1. L'ERA RENZUSCONI COLPISCE ANCHE GLI ULTIMI RIMASUGLI DELLA CAPALBIO ROSSA: FELTRI E BISIGNANI TRA GLI APPLAUSI E I ‘’RADICAL-TILT’’ ROSICANO, IL BOICOTTAGGIO NON È RIUSCITO 2. FABIANO FABIANI E CHICCO TESTA SFIDANO "L'ULTIMA SPIAGGIOA" E SIEDONO IN PRIMA FILA 3. BISI NOSTRADAMUS: “RENZI SI SALVERÀ' SOLO SE AL PIÙ' PRESTO RIUSCIRÀ' AD ANDARE ALLE ELEZIONI PERCHÉ' LA COTTA DEGLI ITALIANI PER LUI E' ANCORA FORTISSIMA”. ANCORA: “MARINA B., UNICA EREDE”. INFINE: “QUESTI PSEUDO EDITORI QUANDO VANNO A PALAZZO CHIGI HANNO I GIORNALI NELLA LORO FONDINA PRONTI AD ESTRARLI PER OTTENERE QUELLO CHE VOGLIONO... I POLITICI CERCANO SOLO IL CONSENSO DEL RESTO NON GLI INTERESSA PROPRIO NULLA..." 4. FELTRI SI È DETTO PAZZO DEL MINISTRO MARIA ELENA BOSCHI, MENTRE RENZI, SI COMPORTA COME UN “ITALIANUCCIO QUALUNQUE'' E PER ME È GIÀ SUL VIALE DEL CIMITERO” 5. BISI ANNUNCIA IL PIANO SEGRETO DI MATTEO ARPE E PAOLO MADRON PER RILEVARE ''L'UNITÀ'''

DAGOREPORT

 

bisignani-purgatori-pardo-feltri bisignani-purgatori-pardo-feltri

Nell'era Renzi succede anche questo: Vittorio Feltri monopolizza la piazza per la serata finale di Capalbio libri e Luigi Bisignani la spiazza annunciando un piano segreto per far tornare nelle edicole L'Unita' grazie ad una banca milanese ed ad un sito on line.

Lo sguardo vispo di Fabiano Fabiani su Melania Rizzoli Lo sguardo vispo di Fabiano Fabiani su Melania Rizzoli

 

I timori ed i chiacchiericci dell'Ultima Spiaggia, cara ai Napolitano e ai Petruccioli e compagnia bella che consideravano un affronto far parlare insieme Feltri e Bisignani a Capalbio libri, si è' trasformato in un happening con tutto esaurito e posti in piedi.

 

capalbio libri - bechiscapalbio libri - bechis

Per i carabinieri che controllavano la situazione solo una volta c'e' stata più' affluenza e proprio, guarda caso, l'anno scorso con Matteo Renzi che iniziava la sua folgorante carriera di rottamatore dei Letta e dei D'Alema alla conquista di Forte Chigi.

 

Che li malumori dell'Ultima Spiaggia fossero destinati solo a pochi intimi incalliti radical chic si e' capito subito quando puntualissimi all'appuntamento si sono presentati in piazza Magenta, accolti da Andrea Zagami, Chicco Testa, accompagnato da Anna Lisa Chirico (autore di “Siamo tutte puttane”) e una vecchia volpe della politica e delle partecipazioni statali Fabiano Fabiani con la moglie Lilli.

barbara d'ursobarbara d'urso

 

Giulio Napolitano, figlio di Giorgio, habitué' di Capalbio libri non si  è' fatto vedere anche perché' dice sempre che se c'è' Feltri non ci sarà' ma lui. E Feltri non ha mancato di ribadire che Re Giorgio ha gestito il sacro colle come un negozio di frutta e verdura.

 

Sul palco rosso di Capalbio Libri a condurre la doppia intervista sul ‘’potere” per presentare i due best seller dell'estate ‘’Buoni e Cattivi’’ di Feltri & Lorenzetto (editore Marsilio) e ‘’Il direttore’’ di Bisignani (editore Chiare Lettere ), Denise Pardo, giornalista de ‘’L'Espresso’’, che con le sue domande velenose ha mandato su tutte le furie Feltri e Andrea Purgatori, firma dell'Huffington Post.

