
ALLA CASA BIANCA NON TUTTI SONO PUTINIANI – SULL’UCRAINA, NELLO STAFF DI TRUMP, SI SCONTRANO DUE POSIZIONI: DA UN LATO CI SONO IL SEGRETARIO DI STATO MARCO RUBIO E IL GENERALE KEITH KELLOGG, CHE NON VOGLIONO FARE CONCESSIONI TERRITORIALI A MOSCA; DALL’ALTRA STEVE WITKOFF E IL VICEPRESIDENTE JD VANCE, CHE CONTINUANO AD ADERIRE ALLE RICHIESTE DI “MAD VLAD”. AL PUNTO CHE L’INVIATO SPECIALE HA GIÀ MESSO SUL PIATTO I “CINQUE TERRITORI” (LE REGIONI DI CRIMEA, ZAPORIZHZHIA, KHERSON, LUHANSK E DONETSK, CHE L’ESERCITO RUSSO NEMMENO OCCUPA INTERAMENTE) – RUBIO E WITKOFF NEI PROSSIMI GIORNI SARANNO A PARIGI – KIEV: “I NEGOZIATI CON GLI USA SULLE TERRE RARE PROCEDONO VELOCEMENTE”
volodymyr zelensky in polo alla casa bianca con donald trump
UCRAINA: FONTI, 'NEGOZIATI CON USA SU ACCORDO MINERALI PROCEDONO VELOCEMENTE'
(Adnkronos/Afp) - I negoziati fra Kiev e Washington sull'accordo per lo sfruttamento delle risorse minerarie ucraine procedono velocemente, ha reso noto una fonte informata a Kiev citata dall'Afp.
Secondo la nuova bozza dell'intesa in discussione, gli aiuti concessi dagli Stati Uniti all'Ucraina dall'inizio dell'invasione russa non sarebbero riconosciuti come debito, come preteso in un primo momento dall'Amministrazione Trump. Anche il segretario al Tesoro Usa Scott Bessent ieri ha detto che l'accordo potrebbe essere firmato già "questa settimana"
MEME SULLA CROCE DI CENERE NELLA FRONTE DI MARCO RUBIO
L'UCRAINA PROROGA LA LEGGE MARZIALE FINO AD AGOSTO
(ANSA) - Il parlamento ucraino ha votato per prorogare la legge marziale fino al 6 agosto, ha dichiarato un alto parlamentare, mentre continua l'invasione russa su vasta
scala del Paese.
I media ucraini riferiscono che una schiacciante maggioranza di 357 deputati ha appoggiato la proroga, che consente al Paese di continuare a mobilitare le truppe e sospende il ciclo elettorale.
FRANCIA: RUBIO E WITKOFF A PARIGI PER COLLOQUI SU UCRAINA, IRAN E DAZI
Steve Witkoff con la mano sul cuore davanti a Vladimir putin
(LaPresse) - Il segretario di Stato americano Marco Rubio e Steve Witkoff, inviato speciale del presidente Donald Trump dovrebbero recarsi a Parigi entro la fine di questa settimana. È quanto rivelano a Politico due fonti a conoscenza dei preparativi per il viaggio.
Witkoff incontrerà il presidente francese Emmanuel Macron, mentre Rubio parlerà con il suo omologo francese, il ministro degli Esteri Jean-Noël Barrot. Le due parti discuteranno di Ucraina, Iran e relazioni commerciali, dopo l'imposizioni di dazi da parte dell'amministrazione Trump. Si tratta della prima volta che alti funzionari americani si recano in Francia da quando il vicepresidente degli Stati Uniti J.D. Vance ha partecipato a un summit sull'intelligenza artificiale a febbraio
CON LA RUSSIA E L'IRAN, GLI STATI UNITI SONO A CORTO DI IDEE
Estratto dell’articolo di Micol Flammini per “il Foglio”
jd vance marco rubio pete hegseth alla casa bianca per il liberation day
Gli Stati Uniti hanno bloccato il comunicato in cui il G7 voleva esprimere la sua condanna contro il bombardamento russo di Sumy, quando due missili balistici hanno colpito il centro della città ucraina molto vicina al confine di Mosca.
I comunicati risolvono poco, il Cremlino non è sensibile alle condanne, ma se, come riferisce Bloomberg, gli Stati Uniti scelgono di dirottare l’unità del G7 per non rovinare i negoziati con Vladimir Putin, allora il dirottamento assume una grande rilevanza, soprattutto se sommato alle frasi con cui il presidente americano, Donald Trump, ha accusato Kyiv di aver iniziato la guerra contro un nemico troppo grande e ha giustificato l’attacco come un “errore”, aderendo alla propaganda russa […].
I QUATTRO LIVELLI DI PROTEZIONE DELL UCRAINA IN CASO DI CESSATE IL FUOCO
[…] Steve Witkoff, l’inviato di Trump dal medio oriente alla Russia […] ha rilasciato un’intervista a Fox News in cui ha annunciato: “Penso che potremmo essere sull’orlo di qualcosa di molto importante per il mondo intero”. Ancora una volta Witkoff si è dimostrato ottimista riguardo ai rapporti con il Cremlino e secondo le sue dichiarazioni, dopo colloqui con Putin che ha definito “convincenti”, la chiave per un accordo ruota tutta attorno ai “cosiddetti cinque territori”.
Si riferisce alla Crimea, che la Russia ha annesso illegalmente nel 2014 con un referendum illegittimo e alle regioni di Zaporizhzhia, Kherson, Luhansk e Donetsk, che l’esercito di Mosca occupa non interamente, ma il Cremlino le ha dichiarate russe senza neppure averle conquistate.
