
CAFONALINO “ESPRESSO” – PER FESTEGGIARE I 60 ANNI DEL MITICO SETTIMANALE, UNO STRARIPANTE (DI PANZA) CARLO DE BENEDETTI GUIDA LA DANZA NELLA “CATACOMBE” DEL VITTORIALE – IL FONDATORE SCALFARI NON PARLA MA PIZZICA CDB SU “REPUBBLICA”, L’AZIONISTA JACARANDA FALK CARACCIOLO E L’EX DIRETTORE GIULIO ANSELMI NON PERVENUTI
marco damilano ezio mauro carlo de benedetti luigi vicinanza bruno manfellotto
Foto di Luciano Di Bacco per Dagospia
1. DAGOREPORT
Certo che una colonna sonora ci voleva, per una mostra intitolata "La nostra storia": da De Gregori a Gianna Nannini, ma pure Luca Carboni sarebbe andato bene. Vabbe', tanto chi suona e canta, alla mostra dedicata ai 60 anni de L'Espresso e' un arzillo ottantenne, lo straripante (di pancia) Carlo De Benedetti.
ezio mauro luigi vicinanza carlo de benedetti
Con lui presente, nessuno parla, nemmeno il fondatore di Repubblica, Eugenio Scalfari. Che ha accampato la giustificazione di essere stanchissimo (ma l’altra sera da Floris era scattante e lucido come non mai). Di più: oggi, nella sua “omelette” domenicale anti-renziana, Eu-Genio parla di editori imprenditori interessanti e non cita CDB.
Nel Vittoriano, sotto la regia del padrone di casa del mal pettinato Alessandro Nicosia, doppio turno di visite, giovedì sera e venerdì mattina: se nel primo ci sono i lavoratori vecchi (tanti) e nuovi (pochi) del settimanale, nel secondo si da' fiato alle trombe. Stefano Mignanego, il pr dell'Ing, stringe tante mani e conduce gli invitati prima da Bruno Manfellotto (curatore della mostra ed ex direttore) e da Luigi Vicinanza (l'attuale direttore).
luigi vicinanza eugenio scalfari con la moglie serena rossetti
Sfilano Monica Mondardini, ad del Gruppo l’Espresso, il numero uno dell'Ansa, ex Repubblica, Gigi Contu, il prezzemolone di Palenzona e Caltagirone Fabio Corsico, l'eterno Marcello Sorgi sempre ecumenico, il consigliere della Rai Franco Siddi (beccato mentre fotografa una vecchia inchiesta intitolata "Chi comanda la tv"', ma lui potrebbe dirigere un master sul tema),
poi l'ex portavoce di re Giorgio Napolitano ovvero Maurizio Caprara, l'attuale comunicatore del Colle, il mattarelliano Gianfranco Astori, l'uomo Fieg Fabrizio Carotti, l’ex vice dell’Espresso Antonio Padellaro, la star della tv di Class, Janina Landau, imprenditori vinicoli come Matteo Lunelli, il direttore della rete piu' in crisi della Rai ovvero la terza di Andrea Vianello, e financo l’ex direttore del Messaggero Vittorio Emiliani.
Cin Cin e baci e abbracci. Ma qualcosa non va, sono latitanti nientemeno che Jacaranda Falck Caracciolo, seconda azionista del Gruppo Espresso e l’ex direttore del settimanale Giulio Anselmi, che ha accampato una riunione all’Ansa, dove ricopre il ruolo di presidente…
2. L’ESPRESSO SESSANT’ANNI DI INCHIESTE
Sara Grattoggi per “la Repubblica - Roma”
eugenio scalfari e monica mondardini
Dall’Italia del boom economico all’orrore dell’Isis, sessant’anni di storia rivivono negli scatti d’autore, nei numeri storici e nelle celebri copertine esposte da oggi al 27 novembre al Vittoriano per la mostra “La nostra Storia. Sessant’anni dell’Italia e del mondo attraverso le foto dell’Espresso”.
marco damilano e luigi vicinanza
Si festeggia così «il compleanno di un giornale da sempre all’insegna della libertà di pensiero e di opinioni, il compleanno di qualcosa di cui l’Italia deve andare fiera» ha sottolineato Carlo De Benedetti, presidente del Gruppo editoriale l’Espresso, inaugurando ieri l’esposizione. Che racconta, prima di tutto, «60 anni di un certo modo di fare giornalismo: libero, laico, sfrontato, in equilibrio fra la denuncia e il sorriso », come ha ricordato l’attuale direttore dell’Espresso, Luigi Vicinanza.
corrado corradi e stefano mignanego
Tanti i direttori, anche del passato, e le grandi firme presenti ieri, da Eugenio Scalfari a Ezio Mauro, direttore di Repubblica, da Bruno Manfellotto a Giovanni Valentini e Daniela Hamaui, da Lucia Annunziata, direttore dell’Huffington Post, all’attuale vicedirettore dell’Espresso, Marco Damilano. E ancora, Monica Mondardini, ad del Gruppo l’Espresso, e Roberto Bernabò, direttore editoriale Finegil.
«In otto sezioni tematiche raccontiamo le stagioni in cui l’Espresso è stato protagonista, attraverso le sue denunce e le sue battaglie », spiega Manfellotto, direttore del settimanale dall’agosto 2010 all’ottobre 2014 e curatore della mostra. Che espone oltre 300 fotografie d’autore, fra cui alcuni inediti.
«L’archivio ci ha riservato enormi sorprese - racconta, infatti, Manfellotto – fra cui un intero servizio di Dana Stone dalla Cambogia». Ma anche lo scatto, finora mai visto, che immortala la fine della corsa, fra le braccia dei soccorritori, della bambina simbolo della guerra in Vietnam, «un’immagine che allora non uscì, perché le si preferì quella più drammatica ormai celebre, ma che per noi ha un grande valore storico».
luigi vicinanza e monica mondardini
Nella sezione “Il terrore cambia il mondo”, c’è anche la foto agghiacciante di una decapitazione dell’Isis che l’Espresso decise di non pubblicare – spiega Manfellotto - «perché troppo cruda, ma soprattutto perché l’intento di chi l’ha scattata era la propaganda e non la denuncia». A raccontare la vita del giornale, dall’uscita del primo numero (il 2 ottobre 1955) a oggi, anche i disegni originali di Altan, Pericoli, Sebastian Kruger e Franco Originario, un’antologia di copertine e numeri storici. Insieme a filmati d’epoca, selezionati in collaborazione con le Teche Rai, e interviste a grandi firme, come Arrigo Benedetti, Eugenio Scalfari, Camilla Cederna, Moravia e Pasolini.