La signora bionda è la moglie di Bisignani, accanto il figlio La signora bionda è la moglie di Bisignani, accanto il figlio

 

 

Tra il pubblico in prima fila Franco Bechis, armato di telecamera ha filmato la serata e mandato tweet, Radio Radicale e Tv9 hanno registrato e trasmesso l'intero dibattito a cui hanno assistito stelle del giornalismo tv e della carta stampata come Barbara D'Urso, Mariolina Sattanino,  Raffaella Longobardi, Romana Liuzzo, il direttore de la Nazione Marcello Mancini, Michela Tamburrino, inviata de ‘’la Stampa’’, e tipini fini come Alfredo Montagna, ex Pg  della Cassazione, l'imprenditrice Sabrina Florio, Melania Rizzoli, responsabile del dipartimento sanità' di Forza Italia, Gianluca Comin, Pietro Tantalo, Cesare Valli ed Alessando Fracassi.

denise pardo e andrea purgatoridenise pardo e andrea purgatori

 

sguardo tra pardo e feltrisguardo tra pardo e feltri

Durante il vivace dibattito, Feltri si è detto pazzo del ministro Maria Elena Boschi, mentre Renzi, «si comporta come un “italianuccio qualunque” e per me è già sul viale del cimitero.

 

feltri e bisignani, dio li fa e poi li accoppiafeltri e bisignani, dio li fa e poi li accoppia

Per Bisignani, presentato come un novello Nostradamus per aver anticipato il tradimento dei vari Alfano e Schifani, la Boschi oltre che bella e' l'unico ministro davvero preparata a differenza di Federica Mogherini che se anche nominata lady Pesc, non passera' l'esame di ratifica del parlamento europeo perché' in commissione affari esteri la faranno a pezzi con domande cazzutissime, così' come e' avvenuto tanti anni fa a Rocco Buttiglione che inciampo' sui gay. Quanto a Renzi si salverà' solo se al più' presto riuscirà' ad andare alle elezioni perché' la cotta degli italiani per lui e' ancora fortissima.

grande occasione per buttarsi. di sottogrande occasione per buttarsi. di sotto

 

E ancora Feltri si è espresso così sulla Merkel tra gli applausi del pubblico «la signora Merkel ha detto di Monti, di Letta e anche di Renzi che stavano realizzando riforme impressionanti... secondo me la Merkel ci prende tutti per il culo».

 

- CAPALBIO LIBRI- CAPALBIO LIBRI

Siparietto tra Feltri e Bisignani su Prodi e Andreotti: entrambi andavano su tutte le furie se qualcuno osava sussurrare che si tingevano i capelli.

"Quando lo scrivevano Andreotti perdeva la sua solita aplomb e mi racconto' che decise di non tingersi mai i capelli da quando aveva otto anni perché in una cerimonia estiva in Vaticano vide inorridito la tintura di un cardinale che si squagliava sotto il sole  imbrattando la sua porpora....

libri in venditalibri in vendita

 

feltrifeltri

Sulle prospettive dell'ex Cav, secondo Feltri ancora non si vede all'orizzonte un erede: «Berlusconi umanamente lo apprezzo, si deve però rassegnare; la sua stagione è finita ma non penso ci possa essere la successione dinastica di Marina», che Bisignani invece continua a pronosticare ed a considerare l'unica in grado di mettere pace tra tutte le inquiete anime di Forza Italia.

 

Irresistibile la risposta di Feltri a Purgatori quando gli ha chiesto se si fosse mai sentito una P38 in mano a Berlusconi. "No tutto al più' un pistola.... " . E di rimando la Pardo, "ma allora e' Sallusti"? "Aspetta ora lo chiamo e lo chiediamo direttamente a lui..."

pardo, chicco testa, chirico e melania rizzolipardo, chicco testa, chirico e melania rizzoli

 

Sempre sulle pistole Feltri ha concordato con Bisignani quando nel suo romanzo "il direttore" parla dei gruppi di potere che controllano i giornali. "Questi pseudo editori quando vanno a palazzo Chigi hanno i giornali nella loro fondina pronti ad estrarli per ottenere quello che vogliono... I politici cercano solo il consenso del resto non gli interessa proprio nulla...".

