CEPPO LAQUALUNQUE: DALLA CINA CONFERMANO, ESISTONO DUE TIPI DI CORONAVIRUS, UNO PIÙ VIOLENTO E UNO PIÙ DEBOLE, CHE ESISTE DA MOLTO PIÙ TEMPO. E DALL'OSPEDALE SACCO ARRIVA UN'ALTRA BOMBA: I CEPPI SONO ALMENO TRE, ED ESISTONO NEL NOSTRO PAESE ''DA SETTIMANE PRIMA'' CHE IL POVERO ''PAZIENTE 1'' SI FACESSE RICOVERARE A CODOGNO - IN CINA IL TIPO ''VIOLENTO'' È STATO ISOLATO E DUNQUE HA SMESSO DI DIFFONDERSI, LASCIANDO SPAZIO AL CUGINO MOSCIO. PERCHÉ L'OBIETTIVO DEI VIRUS NON È AMMAZZARCI (COSA CHE UCCIDE PURE LORO) MA RIPRODURSI IL PIÙ POSSIBILE. E PER FARLO MUTANO, DIVENTANDO MENO LETALI
1.DALLA CINA CONFERMANO: ESISTONO DUE CEPPI, UNO PIÙ VIOLENTO E UNO PIÙ DEBOLE
DAGONEWS - Ceppo Laqualunque: le ipotesi suggerite da Vincenzo D'Anna, presidente dei biologi italiani, lo scorso sabato su Dagospia (ci sono più ceppi del virus, uno dei quali presente in Italia prima che il ''paziente 1'' si facesse ricoverare), trovano conferma sia da uno studio cinese pubblicato oggi sulla ''National Science Review'' (qui sotto link e abstract da noi tradotto in italiano), sia dagli scienziati dell'Ospedale Sacco e dall'Università di Milano, che hanno dimostrato come esistano tre diverse sequenze genetiche, e una o più di esse circolava nel Nord Italia ''diverse settimane'' prima dell'esplosione, o meglio dell'emersione, dell'epidemia.
L'articolo cinese dice, in parole poverissime, che esistono due tipi di SARS-CoV-2, come si chiama anche il coronavirus di cui parliamo da settimane. Uno che gira da più tempo, più debole e dunque più contagioso: gli infettati hanno sintomi lievi e perciò continuano nelle loro attività quotidiane, vanno in giro, stringono mani, tossiscono in ufficio, e ''colpiscono'' molte più persone (che poi è l'obiettivo finale dei virus).
Il secondo invece è molto più aggressivo, ti fa venire la febbre altissima, polmonite, in poche parole ti spedisce in pochi giorni all'ospedale o addirittura al cimitero, cosa che impedisce al virus di propagarsi: se vieni ricoverato, non fai altri contagi (salvo i casi di contagio IN OSPEDALE, come accaduto a Codogno e in Veneto, che sono una tempesta perfetta perché il personale medico si ammala e a sua volta contagia - ignaro - pazienti già indeboliti da altri malanni).
Questo NON È l'obiettivo di un virus, che vuole invece viaggiare di ospite in ospite, riproducendosi il più possibile e surfando felice nei nostri sternuti e sputazzi. Per quanto stronzo, il virus non vuole finire isolato in terapia intensiva né al camposanto. Ecco perché nelle scorse epidemie di SARS e MeRS, ci furono molte vittime in pochissimo tempo ma una scarsa diffusione: l'elevata gravità dei sintomi portava i malati a essere individuati e isolati velocemente.
Buone notizie quindi? Sì, perché il SARS-CoV-2 tenderà a diventare meno letale col passare delle settimane: lui stesso cercherà di non ammazzare i suoi ospiti così da poterne infettare di più. Come ogni influenza stagionale. Meno buono il fatto che ancora sappiamo molto poco di questo virus, e perché non è chiaro se dal tampone emerga questa differenza: andrebbero ricoverati o isolati subito quelli che hanno il secondo tipo, e forse più ''liberi'' quelli che hanno il primo. Trattare tutti i contagi allo stesso modo sta portando alla paralisi di interi paesi.
