2018causi

CAFONALINO - IL FANTASMA DI GENTILONI LASCIA PALAZZO CHIGI E VA A PIEDI ALLA PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI MARCO CAUSI, EX ASSESSORE AL BILANCIO CON VELTRONI: ‘ROMA INGOVERNABILE? NON CREDO. COM’È CHE LA CITTÀ CRESCEVA QUANDO C’ERAVAMO NOI? COSA È SUCCESSO?’ - AL TEMPIO DI ADRIANO, ORMAI DEDICATO ALLE SEDUTE SPIRITICHE DEL PD ROMANO, ANCHE UN FILIPPO SENSI PROSCIUGATO, GUIDO FABIANI E MORASSUT

Foto di Luciano Di Bacco per Dagospia

 

Da www.ilfoglio.it

 

Filippo Sensi

L'ultima volta insieme, su un palco, era stata lo scorso 25 febbraio. Teatro Eliseo. Walter Veltroni e Paolo Gentiloni a parlare delle “idee della sinistra di governo” a poco più di una settimana dal voto. Ieri l'ex segretario del Pd e il premier si sono ritrovati al Tempio di Adriano per la presentazione del libro di Marco Causi “Sos Roma. La crisi della capitale da dove viene, come uscirne”.

 

 

marco causi (2)

Poco spazio, quindi, per parlare di governi di scopo, di alleanze post elettorali, della crisi del Pd. Attenzione focalizzata sulla Capitale e sulla crisi che la città sta attraversando. “Verso la fine del mio mandato - ha raccontato Veltroni - fui inviato dall’amministrazione di Milano per raccontate il modello Roma. E ricordo che nel 2006 la nostra campagna elettorale si svolse con il seguente slogan: 'Orgogliosi di essere romani'. La città in questo momento ha uno stato d’animo piegato. E con uno stato d’animo piegato una comunità non va da nessuna parte”

 

 

E ancora: “Roma è ingovernabile? Impossibile? Non credo. È difficile. Come Londra e Parigi. Non credo di più. Ed è come fosse un problema per il paese. Mentre di solito le capitali sono una risorsa. Non è impossibile governare Roma, bisogna avere visione. Com’è che la città cresceva quando c’eravamo noi? Cosa è successo? È successo che la città era governata. Roma può avere un grande futuro davanti a sé, dipende dallo spirito di squadra di un paese che insieme vince e insieme perde”.

libro presentato

 

 

Insomma, si parla di Roma, ma sullo sfondo c'è l'Italia che in questo momento vive un momento di impasse. Un concetto ribadito anche da Gentiloni: “Il futuro del paese è il futuro della sua Capitale. Oggi, per tirarsi fuori, credo Roma abbia bisogno innanzitutto di visione e grandi progetti. Certamente anche di collaborazione istituzionale. Io penso che chiunque abbia la responsabilità di servire un’amministrazione pubblica debba servire in generale, quindi debba avere un atteggiamento di leale collaborazione tra i diversi livelli istituzionali”.

 

 

“Naturalmente - ha concluso - dobbiamo tradurre questa collaborazione in progetti ambiziosi e priorità comuni, questo era l’obiettivo del tavolo messo in capo dal ministro Calenda con sindacati, comune di Roma, e Regione. Individuare vocazione e progetti sui quali insistere. Ci sono settori sui quali Roma può sviluppare le proprie vocazioni moderne, proiettate sul futuro, senza immaginare di difendere un modello è un tipo di economia che è già molto cambiata”.

lorenzo tagliavantilorenzo tagliavanti walter veltroni paolo gentiloni marco causi guido fabianipaolo gentiloni marco causi guido fabianipaolo gentiloni (2)marco causi (1)marco causi (3)mariapia garavagliainvitatipaolo gentiloni (1)lorenzo tagliavanti waler veltronipaolo gentiloni (3)roberto morassutguido fabianilorenzo tagliavanti walter veltroni paolo gentiloni

Ultimi Dagoreport

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…