1. MA QUALE ART BASEL O BIENNALE DI VENEZIA! I NOSTRI ESPERTI D’ARTE CONTEMPORANEA SI SONO DIMENTICATI I RITRATTI DEI PORPORATI ROMANI OPERA DELLA PRINCIPESSA THURN UND TAXIS, CON DIDASCALIE DI DONNA ALESSANDRA BORGHESE 2. E NON A CASO AL VERNISSAGE, NELLE SALE DELLA AUGUSTA GALLERIA BORGHESE, MUSEO CHE OSPITA ARTISTI DEL CALIBRO DI CARAVAGGIO E CANOVA, SI E’ APPALESATO COME “PADRINO” NIENTEMENO CHE JEFF KOONS, L’ARTISTA PIU’ QUOTATO DEL MOMENTO 3. NON SOLO: AD APPLAUDIRE I PREGIATISSIMI RITRATTI COLORATI AD OCCHI CHIUSI CHE LA VISPA NOBILDONNA TEDESCA HA FATTO DI BERGOGLIO, BAGNASCO, BERTONE E DEL CAPO DELLE GUARDIE SVIZZERE, SI E’ SCAPICOLLATO DAL VATICANO ADDIRITTURA PADRE GEORG!
Video di Veronica Del Soldà per Dagospia
Foto di Luciano Di Bacco per Dagospia
Paolo Conti per il "Corriere della Sera - Roma"
Ha ragione Valentina Moncada, raffinata gallerista e interprete di quella Roma che ama l'arte contemporanea, quando scrive: «Per noi romani il Vaticano è ancora un mistero». Nonostante le mille dirette in mondovisione. Nonostante Papa Francesco tenti la carta della trasparenza.
Per capire quel mistero, anche attraverso la chiave del colore e dell'ironia, lunedì 9 dicembre prossimo si ritroveranno in molti nei depositi segreti della Galleria Borghese dalle 17 alle 20. Serata solo a inviti ma che si trasformerà sicuramente in un evento. Poiché si presenteranno i sessanta ritratti colorati dei protagonisti della Curia romana firmati dalla principessa Gloria Thurn un Taxis e radunati sotto il titolo «Buongiorno Monsignore».
La mostra è curata appunto da Valentina Moncada, i testi che accompagnano i ritratti nel catalogo sono di un'altra principessa, stavolta romanissima, Alessandra Borghese. C'è il volto sorridente del cardinal Angelo Bagnasco («Magro, esile, etereo, eppure forte e deciso nella sua missione...un fermo sostenitore della Metafisica») e quello del camerlengo Tarcisio Bertone, già Segretario di Stato («Grande appassionato di calcio e di Formula 1») o il comandante del Corpo delle guardie svizzere, Daniel Anrig («Divoratore di tartare di manzo» in un certo rinomato ristorante).
Il ricavato della vendita dei ritratti e del catalogo saranno devoluti all'Obolo di San Pietro per il «Natale del Papa». Scrive, sempre nel catalogo, il pittore Francesco Clemente: «Penso che molti potranno godere di questi ritratti, soprattutto i molti che, lo sappiano o no, sperano, in qualunque circostanza, nel trionfo dell'innocenza». Persino in quel Vaticano che, ricordava Valentina Moncada, resta un mistero anche per i disincantati romani.