caf_vattani

CAFONALINO – VITTORIO SGARBI MATTATORE AL CIRCOLO DEGLI ESTERI PER LA PRESENTAZIONE DI “AL TAYAR – LA CORRENTE”, IL NUOVO LIBRO DEL DIPLOMATICO DESTRORSO MARIO VATTANI – TRA AMBASCIATORI E MARISELE VARIE, SPUNTANO IL PADRE UMBERTO (EX SEGRETARIO GENERALE DELLA FARNESINA), PIALUISA BIANCO, MICHELE VIETTI, PAOLA GASSMAN, ANNA FENDI...

pia luisa bianco vittorio sgarbi mario vattani foto di bacco

Foto di Luciano Di Bacco per Dagospia

 

Gabriella Sassone per www.iltempo.it

 

"Un romanzo noir molto sensuale ma anche determinista, dove nessuno si libera dal proprio destino. Tranne l’autore". Vittorio Sgarbi presenta così al Circolo degli Esteri, affollatissimo, il nuovo libro di Mario Vattani: "Al Tayar. La Corrente", da pochi giorni in tutte le librerie edito da Mondadori (20 euro).  "Al Tayar non è semplicemente un noir a sfondo egiziano: è un romanzo di formazione, profondamente sensuale e determinista, dove nessuno si libera dal proprio destino. Invece il Vattani diplomatico diventa Vattani scrittore, sfugge alla forma diplomatica e si riprende la vita", aggiunge Vittorione.

mario vattani con la moglie yumiko foto di bacco

 

Mario Vattani, diplomatico, musicista e scrittore, figlio del potentissimo Umberto Vattani, dopo il successo del suo noir giapponese "Doromizu. Acqua torbida" (Mondadori, 2016), ambienta il suo nuovo libro (il cui titolo si ispira alla corrente del Nilo, una forza irresistibile e onnipresente che guida il nostro destino) nella capitale di un Egitto caotico e affascinante che conosce bene perché vi ha vissuto a lungo da console. Protagonista del romanzo è Alessandro Merisi, venticinque anni e un lavoro da fotografo ormai abbandonato.

 

invitati

È appena atterrato al Cairo, nella sua valigia ha pochi vestiti, quanti bastano per nascondere i farmaci che ha il compito di trafugare in Egitto. Non ha scelta, questo è il tributo che gli è stato imposto per un debito dal quale teme di non liberarsi più. “Attraverso l’incantesimo della scrittura sono voluto tornare in Egitto”, spiega l’autore, “è un paese di cui mi sono subito innamorato. I suoi colori e i suoi sapori, gli uomini e le donne egiziani mi hanno trasformato, la loro intensità ha profondamente influenzato il mio modo di vedere e sentire il mondo”.

mario vattani michele vietti foto di bacco

 

Il giovane Alex è sedotto dal fascino di una metropoli in preda agli spasmi di un regime morente. Vi intravede l’occasione per conquistarsi una seconda vita, anche se significa lasciarsi trascinare nel mondo terrificante del traffico di organi. Al Tayar è un percorso iniziatico attraverso eros e tanathos, vi traspare sempre la ricerca di una conoscenza, un’ispirazione, di una scelta. “Il luogo migliore dove trovare la purezza”, dice Vattani, “è la decadenza, il disordine, il caos. La luce è più facilmente individuabile nell’oscurità. In Egitto, dove i contrasti sono così forti, si ottiene un’immagine ancora più nitida di questo paradosso.”

isabella e umberto vattani foto di bacco

 

Veloce e ricca di colpi di scena, la trama di Al Tayar si appoggia su uno stile scorrevole e immediato, cinematografico, che porta il lettore a identificarsi col protagonista e lo inchioda alla lettura fin dalle prime pagine. Ma il fascino del romanzo è anche dovuto allo sguardo limpido e coinvolgente di Alex sul Cairo, sulla cultura araba e sul mondo che lo circonda. Con pennellate vivide, emozionanti e mai convenzionali, Mario Vattani dipinge un noir sensuale, scuro e commovente. “Nel mondo di Al Tayar  il destino degli uomini non viene deciso dalla malvagità delle loro azioni, ma dallo scorrere inesorabile del Nilo. E’ una corrente in cui non si può far altro che lasciarsi andare, anche a costo di perdere l’anima”, chiosa Vattani.

michele vietti foto di bacco

 

Tra gli oratori, la giornalista Pialuisa Bianco che descrive il romanzo come “letteratura allo stato puro. L’intreccio è un labirinto dal quale si esce con la consapevolezza perturbante che non si è mai veramente l’autore del proprio io”, l’Ambasciatore Raffaele de Lutio e la giornalista Stefania Viti.

isabella vattani paola zucaro vattani marisela federici foto di bacco

 

