mine vaganti

MINE VAGANTI A TEATRO: SOLD OUT ALL’AMBRA JOVINELLI DI ROMA PER L’ADATTAMENTO DELLA COMMEDIA CORALE DI FERZAN OZPETEK CHE FIRMA LA SUA PRIMA REGIA TEATRALE -SE IL CAST DEL FILM È ECCELLENTE, NON PUÒ DIRSI DA MENO QUELLO CHE SI VEDE SUL PALCOSCENICO: DA PANNOFINO A PAOLA MINACCIONI – IL REGISTA: “HO SACRIFICATO SCENE E NE HO INVENTATE ALTRE, ANCHE PER…”

Foto di Luciano Di Bacco per Dagospia

 

ferzan ozpetek beppe fiorello foto di bacco

Roberta Marchetti per “il Messaggero”

 

Dopo 2 David di Donatello, 5 Nastri D'Argento, 4 Globi D'Oro e un premio speciale al Tribeca Film Festival di New York, Mine Vaganti debutta a teatro. In scena all'Ambra Jovinelli fino al 1 marzo, è la prima regia teatrale per Ferzan Ozpetek, che con grande generosità artistica mette in scena l'adattamento di uno dei suoi capolavori cinematografici.

 

paola minaccioni ferzan ozpetek foto di bacco

Se il cast del film è eccellente, non può dirsi da meno quello che si vede sul palcoscenico: da Francesco Pannofino nei panni del signor Cantone, vestiti sul grande schermo nel 2010 da un indimenticabile Ennio Fantastichini, a Paola Minaccioni nel ruolo di sua moglie, mentre a interpretare i figli Antonio e Tommaso sono rispettivamente Giorgio Marchesi e Arturo Muselli. Caterina Vertova è la nonna, Sarah Falanga zia Luciana, Mimma Lovoi la cameriera Teresa, Roberta Astuti nel ruolo di Alba Brunetti, Luca Pantini interpreta il fidanzato di Tommaso, Edoardo Purgatori e Francesco Maggi, invece, i suoi inseparabili amici. Undici attori, diretti magistralmente dal papà di questa brillante commedia corale che dietro al sipario non perde nulla del suo dna.

guendalina ponti foto di bacco

 

Cambia l'ambientazione, non più in Salento,- ma una cittadina come Gragnano, e gli amici gay del protagonista da tre diventano due. Resta intatta la famiglia Cantone, il suo pastificio e le radicate tradizioni minacciate dall'omosessualità dei due fratelli a cui il padre non vede l'ora di lasciare la direzione dell'azienda. Parterre d'eccezione, ieri alla prima romana. In sala (sold out da settimane) Lunetta Savino, che recitò nel film, Beppe Fiorello, Elena Sofia Ricci, Lina Sastri, Emanuela Grimalda e Francesco Arca, diretto da Ozpetek nel 2014 in Allacciate le cinture.

 

stefano coletta foto di bacco

Tanti applausi a scena aperta e standing ovation finale che ha emozionato Ferzan, omaggiato dal pubblico all'uscita del teatro. Forse una delle prove più difficili teatralizzare Mine Vaganti, specie per un cineasta come lui concentrato su sentimenti e malinconie. «Ho dovuto lavorare per sottrazioni, lasciando quell'essenziale intrigante, attraente, umoristico - spiega il regista - Ho tralasciato circostanze che mi piacevano tanto, ma quello che il cinema mostra, il teatro nasconde, e così ho sacrificato scene e ne ho inventate altre, anche per dare nuova linfa all'allestimento».

 

Un linguaggio diverso, quello teatrale, che Ozpetek dimostra di riuscire a utilizzare altrettanto sapientemente quanto quello cinematografico per raccontare storie, scelte sessuali, rapporti familiari e un cambiamento sociale irreversibile.