Steve Witkoff e Vladimir putin
Secondo il Wall Street Journal, nell’Amministrazione americana si scontrano due posizioni opposte. Da una parte ci sono il segretario di stato Marco Rubio e Keith Kellogg, il generale nominato per mediare la soluzione della guerra in Ucraina che di fatto è stato sostituito da Witkoff.
Dall’altra ci sono Witkoff e il vicepresidente J. D. Vance. Rubio e Kellogg avrebbero suggerito a Trump di non fare concessioni territoriali a Mosca, mentre Witkoff vede le concessioni come la strada più breve per ottenere un cessate il fuoco. Trump è in cerca di vie brevissime, continua a dare retta a Witkoff, che dopo il suo terzo ritorno dalla Russia ha ancora ripetuto che Putin è pronto a negoziare.
Dopo tre anni di guerra, la soluzione dell’Amministrazione Trump che prometteva di far finire il conflitto in ventiquattro ore è accontentare le richieste del Cremlino, a costo di creare un precedente molto pericoloso che mette in pericolo non soltanto l’Ucraina, ma l’intera Europa. L’arte dell’accordo di Trump e Witkoff prevede, stando alle indiscrezioni della stampa americana, di fare quello che detta Putin.
KEITH KELLOGG DIVISIONE DELL'UCRAINA
Il presidente americano aveva promesso una soluzione rapida anche di altri conflitti soprattutto in medio oriente, ma né a Gaza né con l’Iran è riuscito a trovare qualcosa di nuovo. Il cessate il fuoco tra Israele e Hamas si basava sulla proposta fatta dall’Amministrazione Biden e adesso che i bombardamenti sulla Striscia sono ricominciati e cinquantanove ostaggi israeliani sono ancora tenuti prigionieri dai terroristi le ultime nuove proposte di negoziato vengono soltanto dall’Egitto.
Dopo il primo mandato, Trump era ricordato per il suo atteggiamento falco nei confronti della Repubblica islamica dell’Iran: si era ritirato dal Jcpoa (Piano d’azione congiunto globale per regolare il progetto nucleare iraniano) e aveva dato il via libera per l’omicidio del generale Qassem Suleimani […].
Quando Trump si ritirò dall’accordo sul nucleare […], non lo fece per avviare nuovi colloqui e migliorare un accordo imperfetto, come si sarebbero aspettati gli israeliani, lasciò l’Iran libero di arricchire l’uranio nonostante le pesantissime sanzioni. Adesso Trump ha deciso di negoziare un nuovo accordo e ancora una volta ha mandato Witkoff a farlo.
[…] I piani americani garantirebbero la sopravvivenza del programma nucleare e anche del regime iraniano: proprio per questo la guida suprema Ali Khamenei, prima contrario a ogni colloqui con gli americani, si è deciso a negoziare. Trump sarebbe uscito nel 2018 dal piano siglato nel 2015 per rifirmalo senza troppe differenze nel 2025. In questi anni Teheran ha irrobustito il suo programma, secondo l’Agenzia internazionale per l’energia atomica a febbraio disponeva di 274,8 chilogrammi di uranio arricchito al 60 per cento: per raggiungere il 90 per cento richiesto per le armi atomiche basta poco. Cosa dovrebbe fare l’Iran dell’uranio arricchito finora? Gli Stati Uniti hanno fatto una proposta: trasferirlo in paesi terzi, anche la Russia viene presa in considerazione.
DONALD TRUMP - VOLODYMYR ZELENSKY - MEME BY EDOARDO BARALDI
WITKOFF SVELA L'ACCORDO SULLE "5 REGIONI" ZELENSKY: I NOSTRI TERRITORI NON SI TOCCANO
Estratto dell'articolo di Monica Perosino per “La Stampa”
[…] Le proposte russe per arrivare alla pace ricalcano quelle dei negoziati di Istanbul del marzo 2022, ovvero il controllo di una notevole fetta di Ucraina e altre pretese, respinte come inaccettabili già allora.
A Istanbul il Cremlino aveva proposto l'insediamento di un governo filorusso a Kyiv, guidato da Viktor Medvedchuk. Oggi sembra voler spingersi oltre e lasciarsi mani libere per un controllo totale del Paese. Mosca ora vuole anche la "denazificazione", un termine volutamente vago che implica cambiamenti politici interni a Kyiv, ma non solo.
marco rubio negoziati con l'ucraina a gedda
La Russia fa finta di negoziare, l'America finge di crederci e, tra un bombardamento e l'altro, Mosca trova il tempo per attaccare l'Europa, con il presidente della Duma che chiede la rimozione dell'Alta rappresentante Ue, Kaja Kallas, che secondo Volodin «deve essere portata davanti a un tribunale internazionale delle Nazioni Unite».
Kallas è accusata di avere mancato di rispetto «a chi si è sacrificato per salvare il mondo dal nazismo» per avere invitato i Paesi candidati all'ingresso nell'Unione a non partecipare il 9 maggio a Mosca alla parata per l'80° anniversario della vittoria nella "Grande Guerra Patriottica", la Seconda guerra mondiale.
IL PROGETTO DI DIVISIONE DELL UCRAINA COME BERLINO
Sintetica la risposta della portavoce del servizio europeo per l'azione esterna (Seae): «Siamo abituati alla propaganda russa. La Russia teme coloro che parlano con fermezza a sostegno dell'Ucraina. È il presidente Putin a essere ricercato dal Tribunale penale internazionale per crimini di guerra. I fatti sono chiari: la Russia ha iniziato questa guerra, l'Ucraina è la vittima».
STUDIO OVILE - MEME BY EMILIANO CARLI
LA CROCE SULLA FRONTE DI MARCO RUBIO - MEME BY EMILIANO CARLI
Keith Kellogg
attacco missilistico russo a kryvyi rih 5