Nutrito il parterre delle personalità diplomatiche che hanno partecipato all’incontro, a partire dall'illustre genitore Umberto Vattani, già Segretario Generale della Farnesina, Presidente della Fondazione Italia Giappone e della Venice International University. Ecco gli Ambasciatori Mammad Ahmadzada, Repubblica dell’Azerbaigian, Mattia Carlin, vicepresidente Unione dei Consoli Onorari in Italia, Peppino Borga, già Ambasciatore a Buenos Aires, Luca Sabbatucci, già capo del personale della Farnesina, Carlo Maria Oliva, già Ambasciatore italiano all’OCSE. E ancora, Francesco Paolo Fulci, Presidente della Ferrero, Alessandro Minuto Rizzo, già segretario generale della NATO, il sen. Maurizio Gasparri, l’ex vicepresidente del CSM Michele Vietti,  Claudio Moreno, gli attori Paola Gassman, Jun Ichikawa, Vincenzo Bocciarelli, l'immancabile Marisela Federici, il prof. Anton Giulio de Robertis, Vicepresidente del Comitato Atlantico.

mario vattani con la madre paola zucaro vattani foto di baccolibro presentatogiovanni salvini foto di baccoclaudia toti lombardozzi umberto vattani foto di baccoyumiko vattani paola zucaro vattani foto di baccojun ichikawa e umberto vattani foto di baccoanna fendi foto di baccopia luisa bianco marisela federici foto di baccopio mastrobuoni foto di bacco (2)mario vattani e jun ichikawa foto di baccoraffaele de lutio foto di baccovincenzo bocciarelli pia luisa bianco foto di baccoyumiko vattani e jun ichikawa foto di baccofrancesco paolo fulci con la moglie claris foto di baccopia luisa bianco michele vietti foto di baccoanna fendi pino tedesco foto di baccomarisela federici foto di baccopio mastrobuoni foto di bacco (1)francesco paolo fulci umberto vattani foto di baccoraffaele de lutio pia luisa bianco vittorio sgarbi stefania viti mario vattani foto di baccogiovanni salvini mirella panfili foto di baccovittorio sgarbi pia luisa bianco foto di baccoclaudia toti lombardozzi foto di baccostefania viti foto di baccovittorio sgarbi mario vattani foto di baccomarisela federici umberto e mario vattani foto di baccojun ichikawa umberto vattani pia luisa bianco mario vattani foto di baccomarisela federici yumiko vattani foto di baccopia luisa bianco vittorio sgarbi foto di baccogianfranco tobia foto di bacco

Ultimi Dagoreport

woody allen ian bremmer la terrazza

FLASH! – A CHE PUNTO E' LA NOTTE DELL’INTELLIGHENZIA VICINA AL PARTITO DEMOCRATICO USA - A CASA DELL'EX MOGLIE DI UN BANCHIERE, SI È TENUTA UNA CENA CON 50 OSPITI, TRA CUI WOODY ALLEN, IMPEGNATI A DIBATTERE SUL TEMA: QUAL È IL MOMENTO GIUSTO E IL PAESE PIÙ ADATTO PER SCAPPARE DALL’AMERICA TRUMPIANA? MEGLIO IL CHIANTISHIRE DELLA TOSCANA O L’ALGARVE PORTOGHESE? FINCHE' IL POLITOLOGO IAN BREMMER HA TUONATO: “TUTTI VOI AVETE CASE ALL’ESTERO, E POTETE FUGGIRE QUANDO VOLETE. MA SE QUI, OGGI, CI FOSSE UN OPERAIO DEMOCRATICO, VI FAREBBE A PEZZI…”

meloni musk trump

DAGOREPORT – TEMPI DURI PER GIORGIA - RIDOTTA ALL'IRRILEVANZA IN EUROPA  DALL'ENTRATA IN SCENA DI MACRON E STARMER (SUBITO RICEVUTI ALLA CASA BIANCA), PER FAR VEDERE AL MONDO CHE CONTA ANCORA QUALCOSA LA STATISTA DELLA GARBATELLA STA FACENDO IL DIAVOLO A QUATTRO PER OTTENERE UN INCONTRO CON TRUMP ENTRO MARZO (IL 2 APRILE ENTRERANNO IN VIGORE I FOLLI DAZI AMERICANI SUI PRODOTTI EUROPEI) - MA IL CALIGOLA A STELLE E STRISCE LA STA IGNORANDO (SE NE FOTTE ANCHE DEL VOTO FAVOREVOLE DI FDI AL PIANO “REARM EUROPE” DI URSULA). E I RAPPORTI DI MELONI CON MUSK NON SONO PIÙ BUONI COME QUELLI DI UNA VOLTA (VEDI IL CASO STARLINK), CHE LE SPALANCARONO LE PORTE TRUMPIANE DI MAR-A-LAGO. PER RACCATTARE UN FACCIA A FACCIA CON "KING DONALD", L'ORFANELLA DI MUSK (E STROPPA) E' STATA COSTRETTA AD ATTIVARE LE VIE DIPLOMATICHE DELL'AMBASCIATORE ITALIANO A WASHINGTON, MARIANGELA ZAPPIA (AD OGGI TUTTO TACE) - NELLA TREPIDANTE ATTESA DI TRASVOLARE L'ATLANTICO, OGGI MELONI SI E' ACCONTENTATA DI UN VIAGGETTO A TORINO (I SATELLITI ARGOTEC), DANDO BUCA ALL’INCONTRO CON L'INDUSTRIA DELLA MODA MILANESE (PRIMA GLI ARMAMENTI, POI LE GONNE)... 