 

Il festival di Capalbio Libri ideato e organizzato da Andrea Zagami dà appuntamento in Piazza Magenta a Capalbio l'anno prossimo. E magari, finiti i servizi sociali quel diavolo di Zagami riuscirà' a portare anche l'ex Cavaliere e all'Ultima Spiaggia se ne dovranno fare una ragione. L'era Renzi fa cambiare il vento anche alla piazza rossa di Capalbio.

rizzoli-feltri-sattaninorizzoli-feltri-sattanino

 

capalbio libri -  chiricocapalbio libri - chirico

2. L'UNITÀ, L'INDISCREZIONE: MATTEO ARPE E LETTERA 43 DI MADRON PRONTI A RILEVARE IL QUOTIDIANO

Enrico Paoli per Liberoquotidiano

 

Ufficialmente l’unico commento da parte di Paolo Madron, direttore del quotidiano online Lettera 43 è un secco "no comment". Troppo presto per sbilanciarsi nonostante il sasso lanciato nello stagno da Luigi Bisignani durante la serata finale di Capalbio libri: "Un'importante banca milanese e un quotidiano online, sempre di Milano, si stanno preparando a rilevare L'Unità". Perché basta andare oltre il formale "no comment" di Madron per capire come stanno esattamente le cose.

 

- CAPALBIO LIBRI- CAPALBIO LIBRI

Secondo quanto ricostruito da Libero l'importante banca milanese sarebbe il gruppo finanziario Sator guidato da Matteo Arpe, mentre il quotidiano online è Lettera 43. Dunque le grandi manovre per rilevare il quotidiano fondato da Antonio Gramsci, che ha cessato le pubblicazioni lo scorso 31 luglio, sono già iniziate.??

- CAPALBIO LIBRI- CAPALBIO LIBRI

 

Sito più quotidiano - Fonti vicine alla cordata milanese, che fa capo ad Arpe e Madron, confermano che i manager hanno già preso visione del conti de L'Unità, in modo da formalizzare un'offerta già all'inizio di settembre, dato che i termini scadono il 5. L'idea è quella di realizzare un aggregato editoriale che abbia nel quotidiano online la locomotiva mentre il prodotto cartaceo, cioè il giornale tradizionale dovrebbe servire da vagone.

 

pardo, purgatori e feltripardo, purgatori e feltri

Di numeri, nel senso di soldi, per ora ce ne sono. Soltanto dopo una attenta analisi dei bilanci, della situazione occupazionale e degli investimenti da fare, i possibili acquirenti metteranno sul tavolo l'offerta.??Parallelamente alla partita economica, però, si starebbe giocando anche un match tutto politico.

 

UNITA GIORNALEUNITA GIORNALE

I manager della cordata milanese, tramite i commissari liquidatori del giornale, avrebbero fatto capire al premier, Matteo Renzi, che la loro offerta sarebbe la soluzione migliore per tutti, dato che il Partito democratico non ha nessuna intenzione di imbarcarsi in una eventuale avventura editoriale.

- CAPALBIO LIBRI- CAPALBIO LIBRI

 

Il tandem Arpe-Madron, in buona sostanza, offrirebbe al premier il modo per poter rivendicare una parte nel salvataggio del giornale, evitando che possa "finire nelle mani di Pier Silvio Berlusconi", come ipotizzato anche dal membro del CdR dell'Unità Umberto De Giovannangeli.

 

Matteo Arpe AD Sator e Paolo Madron Direttore Lettera 43Matteo Arpe AD Sator e Paolo Madron Direttore Lettera 43

"Sono rimasto stupito, per non dire peggio - afferma Bisignani - dal silenzio imbarazzante e imbarazzato della cosiddetta intellighenzia di sinistra sul caso de L'Unità. Adesso voglio proprio vedere...". Nel frattempo il comitato di redazione de L'Unità, rappresentanza sindacale dei giornalisti collocati in cassa integrazione, ribadisce di "non sapere nulla" e di aspettare con "trepidazione le novità". "L'importante è che qualcuno arrivi - afferma Bianca Di Giovanni - con un’offerta seria».??