francesco pannofino foto di baccotommaso sacchi piero maccarinelli foto di baccolaura delli colli foto di baccoferzan ozpetek foto di baccotommaso sacchi marco giorgetti foto di baccofabrizia pompilio marco balsamo foto di baccofabrizia pompilio foto di baccoferzan ozpetek marco balsamo foto di baccobeppe fiorello foto di bacco (1)arturo muselli foto di bacco 2arturo muselli foto di baccobeppe fiorello foto di bacco (2)ferzan ozpetek con il cast di mine vagantibeppe fiorello foto di bacco (2)beppe fiorello foto di bacco (1)beppe fiorello foto di baccobeppe fiorello e ferzan ozpetek foto di baccobeppe fiorello foto di baccobeppe fiorello e ferzan ozpetek foto di baccodaniela galliano fabrizia pompilio foto di baccodelphine souquet e jerome macario foto di baccoelena sofia ricci pino pellegrino foto di baccofrancesco arca foto di baccofrancesco maggi foto di baccofrancesco maggi roberta astuti foto di baccofrancesco maggi roberta astuti sara falanga foto di baccogaetano blandini e la moglie roberta foto di baccostefano coletta foto di bacco 2tommaso sacchi foto di baccolina sastri foto di bacco (1)massimo scarafoni foto di baccosimone pontesilli elena sofia ricci foto di baccolunetta savino foto di baccolina sastri foto di bacco (2)lina sastri foto di bacco (1)lina sastri foto di bacco (2)moira mazzantini foto di baccopino pellegrino foto di baccopino pellegrino foto di bacco (2)rodolfo di giammarco foto di baccosaverio ferragina camilla alibrandi foto di baccotommaso sacchi roberto cicutto piero maccarinelli foto di bacco

Ultimi Dagoreport

matteo salvini roberto vannacci luca zaia lorenzo fontana calderoli massimiliano fedriga romeo lega

DAGOREPORT - SI SALVINI CHI PUO'! ASSEDIATO DAL PARTITO IN RIVOLTA, PRESO A SBERLE DA GIORGIA MELONI (SUL RITORNO AL VIMINALE, AUTONOMIA E TERZO MANDATO), ''TRADITO'' PURE DA VANNACCI, PER IL “CAPITONE” STA ARRIVERANDO IL MOMENTO IN CUI DOVRA' DECIDERE: RESTARE LEADER DELLA LEGA O RESTARE AL GOVERNO COME SACCO DA PUGNI DELLA DUCETTA? - LA CRISI POTREBBE ESPLODERE ALLE PROSSIME REGIONALI IN VENETO: SE ZAIA PRESENTASSE UN SUO CANDIDATO NELLA LIGA VENETA, SALVINI SCHIEREREBBE LA LEGA A SUPPORTO DEI “DOGE-BOYS” CONTRO IL CANDIDATO FDI DELLA DUCETTA, SFANCULANDO COSI' L'ALLEANZA DI GOVERNO, O RESTEREBBE A CUCCIA A PALAZZO CHIGI, ROMPENDO IL CARROCCIO? AH, SAPERLO...

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - INTASCATO IL TRIONFO SALA, SUL TAVOLO DI MELONI  RIMANEVA L’ALTRA PATATA BOLLENTE: IL RILASCIO DEL “TERRORISTA” IRANIANO ABEDINI - SI RIUSCIRÀ A CHIUDERE L’OPERAZIONE ENTRO IL 20 GENNAIO, GIORNO DELL’INSEDIAMENTO DEL NUOVO PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, COME DA ACCORDO CON TRUMP? - ALTRO DUBBIO: LA SENTENZA DELLA CORTE DI APPELLO, ATTESA PER IL 15 GENNAIO, SARÀ PRIVA DI RILIEVI SUL “TERRORISTA DEI PASDARAN’’? - E NEL DUBBIO, ARRIVA LA DECISIONE POLITICA: PROCEDERE SUBITO ALLA REVOCA DELL’ARRESTO – TUTTI FELICI E CONTENTI? DI SICURO, IL DIPARTIMENTO DI GIUSTIZIA DI WASHINGTON, CHE SI È SOBBARCATO UN LUNGO LAVORO DI INDAGINE PER PORTARSI A CASA “UNO SPREGIUDICATO TRAFFICANTE DI STRUMENTI DI MORTE”, NON AVRÀ PER NULLA GRADITO (IL TROLLEY DI ABEDINI PIENO DI CHIP E SCHEDE ELETTRONICHE COME CONTROPARTITA AGLI USA PER IL “NO” ALL'ESTRADIZIONE, È UNA EMERITA CAZZATA...)

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA