRODESTRA SARÀ IN AUTUNNO, CON LE REGIONALI IN VENETO, CAMPANIA, TOSCANA, PUGLIA E MARCHE – SE ZAIA E LA SUA LIGA VENETA SI PRESENTASSERO DA SOLI, SPACCHETTEREBBERO IL VOTO DI DESTRA RENDENDO LA REGIONE CONTENDIBILE: BASTEREBBE SOLO CHE PD E M5S SMETTESSERO DI FARE GLI EGO-STRONZI E CONVERGESSERO SU UN CANDIDATO “CIVICO” (COME DAMIANO TOMMASI A VERONA NEL 2022) – LA PROPOSTA DI MELONI AL "TRUCE" MATTEO: FDI È DISPOSTA A LASCIARE IL VENETO ALLA LEGA, MA A QUEL PUNTO LA REGIONE LOMBARDIA TOCCA A NOI (A FORZA ITALIA, IL SINDACO DI MILANO) - SE SALVINI SI IMPUNTA? S'ATTACCA! E FRATELLI D'ITALIA SI PRENDE TUTTO (MA LE CONSEGUENZE SULLA MAGGIORANZA POTREBBERO ESSERE FATALI PER IL PRIMO GOVERNO MELONI…)

donald trump dazi tadazi

DAGOREPORT – LO STOP DI TRE MESI AI DAZI NON SALVERA' IL CULONE DI TRUMP: PER I MERCATI FINANZIARI L’INSTABILITÀ ECONOMICA È PEGGIO DELLA PESTE, E DONALD HA ORMAI ADDOSSO IL MARCHIO DELL’AGENTE DEL CAOS – I FONDI ISTITUZIONALI EUROPEI ABBANDONANO GLI INVESTIMENTI IN SOCIETA' AMERICANE, IL DOLLARO SCENDE, IL RENDIMENTO DEI BOND USA SI IMPENNA, LE AZIENDE CHE PRODUCONO TRA CINA E VIETNAM RISCHIANO DI SALTARE (TRUMP HA SALVATO APPLE MA NON NIKE) - PER QUESTO IL CALIGOLA COL CIUFFO HA RINCULATO SUI DAZI (CINA ESCLUSA) - MA LO STOP DI TRE MESI NON È SERVITO A TRANQUILLIZZARE I POTERI FORTI GLOBALI, CON IL DRAGONE DI XI JINPING CHE RISPONDE DURO ALLE TARIFFE USA A COLPI DI "DUMPING": ABBASSANDO IL COSTO DEI PRODOTTI CHE NON ESPORTA PIU' IN USA (COMPRESO L'EXPORT DELLE RISORSE DELLE TERRE RARE, STRATEGICO PER LE MULTINAZIONALI HI-TECH) – SONDAGGI IN PICCHIATA PER TRUMP: IL 60% DEGLI AMERICANI POSSIEDE AZIONI TRAMITE I FONDI PENSIONE...