piero cipollone bce

UN CIPOLLONE A FRANCOFORTE – PIERO CIPOLLONE OTTIENE IL VIA LIBERA DELLA COMMISSIONE AFFARI ECONOMICI E MONETARI DEL PARLAMENTO EUROPEO: ORA MANCA SOLO L’OK DELLA PLENARIA E DEL SUMMIT DEI LEADER UE DI FINE MESE - IL NUOVO MEMBRO DEL BOARD DELLA BCE, DOPO LE DIMISSIONI DI PANETTA, SI MUOVE CON PRUDENZA: “NON POSSIAMO RIPOSARE SUGLI ALLORI. LE DECISIONI DELLA BCE DOVRANNO CONTINUARE A BASARSI SULLA VALUTAZIONE COSTANTE DELLE PROSPETTIVE DI INFLAZIONE…”

Estratto dell’articolo di Gabriele Rosana per "il Messaggero"

 

PIERO CIPOLLONE

Anche il Parlamento europeo dà la sua luce verde a Piero Cipollone come prossimo membro del comitato esecutivo della Bce al posto di Fabio Panetta, che dal 1° novembre assume le funzioni di governatore di Bankitalia. Al termine di un'audizione che si è tenuta ieri a Bruxelles davanti agli eurodeputati della commissione Affari economici e monetari dell'Eurocamera, l'attuale vice direttore generale di palazzo Koch ha incassato l'ok con 30 voti a favore, tre contrari e due astenuti.

 

Per diventare definitiva, l'indicazione dovrà adesso essere validata dalla plenaria dell'Europarlamento, tra una settimana a Strasburgo: […] si tratta […] dell'ultimo snodo procedurale prima dell'ufficializzazione della nomina, che dovrà essere formalizzata ad opera dei leader Ue al summit di fine mese.

banca centrale europea

 

[…] Per il tecnico italiano […] comincerà così un mandato non rinnovabile di otto anni in seno all'organismo di Francoforte che conta sei membri e i cui equilibri tra falchi e colombe sono monitorati da vicino. Nel consiglio direttivo siedono già la presidente della Bce Christine Lagarde (francese), il suo vice Luis de Guindos (spagnolo), Isabel Schnabel (tedesca) e Frank Elderson (olandese), oltre al capo economista dell'Eurotower Philip Lane (irlandese).

 

[...]

 

PIERO CIPOLLONE

Nell'audizione a Bruxelles (una doppietta tutta italiana, ieri, visto che Cipollone è stato preceduto dall'ex premier Enrico Letta, intervenuto per riferire sulla sua relazione sul futuro del mercato unico), il membro del board della Bce in pectore ha risposto alle domande degli eurodeputati e parlato anche di tassi d'interesse, ricordando che «non possiamo riposare sugli allori» e che le decisioni della Bce «dovranno continuare a basarsi sulla valutazione costante delle prospettive di inflazione, sulle dinamiche dell'inflazione di fondo e sulla forza del meccanismo di trasmissione della politica monetaria». Un approccio «prudente e necessario, viste le incertezze economiche geopolitiche rafforzate dagli eventi tragici che stiamo vedendo in Israele», ha aggiunto Cipollone.

banca centrale europea

PIERO CIPOLLONE

Ultimi Dagoreport

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…