2.L'ABSTRACT DI UN IMPORTANTE ARTICOLO PUBBLICATO DALLA ''NATIONAL SCIENCE REVIEW'', PUBBLICAZIONE CINESE
https://academic.oup.com/nsr/advance-article/doi/10.1093/nsr/nwaa036/5775463?searchresult=1
L'epidemia di SARS-CoV-2 è iniziata alla fine di dicembre 2019 a Wuhan, in Cina, e da allora ha avuto un impatto su gran parte della Cina e ha sollevato importanti preoccupazioni a livello globale. In questo studio, abbiamo studiato l'estensione della divergenza molecolare tra SARS-CoV-2 e altri coronavirus correlati. Sebbene abbiamo riscontrato solo una variabilità del 4% nei nucleotidi genomici tra SARS-CoV-2 e un coronavirus legato alla SAR di pipistrello (SARSr-CoV; RaTG13), la differenza nei siti neutri era del 17%, suggerendo che la divergenza tra i due virus è molto maggiore di quanto precedentemente stimato.
I nostri risultati suggeriscono che lo sviluppo di nuove variazioni nei siti funzionali nel dominio di legame del recettore (RBD) dello spike osservato in SARS-CoV-2 e nei virus da SARSr-CoV di pangolino sono probabilmente causati da mutazioni e selezione naturale oltre alla ricombinazione.
Analisi genetiche di popolazione di 103 genomi SARS-CoV-2 hanno indicato che questi virus si sono evoluti in due tipi principali (designati L e S), che sono ben definiti da due diversi polimorfismi a singolo nucleotide che mostrano un legame quasi completo attraverso i ceppi virali sequenziati fino ad oggi.
Sebbene il tipo L (che ha colpito circa il 70% dei malati) sia più prevalente del tipo S (circa il 30%), il tipo S è risultato essere la versione ancestrale. Mentre il tipo L era più diffuso nelle prime fasi dell'epidemia a Wuhan, la frequenza del tipo L è diminuita dall'inizio di gennaio 2020. L'intervento umano potrebbe aver esercitato una pressione selettiva più pesante sul tipo L, che potrebbe essere più aggressivo e diffuso più velocemente.
reparto di terapia intensiva all'ospedale di wuhan 3
D'altra parte, il tipo S, che è evolutivamente più vecchio e meno aggressivo, potrebbe essere aumentato nella frequenza relativa a causa della pressione selettiva relativamente più debole. Questi risultati suggeriscono fortemente la necessità urgente di ulteriori studi immediati e completi che combinano dati genomici, dati epidemiologici e record grafici dei sintomi clinici dei pazienti con malattia di coronavirus 2019 (COVID-19).
3.CORONAVIRUS: MAPPA GENETICA 3 VIRUS ISOLATI IN ITALIA
(ANSA) - E' stata ottenuta in Italia la mappa genetica completa dei ceppi del coronavirus SarsCoV2 in circolazione in Italia. Il risultato è stato ottenuto dal gruppo dell'Università Statale di Milano e dall'Ospedale Sacco, coordinato da Gianguglielmo Zehender, Claudia Balotta e Massimo Galli, lo stesso che aveva isolato i 3 ceppi del virus nell'area di Codogno. Lo rende noto la stessa università. Dalla sequenza genetica emerge la parentela con i virus in circolazione in altri Paesi europei e conferma l'origine dalla Cina.
Dalla prima analisi è emerso infatti che il coronavirus isolato da tre persone in Lombardia ha forti analogie con le sequenze genetiche del coronavirus del primo caso rilevato in Italia, quello del turista cinese ricoverato nell'ospedale Spallanzani di Roma con la moglie, e del paziente uno di Codogno, entrambe ottenute da Istituto Superiore di Sanità (Iss) e Policlinico Militare Celio di Roma. Forti anche le analogie con i virus isolati in Europa, soprattutto in Germania e in Finlandia, e in America Centrale e Meridionale. L'analisi, rileva l'ospedale Sacco, conferma comunque l'origine cinese dell'infezione.
4.CORONAVIRUS: IN ITALIA DA SETTIMANE PRIMA DEL 21/2
(ANSA) - C'è la prima prova che il coronavirus circolava in Italia 'diverse settimane' prima che ci fosse la diagnosi del paziente uno di Codogno. E' contenuta nelle 3 sequenze genetiche del virus in circolazione in Lombardia, ottenute dal gruppo di Università Statale di Milano e Ospedale Sacco, coordinato da Gianguglielmo Zehender, Claudia Balotta e Massimo Galli. L'analisi di ulteriori genomi, in corso, potrà fornire stime più precise su ingresso del virus in Italia e possibili vie di diffusione.
OSPEDALE CODOGNO LODIospedale di codognocodogno – panico coronavirus 2