the edge u2 bono vox

"20 ANNI FA PARLAVAMO DI GUERRA E DI ARMI DI DISTRUZIONE DI MASSA, MI SI È GELATO IL SANGUE A RISENTIRLE" - IL CHITARRISTA DEGLI U2, THE EDGE, SEGUE L'ESEMPIO DEL SUO CANTANTE, BONO VOX, E CI RIFILA UN PIPPARDONE SULL'UCRAINA, SULLA PACE E CONTRO TRUMP: "LA MIA PREOCCUPAZIONE È CRESCIUTA PER TUTTA LA RETORICA CHE SENTO, MA MI SFORZO DI RICORDARE CHE IN AMERICA NON TUTTO DIPENDE DA UNA PERSONA. QUINDI VERRANNO PRESE DECISIONI GIUSTE, NON FRETTOLOSE O CONTRO IL BUON SENSO. SPERO, AD ESEMPIO, CHE…"

Estratto dell'articolo di Andrea Laffranchi per il “Corriere della Sera”

 

the edge

[…] Un album di nuove canzoni degli U2 manca dal 2017 quando uscì «Songs of Experience». Da allora la band irlandese ha fatto un tour per i 30 anni di «The Joshua Tree», una residency ipertecnologica a Las Vegas e domani toccherà alle celebrazioni per i 20 anni di «How To Dismantle an Atomic Bomb» che uscirà in varie versioni, compresa una deluxe da 5 dischi, con la sorpresa di un intero album ombra di brani rimasti fuori all’epoca e ribattezzato «How to Re-Assemble an Atomic Bomb».[…]

 

L’idea di rimettere assieme una bomba atomica fa più paura oggi di allora...

«È un titolo che ha due messaggi. Da un lato c’è il gioco di parole sulle canzoni rimesse assieme. Dall’altro l’essere consci del fatto che in termini geopolitici si è chiuso un cerchio. In “Happiness” scrivevamo di guerra in Iraq e di quelle armi di distruzione di massa, che in realtà non esistevano. Mi si è gelato il sangue a risentire quelle parole: sembrano scritte ora, con una guerra in Europa e la situazione in Medio Oriente che ci fanno chiedere “ma non abbiamo imparato nulla?”, “la storia si sta ripetendo?”. Oggi quelle armi di distruzione di massa ci sono veramente».

the edge

 

Cito da «Happiness»: «perché avremmo bisogno di un ventunesimo secolo». Le elezioni americane lo rendono più a rischio?

«La mia preoccupazione è cresciuta per tutta la retorica che sento, ma mi sforzo di ricordare che in America ci sono pesi e contrappesi e che non tutto dipende da una persona. Quindi verranno prese decisioni giuste, non frettolose o contro il buon senso. Spero, ad esempio, che il sostegno all’Ucraina resti solido perché loro stanno combattendo per la libertà e la democrazia in Europa».

 

[…] Quelle personali di Bono, quelle della geopolitica, ma bombe atomiche interne agli U2 sono mai esplose?

«Bono dice, in modo drammatico, che alla fine di ogni album ci separiamo. Anche se alla fine abbiamo sempre trovato un punto d’accordo ci sono stati momenti di alta tensione artistica e creativa, ma sappiamo bene che il meglio lo diamo qui dentro e che solo collaborando riusciamo a risplendere».

 

U2

I vostri tour hanno sempre alzato l’asticella della tecnologia. Si può andare oltre lo show immersivo della Sphere di Las Vegas?

«Quello show non può essere replicato al di fuori di quel posto. E allora stiamo pensando se fare qualcosa di totalmente antitecnologico. Staremo attenti alla sostenibilità ambientale: un tour negli stadi con decine di tir non può essere carbon neutral e potremmo optare per fermarci più a lungo in poche città. Ma ce lo dirà la musica dove andare e anche come». […]

U2 THE EDGEu2 achtung baby live at the sphere 8u2 achtung baby live at the sphere 7The Edge e Bono d a a U2U2U2U2bono e the edge sotto la metroTHE EDGEbono vox the edge

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk vincenzo susca

“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA UNA SCELTA DEMOCRATICA” - VINCENZO SUSCA: “WASHINGTON OGGI SEMBRA GOTHAM CITY. È DISTOPICO IL MONDO DELLE ARMI, DEI MURI, DELLA XENOFOBIA, DEL RAZZISMO, DELL’OMOFOBIA DI ‘MAGA’, COME  DISTOPICHE SONO LE RETI DIGITALI NEL SOLCO DI ‘X’ FITTE DI FAKE NEWS, TROLLS, SHITSTORM E HATER ORDITE DALLA TECNOMAGIA NERA DI TRUMP E MUSK - PERSINO MARTE E LO SPAZIO SONO PAESAGGI DA SFRUTTARE NELL’AMBITO DELLA SEMPRE PIÙ PALPABILE CATASTROFE DEL PIANETA TERRA - IL SOGNO AMERICANO È NUDO. SIAMO GIUNTI AL PASSAGGIO DEFINITIVO DALLA POLITICA SPETTACOLO ALLA POLITICIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO. UNO SPETTACOLO IN CUI NON C’È NIENTE DA RIDERE”

ursula von der leyen giorgia meloni donald trump friedrich merz

DAGOREPORT – HAI VOGLIA A FAR PASSARE IL VIAGGIO A WASHINGTON DA TRUMP COME "INFORMALE": GIORGIA MELONI NON PUÒ SPOGLIARSI DEI PANNI ISTITUZIONALI DI PREMIER (INFATTI, VIAGGIA SU AEREO DI STATO) – LA GIORGIA DEI DUE MONDI SOGNA DI DIVENTARE IL PONTE TRA USA E UE, MA URSULA E GLI EUROPOTERI MARCANO LE DISTANZE: LA BENEDIZIONE DI TRUMP (“HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA”) HA FATTO INCAZZARE IL DEEP STATE DI BRUXELLES – IL MESSAGGIO DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO, MERZ, A TAJANI: "NON CI ALLEEREMO MAI CON AFD" (I NEONAZISTI CHE STASERA SIEDERANNO ACCANTO ALLA MELONI AD APPLAUDIRE IL TRUMP-BIS), NE' SUI DAZI ACCETTEREMO CHE IL TRUMPONE TRATTI CON I SINGOLI STATI DELL'UNIONE EUROPEA..."

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT - COSA VOGLIONO FARE I CENTRISTI CHE SI SONO RIUNITI A MILANO E ORVIETO: UNA NUOVA MARGHERITA O RIVITALIZZARE LA CORRENTE RIFORMISTA ALL’INTERNO DEL PD? L’IDEA DI FONDARE UN PARTITO CATTO-PROGRESSISTA SEMBRA BOCCIATA - L’OBIETTIVO, CON L’ARRIVO DI RUFFINI E DI GENTILONI, È RIESUMARE L’ANIMA CATTOLICA NEL PARTITO DEMOCRATICO – IL NODO DEL PROGRAMMA, LA RICHIESTA DI PRODI A SCHLEIN E IL RILANCIO DI GENTILONI SULLA SICUREZZA – UN’ALTRA ROGNA PER ELLY: I CATTO-DEM HANNO APERTO AL TERZO MANDATO PER GOVERNATORI E SINDACI…

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)