LA CITTÀ DEI CADAVERI - CENTINAIA DI CORPI ABBANDONATI NEI CAMION FRIGORIFERO A NEW YORK: SONO VITTIME DELLA PRIMA ONDATA DI CUI NESSUNO HA RECLAMATO IL CORPO - NON HANNO TROVATO SEPOLTURA NEANCHE NELLE FOSSE COMUNI DI HART ISLAND E SONO LETTERALMENTE PARCHEGGIATI DALLA SCORSA PRIMAVERA - IN CITTÀ GLI OBITORI PIENI SONO STATI SOSTITUITI DA CAMION PARCHEGGIATI DAVANTI AGLI OSPEDALI
Anna Lombardi per www.repubblica.it
brooklyn new york camion refrigerati con cadaveri da covid
I morti senza tomba che terrorizzano New York. Centinaia di persone uccise dal coronavirus la scorsa primavera: i cui corpi sono stati “dimenticati” – ma sarebbe più opportuno dire abbandonati – in camion frigoriferi parcheggiati a Brooklyn. Ben 650 cadaveri: tutti di persone morte sole. Poveretti andati via senza avere nessuno a reclamarne il corpo. Talmente poveri da non potersi permettersi uno straccio di sepoltura.
brooklyn cadaveri trasportati nelle celle frigorifere new york
Fantasmi (ancora prima di morire) che alla vigilia di Thanksgiving, la festa del Ringraziamento che si celebra giovedì con grandi riunioni familiari, fanno particolarmente paura. Perché nella Grande Mela i numeri del virus tornano a salire: con 5.976 nuovi contagi solo ieri il totale è 600.967. Nell'ultima settimana si sono verificati 4896 casi al giorno: un aumento dell'85 per cento rispetto alle due settimane precedenti.
nuove tombe a hart island new york
Nello Stato che durante la prima ondata fu vero focolaio d’America, ad aprile si arrivò ad avere mediamente mille morti al giorno. Una situazione così tragica da mandare in tilt crematori e obitori. E si dovette ricorrere a 44 camion frigorifero capaci di contenere 45 cadaveri ciascuno: e ridurre da 60 a 14 giorni la tolleranza per le salme conservate nella Morgue non reclamate da nessuno.
I morti senza nome, i senza famiglia, i senza soldi vennero spediti nelle fosse comuni di Hart Island. Sì, il lugubre scoglio a est del Bronx conosciuto dai “locals” come “isola dei morti”: all’epoca il New York Post la mise in copertina, ribattezzandola “isola delle lacrime”, con una foto straziante che fece molto scandalo.
brooklyn new york camion refrigerati con cadaveri da covid
Ma evidentemente qualcosa non ha funzionato. E non a tutte le vittime del coronavirus è stata garantita una sia pur misera sepoltura. E ora, la nuova polemica contro il sindaco Bill de Blasio già infuria. E pazienza se qui in città ora la situazione è ancora piuttosto sotto controllo, non drammatica come nel resto d’America, dove i contagi sono ormai 11 milioni e i morti hanno superato i 250mila (ben più dei 240mila che il virologo Anthony Fauci minacciava come la più fosca delle previsioni sei mesi fa).
un camion refrigerato usato come obitorio a new york
La seconda ondata di pandemia sta comunque bussando pure alle porte della Grande Mela già duramente provata. E la scoperta dei camion ancora pieni di cadaveri fa temere per la tenuta degli obitori e dei cimiteri se anche qui i morti, che fortunatamente ieri erano ancora “solo” quaranta, dovessero aumentare.
Come in queste ore sta accadendo a El Paso, la città texana al confine col Messico. Dove la sindaca Dee Margo è stata costretta a chiedere l’aiuto della Guardia Nazionale per affrontare la mancanza di posti negli obitori della contea e nei cimiteri, travolti dagli almeno 1.000 morti per Covid solo negli ultimi giorni. Sì, i fantasmi dei morti da coronavirus che oggi terrorizzano New York presto potrebbero spaventare l’America intera.