rizzoli-chirico-testarizzoli-chirico-testa

Ultimi Dagoreport

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – PUTIN NON HA PER NULLA DIGERITO L’INTESA TRA USA E UCRAINA (MEDIATA CON TRUMP DA BIN SALMAN E STARMER) PER UN CESSATE IL FUOCO DI 30 GIORNI: IL “MACELLAIO” DI MOSCA (CIT. BIDEN) VOLEVA I NEGOZIATI SUBITO, NON LA TREGUA, CHE INVECE RICALCA LE RICHIESTE DI ZELENSKY – “MAD VLAD” SI STA RENDENDO CONTO CHE IN GIRO C’È UNO PIÙ PAZZO DI LUI: L’INSOSTENIBILE BIPOLARISMO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO È LOGORANTE ANCHE PER MOSCA. UNO CHE DOPO AVER ANNUNCIATO DI AVER SOSPESO ARMI E CIA A KIEV, OPLÀ!, ORA HA RINCULATO. E MINACCIA “SANZIONI DEVASTANTI” SE PUTIN NON ACCETTERÀ L’ACCORDO…

wanna marchi stefania nobile davide lacerenza

CRONACHE DI CASA MARCHI – QUANDO WANNA DICEVA AL “GENERO” LACERENZA: “PORCO, TI DOVRESTI VERGOGNARE, MERITI SOLO LA MORTE” – TRA LE INTERCETTAZIONI DELL’ORDINANZA DI ARRESTO DEL TITOLARE DELLA ''GINTONERIA'' E DI STEFANIA NOBILE, SONO CUSTODITE ALCUNE FRASI STRACULT DELL’EX TELE-IMBONITRICE – LA MITICA WANNA RACCONTA UNA SERATA IN CUI DAVIDONE “TIRA FUORI LA DROGA”: “L’HA FATTA DAVANTI A ME, IO HO AVUTO UNA CRISI E MI SONO MESSA A PIANGERE” – LA DIFESA DI FILIPPO CHAMPAGNE E LA “PREVISIONE”: “IO CREDO CHE ARRIVERÀ UNA NOTIZIA UNO DI ‘STI GIORNI. ARRIVERÀ LA POLIZIA, LI ARRESTERANNO TUTTI. PERCHÈ DAVIDE ADDIRITTURA SI PORTA SEMPRE DIETRO LO SPACCIATORE..."

volodymyr zelensky bin salman putin donald trump xi jinping

DAGOREPORT – COME SI E' ARRIVATI AL CESSATE IL FUOCO DI 30 GIORNI TRA RUSSIA E UCRAINA? DECISIVI SONO STATI IL MASSICCIO LANCIO DI DRONI DI KIEV SU MOSCA, CHE HA COSTRETTO A CHIUDERE TRE AEROPORTI CAUSANDO TRE VITTIME CIVILI, E LA MEDIAZIONE DI BIN SALMAN CON TRUMP - E' BASTATO L’IMPEGNO MILITARE DI MACRON E STARMER PER DIMOSTRARE A PUTIN CHE KIEV PUÒ ANCORA FARE MOLTO MALE ALLE FRAGILI DIFESE RUSSE - NON SOLO: CON I CACCIA MIRAGE FRANCESI L'UCRAINA PUÒ ANDARE AVANTI ALTRI SEI-OTTO MESI: UN PERIODO INACCETTABILE PER TRUMP (ALL'INSEDIAMENTO AVEVA PROMESSO DI CHIUDERE LA GUERRA “IN 24 ORE”) – ORA CHE MOSCA SI MOSTRA “SCETTICA” DAVANTI ALLA TREGUA, IL TYCOON E IL SUO SICARIO, JD VANCE, UMILIERANNO PUBBLICAMENTE ANCHE PUTIN, O CONTINUERANNO A CORTEGGIARLO? - LA CINA ASPETTA AL VARCO E GODE PER IL TRACOLLO ECONOMICO AMERICANO: TRUMP MINIMIZZA IL TONFO DI WALL STREET (PERDITE PER 1000 MILIARDI) MA I GRANDI FONDI E I COLOSSI BANCARI LO HANNO GIÀ SCARICATO…

