milano design week toiletpaper e yoox

CAFONALINO - LA FESTA PIÙ DIVERTENTE (E FOLLE) DELLA MILANO DESIGN WEEK 2019 È FIRMATA TOILETPAPER E YOOX - NEL SALONE D’ONORE DELLA TRIENNALE UNA CENA IN STILE OKTOBERFEST CON PATTINATORI, SETTE DRESS CODE DIVERSI, PHOTOCALL CON AEREI IN PARTENZA E UN DJ SET «MOBILE» FINO A TARDA NOTTE - DA BARBARA BERLUSCONI A MARIA ELENA BOSCHI, DA RENATO POZZETTO A GHALI FINO A MARICA PELLEGRINELLI, ECCO CHI C’ERA - FOTOGALLERY

Stefania Saltalamacchia per https://www.vanityfair.it

 

La cena in stile Oktoberfest, i cocktail serviti da pattinatori in abiti da sera, il photocall con set di aerei in partenza, artisti di strada e un unconventional DJ set fino a tarda notte su consolle mobile by Sergio Tavelli. Ecco (alcuni) degli ingredienti della serata più divertente e folle della settimana del Design: la festa firmata TOILETPAPER, l’irriverente rivista di sole immagini creata da Maurizio Cattelan e Pierpaolo Ferrari, e YOOX, lo store online di lifestyle leader nel mondo, realizzata in collaborazione con Triennale Milano.

 

Parola d’ordine del sorprendente evento nel Salone d’Onore della Triennale è stata «CONFUSION»: una serata all’insegna del paradosso e fuori dagli schemi come è solito accadere nei party Toiletpaper; un susseguirsi di momenti inaspettati, tante feste in una sola, che hanno lasciato gli ospiti sbalorditi e divertiti, in perfetto stile YOOX.

 

 

Il tema della serata è stato il «non tema», che ha dato origine a una inaspettata e ironica confusione di stili e riferimenti: inconsapevolmente gli ospiti, hanno, infatti, ricevuto inviti con sette diversi dress code (da Wedding Crasher a Wanna Be Influencer, da Cat Lovers a God Save the Queen, da Sunset Boulevard a Lega Nerd e Midnight Cowboy), e, al loro arrivo, sono stati accolti da un annunciatore in abiti d’epoca, al suono di trombe.

 

A fare gli onori di casa Federico Marchetti, presidente e AD di YOOX NET-A-PORTER, Maurizio Cattelan e Pierpaolo Ferrari, e Stefano Boeri, presidente di Triennale Milano. In pista, Renato Pozzetto, Geppi Cucciari, Ghali, Victoria Cabello, Melissa Satta, Marica Pellegrinelli, Paola Barale, Luca Tommassini, Susy Laude e Dino Abbrescia, Tea Falco, Beatrice Vendramin, Saul Nanni, Maria Elena Boschi, Barbara Berlusconi e Lorenzo Guerrieri, Paride Vitale, Carlo Capasa, Angela Missoni, Roberta Armani, Goga Ashkenazi, Gaia e Beatrice Trussardi, Massimo Giorgetti, Andrea Rosso, Simone Marchetti, Tamu Mc Pherson, Diego Passoni e Pier Mario Simula, Caroline Corbetta, Davide Oldani, Syria e Pierpaolo Peroni, Candela Pelizza, Gianluca Cantaro, Yuri Ancarani, Olimpia Zagnoli, Alberto Biagetti e Laura Baldassari, Barnaba Fornasetti, Stefano Seletti, Charley Vezza, Fabio Novembre, Karim Rashid, Stefano Giovannoni e Elisa Gargan, Job Smeets.

 

Oggetto virale della festa: i cappellini «Made In Catteland, Confusion Party x YOOX», creati esclusivamente per la serata e disponibili anche in serie limitata su YOOX.

Ultimi Dagoreport

matteo salvini roberto vannacci luca zaia lorenzo fontana calderoli massimiliano fedriga romeo lega

DAGOREPORT - SI SALVINI CHI PUO'! ASSEDIATO DAL PARTITO IN RIVOLTA, PRESO A SBERLE DA GIORGIA MELONI (SUL RITORNO AL VIMINALE, AUTONOMIA E TERZO MANDATO), ''TRADITO'' PURE DA VANNACCI, PER IL “CAPITONE” STA ARRIVERANDO IL MOMENTO IN CUI DOVRA' DECIDERE: RESTARE LEADER DELLA LEGA O RESTARE AL GOVERNO COME SACCO DA PUGNI DELLA DUCETTA? - LA CRISI POTREBBE ESPLODERE ALLE PROSSIME REGIONALI IN VENETO: SE ZAIA PRESENTASSE UN SUO CANDIDATO NELLA LIGA VENETA, SALVINI SCHIEREREBBE LA LEGA A SUPPORTO DEI “DOGE-BOYS” CONTRO IL CANDIDATO FDI DELLA DUCETTA, SFANCULANDO COSI' L'ALLEANZA DI GOVERNO, O RESTEREBBE A CUCCIA A PALAZZO CHIGI, ROMPENDO IL CARROCCIO? AH, SAPERLO...

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - INTASCATO IL TRIONFO SALA, SUL TAVOLO DI MELONI  RIMANEVA L’ALTRA PATATA BOLLENTE: IL RILASCIO DEL “TERRORISTA” IRANIANO ABEDINI - SI RIUSCIRÀ A CHIUDERE L’OPERAZIONE ENTRO IL 20 GENNAIO, GIORNO DELL’INSEDIAMENTO DEL NUOVO PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, COME DA ACCORDO CON TRUMP? - ALTRO DUBBIO: LA SENTENZA DELLA CORTE DI APPELLO, ATTESA PER IL 15 GENNAIO, SARÀ PRIVA DI RILIEVI SUL “TERRORISTA DEI PASDARAN’’? - E NEL DUBBIO, ARRIVA LA DECISIONE POLITICA: PROCEDERE SUBITO ALLA REVOCA DELL’ARRESTO – TUTTI FELICI E CONTENTI? DI SICURO, IL DIPARTIMENTO DI GIUSTIZIA DI WASHINGTON, CHE SI È SOBBARCATO UN LUNGO LAVORO DI INDAGINE PER PORTARSI A CASA “UNO SPREGIUDICATO TRAFFICANTE DI STRUMENTI DI MORTE”, NON AVRÀ PER NULLA GRADITO (IL TROLLEY DI ABEDINI PIENO DI CHIP E SCHEDE ELETTRONICHE COME CONTROPARTITA AGLI USA PER IL “NO” ALL'ESTRADIZIONE, È UNA EMERITA CAZZATA...)

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA