cristina ghergo

CLIC! FOTOGRAFO GHERGO SUM – DA CARMELO BENE A SGARBI, DA CITTO MASELLI E NASTASSJA KINSKI A MORAVIA, UNA RETROSPETTIVA A ROMA IN VIA DELLE MANTELLATE CELEBRA L’OPERA FOTOGRAFICA DI CRISTINA GHERGO - UNA PASSIONE EREDITATA DAL PADRE, IL FAMOSO RITRATTISTA ARTURO GHERGO, POI DECLINATA NEL CAMPO DELLA MODA DAL 1976, CON LA COLLABORAZIONE CON TESTATE PRESTIGIOSE COME "VOGUE" – “CAMBIANO I TEMPI, LE MODE, I PERSONAGGI. MA LO SGUARDO DI CHI SCATTA RESTA SEMPRE LO STESSO. ANCHE QUANDO C'È DI MEZZO UNA COMMITTENZA, COME CON L'ALTA MODA NEGLI USA”

Paolo Conti per il “Corriere della Sera – ed. Roma”

 

cristina ghergo

«Ho sempre cercato di restituire l'essenza dell'anima dei personaggi che ritraevo e continuo a ritrarre. Penso di esserci riuscita grazie anche al rapporto di familiarità che nasce dalle chiacchierate prima degli scatti. Gli sguardi degli amici che non ci sono più arrivano vivi: sono persone reali quelle che sono state ritratte nel loro momento, e che oggi ci guardano dalle foto. Io stessa rimettendo a posto il mio archivio per questa mostra mi sono emozionata».

 

Da domani lo spazio di Casa triplef di Federica Formilli Fendi (il marchio indica le tre F di nome e cognomi) in via delle Mantellate 15/a ospita il suo primo evento. Si tratta di Artisti , retrospettiva dell'opera fotografica di Cristina Ghergo. Una passione ereditata dal padre, il famoso fotografo ritrattista Arturo Ghergo, poi declinata in piena originalità lavorando a lungo nel campo della moda dal 1976, con la collaborazione a testate prestigiose come Vogue, Uomo Vogue, Harper' s Bazaar, L'Officiel.

 

citto maselli nastassja kinski foto cristina ghergo

La lunga permanenza a New York la introduce nel mondo di Andy Warhol, Divine o Bianca Jagger, solo per fare qualche nome. Ma cuore e radici restano nello studio romano. Ed ecco così in mostra, in Casa triplef, Carmelo Bene mentre si confronta con Majakovskij, Alberto Moravia intento a tracciare un cerchio sulla sabbia con un dito, Roberto Capucci che gioca con le sue creazioni, Sabrina Colle sul divano con Vittorio Sgarbi.

 

arturo ghergo

Mondi che dialogano perfettamente con lo spazio di Casa triplef, ideato da Federica Formilli Fendi con la co-conduzione artistica di Carlo Alberto D'Emilio. Era stato lo studio di Mario Schifano che nel chiostro piantò tre noccioli di avocado: oggi un albero è rigoglioso con i suoi frutti.

 

Spiega Cristina Ghergo: «Tutto questo nasce dalla mia frequentazione professionale e dalla mia amicizia personale col mondo Fendi. Prima le sorelle, poi l'esperienza di Fendissime, ora Federica. Io ero già molto impegnata nella cura e nella valorizzazione dell'archivio di mio padre quando Federica mi ha chiesto di allestire una mia mostra. Solo l'idea di mettere le mani anche nel mio archivio mi atterriva. Ma poi la mostra è venuta su quasi da sola e io mi sono trovata a riscoprire lavori che non ricordavo, quindi fotografie che avevo dimenticato».

 

Anche il titolo della mostra, Artisti , è emerso con semplicità da quel materiale: «Nella vita ho sempre amato raccontare con le immagini pittori, registi, scrittori, musicisti. E anche stilisti, con i loro abiti e le loro top model».

 

carmelo bene foto cristina ghergo

Una retrospettiva obbliga a uno sguardo quasi dall'alto, col distacco del tempo che è passato. Di solito in questi casi si individua un filo che tiene insieme tutto. Qual è, nel caso di Cristina Ghergo? «Credo sia lo stile. Me ne sono resa conto a posteriori, ovviamente.

 

Cambiano i tempi, le mode, i personaggi. Ma lo sguardo di chi scatta le fotografie resta sempre lo stesso. Anche quando c'è di mezzo una committenza, come nel mio caso con l'alta moda negli Stati Uniti. Ora penso di poter dire che c'è uno stile che caratterizza le foto degli anni 80 come quelle che, per esempio, ho scattato un anno fa».

irene ghergo foto di bacco (2)Contessa Marella Caracciolo Agnelli con un abito da sera di Federico Forquet , 1946 - foto ghergo

cristina ghergo fotografamoravia irene ghergoroberto capuccifoto arturo ghergoirene cristina ghergoroberto capucci 2sgarbi sabrina collecristina ghergo giulio carlo argan 1

Ultimi Dagoreport

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE STRATEGIA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E GIORGIA MELONI COL CAZZO CHE CE LO MANDA: HA CONFERMATO PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE GESTITO DA MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE FICHES CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO PER L’ASSOLUZIONE DI SALVINI: SE NE FREGANO DELLA LEGA E VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD…

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...