elly schlein nicola zingaretti donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - CHE FIGURA DI MERDA PER IL PD MALGUIDATO DA ELLY SCHLEIN: A BRUXELLES, TOCCATO IL FONDO, IL PD HA COMINCIATO A SCAVARE FACENDOSI SCAVALLARE ADDIRITTURA DAL PARTITO DI GIORGIA MELONI – SE FDI NON POTEVA NON VOTARE SÌ AL PROGETTO “REARM EUROPE” DELLA VON DER LEYEN, I DEM, CHE ADERISCONO AL PARTITO SOCIALISTA, SI SONO TRASFORMATI IN EURO-TAFAZZI: 10 HANNO VOTATO A FAVORE, 11 SI SONO ASTENUTI (E SOLO GRAZIE ALLA MEDIAZIONE DEL CAPOGRUPPO ZINGARETTI I FEDELISSIMI DI ELLY, DA TARQUINIO A STRADA, NON HANNO VOTATO CONTRO URSULA) – I FRATELLINI D’ITALIA, INVECE, DOPO AVER INGOIATO IL SI', PER NON FAR INCAZZARE TRUMP, SI SONO ASTENUTI SULLA RISOLUZIONE SULL’UCRAINA. LA SCUSA UFFICIALE? "NON TIENE CONTO" DELL’ACCORDO A RIAD TRA USA E UCRAINA. INVECE GLI EURO-MELONI PRETENDEVANO UN RINGRAZIAMENTO DEL  PARLAMENTO EUROPEO A "KING DONALD" PER IL CESSATE IL FUOCO TRA MOSCA E KIEV (CHE, TRA L'ALTRO, PUTIN NON HA ANCORA ACCETTATO...)

philippe donnet andrea orcel francesco gaetano caltagirone

DAGOREPORT: GENERALI IN VIETNAM - LA BATTAGLIA DEL LEONE NON È SOLO NELLE MANI DI ORCEL (UNCREDIT HA IL 10%), IRROMPE ANCHE ASSOGESTIONI (CHE GESTISCE IL VOTO DEI PICCOLI AZIONISTI) - AL CDA DEL PROSSIMO 24 APRILE, ORCEL POTREBBE SCEGLIERE LA LISTA DI MEDIOBANCA CHE RICANDIDA DONNET (E IN FUTURO AVER VIA LIBERA SU BANCA GENERALI) – ALTRA IPOTESI: ASTENERSI (IRREALE) OPPURE POTREBBE SOSTENERE ASSOGESTIONI CHE INTENDE PRESENTARE UNA LISTA PER TOGLIERE VOTI A MEDIOBANCA, AIUTANDO COSI’ CALTA (E MILLERI) A PROVARE A VINCERE L’ASSEMBLEA - COMUNQUE VADA, SI SPACCHEREBBE IN DUE IL CDA. A QUEL PUNTO, PER DONNET E NAGEL SARÀ UN VIETNAM QUOTIDIANO FINO A QUANDO CALTA & MILLERI PORTERANNO A TERMINE L’OPA DI MPS SU MEDIOBANCA CHE HA IN PANCIA IL 13% DI GENERALI…

ursula von der leyen giorgia meloni elon musk donald trump

DAGOREPORT – IL CAMALEONTISMO DELLA DUCETTA FUNZIONA IN CASA MA NON PAGA QUANDO METTE I BOCCOLI FUORI DAI CONFINI NAZIONALI - MELONI PRIMA SI VANTAVA DELL’AMICIZIA CON MUSK E STROPPA E DELLA “SPECIAL RELATIONSHIP” CON TRUMP, ORA È COSTRETTA A TACERE E A NASCONDERSI PER NON PASSARE COME "AMICA DEL GIAGUARO" AGLI OCCHI DELL'UE. E, OBTORTO COLLO, E' COSTRETTA A LASCIARE A STARMER E MACRON IL RUOLO DI PUNTO DI RIFERIMENTO DELL'EUROPA MENTRE SALVINI VESTE I PANNI DEL PRIMO TRUMPIANO D’ITALIA, L'EQUILIBRISMO ZIGZAGANTE DELLA GIORGIA DEI DUE MONDI VIENE DESTABILIZZATO ANCOR DI PIU' DAL POSIZIONAMENTO ANTI-TRUMP DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO MERZ CHE FA SCOPA COL POLACCO TUSK, E LEI RISCHIA DI RITROVARSI INTRUPPATA CON IL FILO-PUTINIANO ORBAN - IL COLPO AL CERCHIO E ALLA BOTTE DEL CASO STARLINK-EUTELSAT...