1. DA COSA SI CAPISCE CHE L’ESTATE STA FINENDO? DALL’ARRIVO DI “BURNING MAN”, IL RITO CHE DA PIÙ DI 20 ANNI CHIUDE LA STAGIONE DEI FESTIVAL FRICCHETTONI AMERICANI 2. UNA FOLLA DI FOLLI SI AFFOLLA NEL DESERTO DEL NEVADA, COSTRUISCE UNA CITTÀ, DOPO 7 GIORNI DI AMORE, ROCK E ARTE, LA SMANTELLA, BRUCIANDO UN GIGANTE DI LEGNO 3. COPIANDO MILLENARIE TRADIZIONI PAGANE, 70 MILA SVALVOLATI CELEBRANO IL FUOCO, LA “RADICALE ESPRESSIONE DI SÉ IN TOTALE AUTOSUFFICIENZA”, ECCETERA 4. CERTO, È UN AVANZO DELLA CULTURA HIPPIE, E I PURISTI LO CONSIDERANO ORMAI SPUTTANATO. MA È GRAZIE AL SUO SUCCESSO CHE “BURNING MAN” PERMETTE AD ARTISTI, GIOCOLIERI, SANTONI E MUSICISTI DI CREARE UNO SPETTACOLO UNICO AL MONDO

1 - BURNING MAN: FESTIVAL HIPPIE MA CON IL VOLTO HI-TECH
Da "Grr.Rai.it" - Foto dal "Daily Mail"

Otto giorni per costruire un piccolo villaggio e smantellarlo. Otto giorni per edificare una vera cittadina. E poi distruggerla. Accade ogni anno dal 1991 nel deserto del Nevada dove il Burning Man Festival raduna decine di migliaia di persone per quello che, dalla sua fondazione per idea di Kevin Evans, John Law e Michael Mikel, è uno dei più grandi esperimenti di creazione di una comunità temporanea.

Un evento unico che ha preso il via il 26 agosto per concludersi il 2 settembre, data del Labour Day statunitense con il rogo di un gigantesco fantoccio di legno. E soprattutto un evento destinato a durare: il Nevada's Bureau of Land Management ha infatti concesso all'organizzazione del Festival l'autorizzazione a occupare la parte di deserto su cui viene fondata ogni anno la città effimera di Black Rock City fino al 2016.

Ma cos'è? La definizione migliore è "esperienza". Chiunque è libero di organizzare la propria performance, il proprio concerto, la propria esposizione all'interno del Burning Man Festival.

L'edizione del 2013, che come tema avrà il Cargo Cult, vedrà l'affluenza di più di cinquantamila persone per una settimana di arte e grande libertà. Hanno preso parte al Festival i fondatori di Google, Sergey Brin e Larry Page, oppure Jeff Bezos, amministratore delegato di Amazon. Sono tanti gli ospiti assidui della kermesse in Nevada. Arriverà anche Elon Musk che ha contribuito ai primi passi di PayPal: lavora a un prototipo ispirato dal film Iron Man e destinato alla ricostruzione di modelli tridimensionali.

Ma soprattutto Burning Man è un richiamo irresistibile per imprenditori e venture capitalist che possono concedersi discussioni più informali. Di conseguenza non sorprende che tra gli startupper sia diventato un luogo dove ampliare la rete di networking e trovare ulteriori fondi necessari al varo di aziende innovative.

Sui social network - La Burner Map permette di trovare nei dintorni gli amici inclusi tra i propri contatti di Facebook: ha riunito 41mila utenti su circa 60mila partecipanti secondo le stime più caute. È uno strumento adatto a pianificare un itinerario fra strade che viste dall'alto ricordano la leggendaria città di Atlantide. Alla fine della manifestazione i burners - come vengono chiamati coloro che popolano Black Rock City - potranno compilare un sondaggio online.


2 - BURNING MAN: UN FESTIVAL NEL DESERTO DEL NEVADA
Marta Salvatori per "Easyviaggio.com"

Dal 1991 ogni anno si tiene nel Nevada un festival unico di arte, musica e "autosufficienza". Migliaia di persone si radunano nel deserto per dar vita alla Black Rock City, una città con regole proprie molto severe, incentrata sulla promozione dell'arte di strada.

Come si legge nel sito dell'evento, "Burning Man è un esperimento annuale di creazione di una comunità temporanea, dedicato alla radicale espressione di sé, e ad una forma radicale di autosufficienza".

In pratica ognuno dei partecipanti è libero di organizzare esibizioni e performance, allestire le proprie installazioni e proporre dei workshop, il tutto viene segnalato e promosso nel programma disponibile sul sito dell'evento (www.burningman.com).

L'obiettivo principale resta però quello di costruire una comunità urbana temporanea con le sue regole di comportamento e un vero e proprio piano regolatore per le abitazioni. Chi va al festival non può accamparsi dove vuole ma deve rispettare una pianta ben precisa disegnata dall'architetto Rod Garret. I partecipanti devono inoltre rinunciare all'elettricità, ai telefoni e alle fotografie.

L'idea del festival è nata per gioco da tre amici nel 1991, e il suo nome deriva dal rito dell'ultima notte, quando viene bruciata un'enorme scultura di legno dalla forma umana.

 

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