davide lacerenza giuseppe cruciani selvaggia lucarelli

TE LO DÒ IO IL “MOSTRO”! – SELVAGGIA LUCARELLI, CHE SBATTE AL MURO GIUSEPPE CRUCIANI, REO DI ESSERE NIENT’ALTRO CHE IL “MEGAFONO” DI LACERENZA, DIMENTICA CHE L’AUTORE DEL PRIMO ARTICOLO CHE HA PORTATO ALLA RIBALTA LE NEFANDEZZE DELLO SCIROCCATO DELLA GINTONERIA E’ PROPRIO LEI, CON UNA BOMBASTICA INTERVISTA NEL 2020 SULLE PAGINE DI T.P.I. (“LA ZANZARA” ARRIVA SOLO NEL 2023) – POI TUTTI I MEDIA HANNO INZUPPATO IL BISCOTTO SULLA MILANO DA PIPPARE DI LACERENZA. IVI COMPRESO IL PALUDATO “CORRIERE DELLA SERA" CHE HA DEDICATO UNA PAGINATA DI INTERVISTA AL "MOSTRO", CON VIRGOLETTATI STRACULT (“LA SCOMMESSA DELLE SCOMMESSE ERA ROMPERE LE NOCI CON L’UCCELLO, VINCEVO SEMPRE!”) - ORA, A SCANDALO SCOPPIATO, I TRASH-PROTAGONISTI DELLE BALORDE SERATE MILANESI SPUNTANO COME FUNGHI TRA TV E GIORNALI. SE FILIPPO CHAMPAGNE È OSPITE DI VESPA A “PORTA A PORTA”, GILETTI RADDOPPIA: FILIPPO CHAMPAGNE E (DIETRO ESBORSO DI UN COMPENSO) LA ESCORT DAYANA Q DETTA “LA FABULOSA”… - VIDEO

andrea scanzi

DAGOREPORT - ANDREA SCANZI, OSPITE DI CATTELAN, FA INCAZZARE L’INTERA REDAZIONE DEL “FATTO QUOTIDIANO” QUANDO SPIEGA PERCHÉ LE SUE “BELLE INTERVISTE” VENGONO ROVINATE DAI TITOLISTI A LAVORO AL DESK: “QUELLO CHE VIENE CHIAMATO IN GERGO ‘CULO DI PIETRA’ È COLUI CHE NON HA SPESSO UNA GRANDE VITA SOCIALE, PERCHÉ STA DENTRO LA REDAZIONE, NON SCRIVE, NON FIRMA E DEVE TITOLARE GLI ALTRI CHE MAGARI NON STANNO IN REDAZIONE E FANNO I FIGHI E MANDANO L'ARTICOLO, QUINDI SECONDO ME C'È ANCHE UNA CERTA FRUSTRAZIONE” - “LO FANNO UN PO’ PER PUNIRMI” - I COLLEGHI DEL “FATTO”, SIA A ROMA CHE A MILANO, HANNO CHIESTO AL CDR DI PRENDERE INIZIATIVE CONTRO SCANZI - CHE FARA’ TRAVAGLIO? - LE SCUSE E LA PRECISAZIONE DI SCANZI - VIDEO!

roberto tomasi – andrea valeri blackstone – gianluca ricci macquarie – scannapieco – salvini autostrade

DAGOREPORT - DUE VISIONI CONTRAPPOSTE SUL FUTURO DI AUTOSTRADE PER L’ITALIA (ASPI) SI SONO CONFRONTATE AL CDA DI QUESTA MATTINA. DA UNA PARTE CDP (51%), DALL’ALTRA I FONDI BLACKSTONE (24,5%) E MACQUARIE (24,5%). IN BALLO, UN PIANO CHE HA COME PRIORITÀ LA MESSA IN SICUREZZA DELLA RETE AUTOSTRADALE. ALLA RICHIESTA DEI DUE FONDI DI VARARE UN SOSTANZIOSO AUMENTO DELLE TARIFFE, CHE PORTEREBBERO A UNA IMPENNATA DEI PREZZI SU OGNI GENERE DI MERCI E UN TRACOLLO DI CONSENSO PER IL GOVERNO MELONI, OGGI IN CDA CDP HA RISPOSTO CON UN CALCIONE DECIDENDO CHE NON SARANNO PIÙ DISTRIBUITI DIVIDENDI PARI AL 100% DELL’UTILE: PER L'ESERCIO 2024 SI LIMITERANNO AL 60% - CHE FINE FARA' IL CEO ROBERTO TOMASI?