la polizia davanti alla residenza di yoon suk-yeol corea del sud

ME CO-YOON! – IL SERVIZIO DI SICUREZZA PRESIDENZIALE SUDCOREANO HA IMPEDITO L'ARRESTO DEL PRESIDENTE DEPOSTO, YOON SUK-YEOL, ACCUSATO DI INSURREZIONE E ABUSO DI POTERE PER IL TENTATIVO DI IMPORRE LA LEGGE MARZIALE – GLI AGENTI DELLA POLIZIA INVIATI PER TRATTENERLO E PERQUISIRE LA SUA RESIDENZA A SEUL SONO STATI FERMATI – CI SONO STATI SCONTRI  FUORI DAL PALAZZO PRESIDENZIALE…

COREA SUD: AUTORITÀ DAVANTI RESIDENZA YOON PER ESEGUIRE ARRESTO

La polizia davanti alla residenza di Yoon Suk-yeol

(ANSA) - Gli investigatori sudcoreani sono arrivati all'esterno della residenza presidenziale per tentare nuovamente di eseguire un mandato di arresto contro il deposto presidente Yoon Suk-yeol. Lo riferisce l'emittente sudcoreana Ytn.

 

Davanti alla residenza sono radunati i sostenitori di Yoon, indagato per "ribellione" dopo il tentativo fallito di imporre la legge marziale il 3 dicembre scorso. L'area è stata isolata da un gran numero di agenti di polizia.

 

COREA SUD: FORZE DI SICUREZZA IMPEDISCONO L'ARRESTO DI YOON

Yoon Suk-yeol

(ANSA) - Il servizio di sicurezza presidenziale sudcoreano è riuscito per l'ennesima volta a impedire l'arresto del presidente deposto Yoon Suk-yeol dopo un tentativo di imporre la legge marziale. Gli agenti inviati per trattenerlo hanno incontrato resistenza, e scontri si sono verificati questa mattina fuori dalla residenza presidenziale. Lo riferisce la Yonhap.

 

Gli investigatori dell'ufficio di indagine sulla corruzione per alti funzionari (Cio) hanno presentato mandati per trattenere Yoon e perquisire la residenza, ma il capo del servizio di sicurezza Park Chong-jun ha negato loro l'ingresso, invocando norme sulla privacy. "I procuratori e gli investigatori del Cio si stanno scontrando con il servizio di sicurezza presidenziale di fronte alla residenza dopo aver superato la prima e la seconda barriera", ha detto un funzionario di polizia, riferendosi ai cancelli del complesso e a uno scontro precedente con un'unità militare di stanza sul posto.

 

La polizia davanti alla residenza di Yoon Suk-yeol

Il Cio ha tempo fino a lunedì per eseguire il mandato di arresto per le accuse di insurrezione e abuso di potere legate all'imposizione della legge marziale da parte di Yoon il 3 dicembre. A complicare l'arresto, anche migliaia di sostenitori del presidente deposto, costantemente radunati vicino alla residenza nonostante la polizia abbia tentato di portarli via a braccia.

 

La Procura ha avvisato che chiunque impedirà l'arresto di Yoon rischia di essere a sua volta fermato per resistenza a pubblici ufficiali. Se Yoon verrà arrestato, gli investigatori hanno in programma di portarlo al quartier generale del Cio a Gwacheon, appena a sud di Seul, per interrogarlo prima di trattenerlo presso il centro di detenzione nella vicina Uiwang. Una volta arrestato, il Cio avrà 48 ore di tempo per richiedere un altro mandato di arresto formale o rilasciarlo. (ANSA).

PROTESTE IN COREA DEL SUD CONTRO IL PRESIDENTE YOON SUK YEOLPROTESTE IN COREA DEL SUD CONTRO IL PRESIDENTE YOON SUK YEOL

Ultimi Dagoreport

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)

giorgia meloni tosi matteo salvini luca zaia vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - MENTRE IL PD DI ELLY, PUR DI NON PERDERE LA CAMPANIA, STA CERCANDO DI TROVARE UN ACCORDO CON DE LUCA, LEGA E FRATELLI D’ITALIA SONO A RISCHIO DI CRISI SUL VENETO - ALLE EUROPEE FDI HA PRESO IL 37%, LA LEGA IL 13, QUINDI SPETTA ALLA MELONI DEI DUE MONDI - A FAR GIRARE VIEPPIÙ I CABASISI A UN AZZOPPATO SALVINI, IL VELENO DI UN EX LEGHISTA, OGGI EURODEPUTATO FI, FLAVIO TOSI: ‘’IL TERZO MANDATO NON ESISTE, ZAIA NON HA NESSUNA CHANCE. TOCCA A FDI, OPPURE CI SONO IO”

emmanuel macron ursula von der leyen xi jinping donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT – PER TRUMP L'EUROPA NON E' PIU' UN ALLEATO MA SOLO UN CLIENTE PER IMPORRE I SUOI AFFARI - ALL’INAUGURATION DAY CI SARÀ SOLO GIORGIA (QUELLA CHE, TRUMP DIXIT, "HA PRESO D'ASSALTO L'EUROPA") MA NON URSULA VON DER LEYEN - CHE FARE DI FRONTE ALL'ABBANDONO MUSK-TRUMPIANO DI UNA CONDIVISIONE POLITICA ED ECONOMICA CON I PAESI DELL'OCCIDENTE? - CI SAREBBE IL PIANO DRAGHI, MA SERVONO TANTI MILIARDI E VOLONTÀ POLITICA (AL MOMENTO, NON ABBONDANO NÉ I PRIMI, NÉ LA SECONDA) - L’UNICA SOLUZIONE È SPALANCARE LE PORTE DEGLI AFFARI CON PECHINO. L'ASSE EU-CINA SAREBBE LETALE PER "AMERICA FIRST" TRUMPIANA

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…

giuseppe conte beppe grillo ernesto maria ruffini matteo renzi elly schlein

DAGOREPORT – ABBATTUTO PER DUE VOLTE BEPPE GRILLO ALLA COSTITUENTE, UNA VOLTA CASSATO IL LIMITE DEI DUE MANDATI,  LIBERO DA LACCI E STRACCI, GIUSEPPE CONTE POTRA' FINALMENTE ANNUNCIARE, IN VISTA DELLE REGIONALI, L’ACCORDO CON IL PARTITO DI ELLY SCHLEIN – AD AIUTARE I DEM, CONCENTRATI SULLA CREAZIONE DI UN PARTITO DI CENTRO DI STAMPO CATTOLICO ORIENTATO A SINISTRA (MA FUORI DAL PD), C'E' ANCHE RENZI: MAGARI HA FINALMENTE CAPITO DI ESSERE PIÙ UTILE E MENO DIVISIVO COME MANOVRATORE DIETRO LE QUINTE CHE COME LEADER…