
CAFONALINO VEZZOLI - “IO SONO DELIBERATAMENTE SINCERO, SENTIMENTALE E FORSE DECORATIVO, MA NON MI SENTO PROPRIO KITSCH. DIREI ANZI CHE È LO CHIC AD ESSERE MOLTO, MOLTO KITSCH. L’ELEGANZA NON HA MOLTO VALORE”
Foto di Luciano Di Bacco per Dagospia
Video di Marco Brunelli per Dagospia
Francesco Vezzoli al cinema Trevi con Mammi e Giusti
Francesca Felletti per www.vogue.it
“Quella della moda è l’unica industria italiana ad avere credibilità e appeal internazionale: ha preso il posto dell’industria cinematografica nell’immaginario delle persone. Per me ha un valore economico ancor prima che creativo”. È il commento di Francesco Vezzoli su moda e cinema a poche ore dall’incontro con il pubblico a Roma in occasione della rassegna a lui dedicata Ai confini dell’immagine, al Cinema Trevi.
Dopo la proiezione di diversi cortometraggi dell’artista bresciano (fra gli altri: A Love Trilogy - Self - portrait with Marisa Berenson as Edith Piaf; The End of the “Human Voice”; Trailer for a remake of Gore Vidal’s Caligula A True Hollywood Story!; Democrazy e il suo ultimo Greed, immaginario spot di un immaginario profumo diretto da Roman Polanski con Natalie Portman e Michelle Williams), Vezzoli ha incontrato il pubblico per una Lezione di cinema in cui ha parlato dei cineasti (da Visconti a Pasolini) che più di altri hanno contribuito a costruire la sua straordinaria carriera e “del declino e della possibile rinascita dell’industria culturale della nostra nazione”, come ci ha spiegato.
Ma da dove nasce l’amore per il cinema di uno dei più importanti (ha esposto le sue opere in diverse Biennali; è quotatissimo in Italia e all’estero; e musei come il MAXXI, la Tate e la Fondazione Prada gli hanno dedicato mostre), originali (famosi i suoi ritratti all’uncinetto di icone pop su cui ricama lacrime d’oro o color sangue) e giovani (44 anni) artisti italiani?
“I miei genitori e le mie nonne mi hanno educato con costanza e regolarità a universi cinematografici diametralmente opposti – risponde Francesco Vezzoli – Di pomeriggio guardavo Matarazzo, la sera Fassbinder, che forse non erano poi così antitetici. Attraverso gli occhi dei registi ho imparato ad amare i divi del grande schermo”.
Divi che ritornano nei sempre ironici e graffianti video, nelle foto, nelle sculture e nelle installazioni di Vezzoli: Helmut Berger, Marisa Berenson, Valentina Cortese, Bianca Jagger, Natalie Portman, Helen Mirren, Milla Jovovich, Benicio del Toro, Karen Black, Adriana Asti, Michelle Williams, Sharon Stone, Eva Mendes.
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mammi, vezzoli, giusti
savrio ferragina roberto d agostino
francesco vezzoli (2)
francesco vezzoli e carlo freccero
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francesco vezzoli
damiana leoni
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mammi vezzoli giusti
marco giusti
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Alle “accuse” dei tanti che classificano la sua arte kitsch, lui risponde: “Io sono deliberatamente sincero, sentimentale e forse decorativo, ma non mi sento proprio kitsch. Direi anzi che è lo chic ad essere molto, molto kitsch. L’eleganza non ha molto valore”.
saverio ferragina
pino e micol corrias
carlo freccero robrto d agostino e la moglie anna
alessandra mammi
benedetta lucherini
anna mattirolo
anna mattirolo
carlo freccero marco giusti
mirella haggiag
maria bombassar
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