kevin lidin

DA CALCIATORE A MONACO BUDDISTA: LA STRAORDINARIA STORIA DI KEVIN LIDIN RACCONTATA DAL QUOTIDIANO SPAGNOLO "MARCA" – LO SVEDESE GIOCAVA IN SERIE C ALLA PAGANESE, POI IL RITIRO NEL 2021 A CAUSA DEI TROPPI INFORTUNI E LA FUGA IN THAILANDIA PER LAVORARE COME ISTRUTTORE DI YOGA. HA TRASCORSO OLTRE UN ANNO IN UN TEMPIO DA MONACO BUDDISTA. IL CONSIGLIO: “NON PRENDETE MAI LA VITA TROPPO SUL SERIO” – I TRE COMANDAMENTI PER ESSERE FELICI (SPOILER: NON C’E’ IL CALCIO, PURTROPPO)

Da ilnapolista.it

 

kevin lidin

 

Si chiamava Kevin Lidin, giocava per la Paganese, poi vinse i playoff nel 2019 con il Pisa. Ora fa il monaco buddista in Thailandia. Dalla Serie C italiana alla crisi mistica è un attimo.

 

In realtà Lidin, svedese, si è ritirato nel 2021 a causa dei troppi infortuni, e si è recato in Thailandia per lavorare come istruttore di yoga a Ko Phangan. Lo racconta Marca. “Ho iniziato a chiedermi cosa sia la felicità e quale sia lo scopo della vita”.

 

 

Lidin ha rinunciato all’alcol e ha abbandonato il consumo di “prodotti facili” come i social network o cibi malsani, alla ricerca della “vera felicità”. “La maggior parte delle persone non si chiederà mai quale sia lo scopo della vita; coloro che lo fanno spesso credono che essere finanziariamente liberi o famosi li renderà felici”.

 

 

kevin lidin

Però poi diffonde il suo messaggio su Instagram, dove ha quasi 11.000 follower. “Dopo aver studiato la scienza della felicità, essere diventato monaco e aver praticato lo yoga, ho trovato la risposta a cos’è la felicità. Ho imparato come ottenerla e come mantenerla. Fino a quando non sono diventato monaco, non avevo veramente capito l’importanza di dare agli altri. Quando dai a qualcuno, e viene dal tuo cuore (senza essere forzato) e il destinatario accetta il dono e lo apprezza”.

 

Lidin scrive su Instagram che “i monaci ricevono cibo e in cambio ricevono una benedizione o un insegnamento. Senza questo, i monaci non hanno cibo. Ricevere cibo da persone che vivono una vita molto semplice era difficile… Molti occidentali non praticano la donazione. Perché pensano che la felicità sia il denaro e le cose materiali. E regalarlo sarebbe come regalare felicità. Per questo ci aggrappiamo alle cose, vogliamo sempre di più e non doniamo”.

 

 

kevin lidin

Il consiglio principale di Kevin Lidin per essere felici è “non prendere la vita troppo sul serio” .

 

E poi ci sono tre “comandamenti” da tenere sempre a mente:

1. Sei l’unico responsabile della tua felicità.

2. Non esiste relazione più importante di quella che hai con te stesso.

3. Non incolpare gli altri per le tue reazioni. La rabbia, la disperazione e la frustrazione non vengono mai dall’esterno.

Ultimi Dagoreport

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)