1. MANCA UNA LEGGE CHE TUTELI LE COPPIE GAIE, ABBIAMO LA CLASSE POLITICA PIÙ OMOFOBA DELL’UNIONE EUROPEA, MA L’ITALIA SI PUÒ CONSOLARE CON IL NUOVO MISTER GAY. PECCATO CHE NON SIA ITALIANO E ABBIA GIÀ DICHIARATO DI AMARE (PURE) LA GNOCCA! 2. ARZIOM CRISTOFARO HA 21 ANNI ED È DI ORIGINI BIELORUSSE, E HA DOVUTO SUDARE 7 PERIZOMI PER ACCAPARRARSI L’AMBITO TITOLO: 5 PROVE, TRA CUI 3 SFILATE, UNA PROVA DI VIRILITÀ (MONTARE UN MOBILE IN UN TEMPO DETERMINATO) E DI CULTURA GENERALE 3. ARZIOM L’HA LANCIATA SULL’IMPEGNO CIVICO: “IN ITALIA C'È MOLTA OMOFOBIA, DETTATA DALL'IGNORANZA. NEL MIO PAESE E IN ALTRI COME LA RUSSIA, INVECE, C'È UNA FORTE IDEOLOGIA SECONDO CUI ESSERE GAY È SBAGLIATO E VA COMBATTUTO. IO SONO CRESCIUTO IN UN ORFANOTROFIO, E AD UN BAMBINO IN QUELLE CONDIZIONI NON INTERESSA SE AD ADOTTARLO È UNA COPPIA GAY, LESBICA O ETERO: TUTTO QUELLO CHE VUOLE È ESSERE AMATO”
Alberto Dandolo per Dagospia
Non avremo uno straccio di legge che tutela i diritti delle coppie omosessuali, avremo anche la classe politica con il linguaggio più omofobo dei Paesi dell’Unione (vedi ultimo sondaggio dell'UE), ma dallo scorso fine settimana abbiamo il nuovo Mister Gay Italia 2014.
Il neo reginetto di bellezza si chiama Arziom Cristofaro, ha 21 anni ed è di origine bielorusse. Arziom ieri è stato decretato il mejo gay del Bel Paese da una giuria di ” esperti “ composta dall’attore Carlo Gabardini autore del video “Mamma sono malato: ho la ricchinite cronica” , dal presidente onorario dell’ Arcigay Franco Grillini, il vicesindaco transessuale di Viareggio Giammarco Romanini e Alessio Cuvello, Mister Gay Italia uscente.
La seratona è stata presentata dal performer Paolo Tuci e dalla mitologica La Wanda Gastrica drag queen resident del Mamamia corredata di parruccona viola e abito succinto.
Il nuovo Mister Gay è cresciuto in Italia, adottato da una famiglia pugliese e non risponde propriamente ai canoni della bellezza frociona tutta muscoli, barbe, baffettini e anabolizzanti.
Una bella panzetta, un volto irregolare, costumino ben fornito e una laurea in Scienze Politiche da perseguire, il nuovo Mister Gay de ‘noantri per accaparrarsi l’ambito titolo ha dovuto sudare 7 perizomi.
Gli undici finalisti infatti si sono dovuti sfidare in cinque prove di cui tre sfilate (in costume, in abiti casual e in abiti eleganti), una in cui hanno dovuto cacciare fuori la loro virilità denominata "Men at work" (divisi in squadre hanno montato un mobile in un tempo stabilito) e una di cultura generale ( riconoscere alcuni personaggi di rilievo nella storia del movimento omosessuale italiano e internazionale e spiegarne il ruolo).
Appena eletto Arziom l’ha lanciata sull’impegno civico: “in Italia – ha detto Mister Gay – c'è molta omofobia, ma è dettata dall'ignoranza. Nel mio paese e in altri come la Russia, invece, c'è una forte ideologia secondo cui essere gay è sbagliato e l'omosessualità va combattuta”. “La lotta per i diritti è fondamentale – ha continuato Arziom -. Il matrimonio e le adozioni sono l'obiettivo da raggiungere. E credetemi se vi dico, io che sono cresciuto in un orfanotrofio, che ad un bambino in quelle condizioni non interessa se ad adottarlo è una coppia gay, lesbica o etero: tutto quello che vuole è solo essere amato”.
Ma questa elezione ha infoiato la comunità gay italica. Secondo alcuni la giuria ha scelto il bielorusso perchè attratta più dalla sua storia che dai suoi pettorali... Inoltre il nuovo Mister Gay dalle pagine dei social si è subito affrettato a specificare che gli piace pure la gnocca. E quindi non è un gay "puro-sangue."
Intanto però il neo reginetto italo-bielorusso se ne andrà a mostrar le chiappe chiare col suo fidanzato al sole delle isole Canarie, le più frocione del Vecchio Continente. Mister Gay Italia ha vinto, infatti oltre al titolo, un soggiorno di una settimana, per due persone, a Gran Canaria, offerto dall'ente del turismo dell'isola iberica, e un contratto di testimonial per un anno.
Dopo l’elezione al Mamamia si è ballato fino a notte fonda. Il momento clou? Il Remix dell’ultima fatica discografica della cantante (per mancanza di voce ) Stefania Orlando. Ora lei si sente una icona gay e ha inciso un pezzo dal titolo “A Troia” che inizia così: “volevo nascere a Troia sul mio cavallo galoppare sopra il boia, dimenticare la noia, senza lavoro e sacrificio solo gioia…a Troia”.
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