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IL CINEMA DEI GIUSTI - C'È UN ALTRO PAGLIACCIO ASSASSINO IN CITTÀ. SI CHIAMA ART THE CLOWN. E AL SUO TERZO FILM, "TERRIFIER 3" RISCHIA DA MANDARE K.O. IL POVERO JOKER INNAMORATO DI HARLEY QUINN. AL FESTIVAL DEL CINEMA FANTASTICO DI SITGES, 1500 SPETTATORI URLANTI A OGNI BRACCIO AMPUTATO CON L'ACCETTA, HO VISTO COI MIEI OCCHI CHE IL GIOVANE PUBBLICO DI TUTTO IL MONDO VA PAZZO PER LA SAGA DEL GIOVANE REGISTA AMERICANO DAMIEN LEONE. CON IL SUO PROCEDERE PER OMICIDI A COLPI D'ASCIA E I SUOI MORTI SMEMBRATI, E IL SUO CLOWN RIDENTE, È QUELLO CHE I RAGAZZINI VOGLIONO VEDERE. NON JOKER CHE CANTA "NE ME QUITTE PAS" A HARLEY QUINN… - VIDEO

 

 

 

Marco Giusti per Dagospia

 

damien leone terrifier 3

C'è un altro pagliaccio assassino in città. Si chiama Art The Clown. E al suo terzo film, "Terrifier 3" rischia da mandare K.O. il povero Joker innamorato di Harley Quinn. Questo pensa solo a ucciderti nei modi più terribili.

 

Ieri sera, al festival del cinema fantastico di Sitges, a 20 minuti da Barcellona, il maggior festival horror al mondo, 1500 spettatori urlanti a ogni gola tagliata o braccio amputato con l'accetta di Art The Clown, ho visto coi miei occhi che il giovane pubblico di tutto il mondo va pazzo per la nuova saga "Terrifier" del giovane regista americano Damien Leone e per la sfida tra la bella urlante Lauren La Vera e Art di David Howard Thornton, clown assassino muto. La vera mazzata a Joker 2 l'hanno data i critici, che hanno salutato "Terrifier 3" con 88% di gradimento su Rotten Tomatoes e schiaffato un deprimente 35% a Joker 2.

APPLAUSI PER TERRIFIER 3 AL FESTIVAL DEL CINEMA FANTASTICO DI SITGES -

 

applausi per terrifier 3 al festival del cinema fantastico di sitges

Che la saga funzionasse se ne erano accorti tutti dal secondo episodio, "Terrifier 2" uscito due anni fa, 250 mila dollari di budget per un incasso di 15,6 milioni dollari. Boom! "Terrifier 3" ha un budget decoroso di 2 milioni di dollari e effetti speciali professionali. Mantiene come i film di Ti West e tutti i piccoli capolavori dei nuovi registi americani una passionaccia per la pellicola, per i trucchi in analogico, per l'artigianato del vecchio cinema. E un odio per il digitale. Ovvio.

 

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Tutto questo non rende "Terrifier" una saga innovativa, siamo sempre dentro i confini del cinema alla Wes Craven, e tutto, benché efferato e violentissimo, è prevedibile. Ma l'effetto che fa sul pubblico di ragazzini che crescono con le immagini dei massacri a Gaza e della guerra in Ucraina, è inaspettato anche per un vecchio critico navigato come me.

 

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"Terrifier 3" con il suo procedere per omicidi a colpi d'ascia di intere famiglie a Natale e i suoi morti smembrati, e il suo clown ridente, è quello che vogliono vedere. Non Joker che canta "Ne me quitte pas" a Harley Quinn.

 

L'11 ottobre, al termine della tournée europee per festival dell'horror, il film sarà in sala in America, il 30 arriverà anche in Italia. Il regista, Demian Leone, si domanda se accettare o mo di fare una versione meno violenta per ottenere un divieto ai 14 e non ai 18 anni. Via cinque scene che adora. Zac. Il film è lungo per un horror. Non ci perderebbe poi molto. Ma il suo pubblico proprio quelle scene vuole vedere. 

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