CAFONALINO - RENATO ZERO FA RIPARTIRE IL TOUR “AMO” CON L’INCREDIBILE LOREDANA BERTE’ - LE FOTO DELLE SERATE ROMANE, TRA ORCHESTRA, COREOGRAFIE, E MIGLIAIA DI SORCINI IN CALORE

Foto di Andrea Arriga per Dagospia

1. RENATO ZERO: A GRANDE RICHIESTA "AMO TOUR" NEI PALASPORT A FEBBRAIO 2014
Paola Maria Farina per www.webl0g.net

L'apprezzatissimo Amo Tour di Renato Zero, che ha conquistato l'Italia con numeri da capogiro, torna, a grande richiesta, a febbraio 2014. L'Artista, da aprile a dicembre, ha calcato di tutta Italia, registrando ovunque il tutto esaurito: 48 date, più di 300.000 spettatori e un record storico di 20 date consecutive al Palalottomatica di Roma.

Vista la crescente e continua richiesta, Renato Zero ha deciso di soddisfare quella parte di pubblico che non è ancora riuscita ad assistere ai suoi concerti, e di proseguire il fortunato live per un Gran Finale che inizierà nel mese di febbraio 2014.

Lo show, della durata di oltre 2 ore, presenta una scenografia spettacolare, con la partecipazione di un'orchestra diretta dal Maestro Renato Serio e un corpo di ballo che danza sulle coreografie di Bill Goodson.

Renato Zero ripercorre la sua lunga carriera musicale, dagli esordi fino all'ultimo album Amo - capitolo II (etichetta Tattica e distribuzione Indipendentemente), passando per tutti i suoi intramontabili successi. Un live che, per numeri e contenuti, è già entrato nella storia della musica.

Questi i primi appuntamenti del Gran Finale 2014:

1 febbraio - Brescia, Fiera
4 febbraio - Milano, Mediolanum Forum
7 febbraio - Casalecchio di Reno, Unipol Arena
10 e 11 febbraio - Firenze, Nelson Mandela Forum
13, 15 e 16 febbraio - Livorno, Modigliani Forum


2. RENATO ZERO, L'AMORE IN NOTE NEL TOUR INFINITO DEL RE DEL POP
Carlo Moretti per "la Repubblica - Roma"

Il never ending tour italiano sta prendendo sempre di più le sembianze di Renato Zero. Proprio come il giro di concerti senza fine di Bob Dylan (iniziato nel lontano 1988 e proseguito finora praticamente senza alcuna soluzione di continuità), l'"Amo tour" del cantautore della Montagnola potrebbe proseguire anche all'infinito, considerata la pressante e continua richiesta del pubblico. Ripreso all'Adriatic Arena di Pesaro, il tour di Zero è tornato a Roma per quattro date a dicembre. E questo dopo essere già stato visto dal pubblico nella Capitale nel corso di venti serate consecutive tra fine aprile e fine maggio.

Questo di Zero è davvero il tour dell'anno. Ha toccato solo i palasport ma ha già realizzato numeri incredibili: alla fine di dicembre il suo giro di concerti nei palasport supererà quota 300 mila spettatori. Doveva inoltre terminare a fine 2013 ma la richiesta del pubblico ha convinto gli organizzatori a continuare il prossimo anno, quando all'inizio di febbraio riprenderà per altre sette date a Brescia, Milano, Bologna, Firenze e Livorno. E in molte di queste città il concerto di Renato Zero è già stato visto per più repliche. Ora è lecito chiedersi: sarà quello di febbraio davvero il "gran finale" per l'"Amo tour"?

Oppure, a furor di popolo, Zero sarà costretto a ripartire e a far rotolare ancora su e giù per l'Italia i camion con gli strumenti e le sue canzoni, un repertorio che si è a fine ottobre arricchito grazie ai brani del secondo capitolo di Amo, l'album che dà il titolo al tour? Il giro di show compiuto tra aprile e dicembre, conta finora 48 concerti e ovunque è stato registrato il tutto esaurito. Proprio come a Roma dove, dopo il record storico delle venti date consecutive al Palalottomatica, sono già tutte sold out anche le cinque date di questa coda per il 2013.

Lo show di Zero dura più di due ore, con un'orchestra di 34 elementi diretti dal Maestro Renato Serio, c'è un corpo di ballo sulle coreografie di Bill Goodson. In scaletta, oltre ai nuovi brani di Amo I e II, i successi di una lunga carriera musicale, fortunata e orgogliosamente popolare.

L'amore del pubblico nei confronti di Renato Zero passa proprio attraverso questo suo carattere popolare. E non è un caso se sta raggiungendo il culmine proprio grazie ai due capitoli di Amo, nei quali Zero prima riavvolge il nastro della sua carriera, ricordando gli esordi al Piper, la gavetta con le sue fatiche e le sue gioie; e poi si proietta con convinzione verso il futuro.

E a proposito di gavetta e di talent show, a "Chiambretti ore 10" ha detto: "Una volta c'erano il Circo Massimo, i leoni e i domatori, adesso c'è "XFactor". Per diventare qualcuno ci vuole la gavetta, bisogna farsi il mazzo, affittare quelle cantinacce umide dove si mette un amplificatore, una batteria, si attaccano i jack e si suona finché non si è convinti di potere uscire e far ascoltare qualcosa a qualcuno".

 

VALERIA MARINI NEL PARTERRE FOTO ANDREA ARRIGA TRIS DI RENATO FOTO ANDREA ARRIGA STRISCIONE PER RENATO ZERO FOTO ANDREA ARRIGA SORCINE FOTO ANDREA ARRIGA RENATO ZERO SUL PALCO FOTO ANDREA ARRIGA RENATO ZERO IN SCENA FOTO ANDREA ARRIGA RENATO ZERO FOTO ANDREA ARRIGA

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…