coronavirus vaccino

COME MAI L’EUROPA NON HA FRETTA DI AUTORIZZARE IL VACCINO? – CI SONO OVVIAMENTE RAGIONI DI SICUREZZA, MA ANCHE MEDIATICHE: BRUCIARE LE TAPPE NON RASSICURA I CITTADINI DUBBIOSI SULL’OPPORTUNITÀ DI FARSI INIETTARE LA DOSE. È DA LORO CHE DIPENDE IL SUCCESSO DELLA FUTURA CAMPAGNA DI IMMUNIZZAZIONE. LA TESI DELL’EMA È: MEGLIO ASPETTARE UN ATTIMO E FAR VACCINARE PIÙ PERSONE POSSIBILI...

Alberto D’Argenio per www.repubblica.it

vaccino coronavirus

 

"L'Ema considera che l'autorizzazione condizionata sia il meccanismo più appropriato in questa emergenza pandemica". È fredda, se non piccata, la reazione delle istituzioni europee di fronte alla scelta del Regno Unito, che oggi ha dato il via libera al vaccino di Pfizer-Biontech bruciando sul tempo le autorità dell'Unione.

 

Sono settimane che da Bruxelles e Amsterdam, sede dell'Ema, gli organismi Ue pressano i governi affinché nessuno opti per una procedura d'emergenza nazionale che spacchi l'unità dell'Unione con rischi per la sicurezza e la salute pubblica. A farlo, ovviamente, è stata Londra, che tra un mese uscirà formalmente dalla Ue, rivendendosi la scelta - subito cavalcata in Italia da Matteo Salvini - come un successo della Brexit. Per Bruxelles invece è solo propaganda.

BORIS JOHNSON E IL VACCINO

 

La Gran Bretagna fino al 31 dicembre è ancora un Paese membro dell'Unione e per questo ricade sotto la competenza dell'Ema, l'agenzia europea del farmaco chiamata a dare il via libera alla commercializzazione dei vaccini nella Ue. Ogni Paese - in teoria anche l'Italia - può però bypassare gli esami degli esperti europei e procedere con un'autorizzazione d'emergenza nazionale. Scelta però fortemente sconsigliata dall'Ema per due ragioni.

 

vaccino covid 3

La prima, legata alla sicurezza, è facile da comprendere: l'autorizzazione d'emergenza salta diversi passaggi, rinuncia a un controllo scrupoloso dei dati inviati dalle case farmaceutiche sulla sperimentazione e dunque mette a rischio la salute dei cittadini.

 

La seconda ragione ha anche una traccia mediatica e di efficacia delle campagne di vaccinazione: bruciare le tappe non rassicura quei cittadini dubbiosi sull'opportunità o meno di farsi iniettare l'immunizzante perché, appunto, poco rassicurati sulla serietà dei controlli da parte delle autorità pubbliche. E il successo delle campagne di vaccinazione dipende proprio da quante persone accetteranno di farsi inoculare il rimedio. Per questi due motivi l'Ema ha scelta la procedura che porta all'approvazione condizionata, che taglia i tempi rispetto ai normali protocolli di autorizzazione ma non rinuncia alla sicurezza. 

ursula von der leyen boris johnson

 

Ecco perché dietro le quinte gli europei spiegano che la scelta inglese di battere sul tempo l'Europa non è un successo legato alla Brexit, ma pura propaganda politica e mediatica di Londra che ha voluto vendersi una bufala per dimostrare che fuori dall'Unione la vita è migliore. Tanto che gli inglesi saranno i primi europei ad avere il vaccino. Gli altri - quelli dell'Unione continentale - dovranno aspettare i controlli dell'Ema, con il via libera a Pfizer possibile entro il 29 dicembre e a Moderna entro il 12 gennaio.

vaccino coronavirus mielite

 

Matteo Salvini ha subito sposato la narrativa inglese affermando: "Ci dicevano che l'uscita dall'Europa avrebbe portato la Gran Bretagna alla rovina, invece la prossima settimana loro iniziano la somministrazione del vaccino Pfizer". La realtà è però ben diversa: qualsiasi paese Ue, anche l'Italia, può bypassare l'Ema e dare una autorizzazione d'emergenza in poche ore. Ma a rischio e pericolo dei suoi stessi cittadini.

vaccino covid 5

Ultimi Dagoreport

tony effe

DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA ANDATE A FANCULO! MENTRE PAPA BERGOGLIO ACCOGLIE SANTI E PUTTANE, TRANS E GAY, LA SINISTRA ITALIANA PROVA A IMPORRE QUESTA OSSESSIONE AMERICANA PER IL POLITICAMENTE CORRETTO CHE SI ILLUDE DI RIDURRE IL TASSO DI INTOLLERANZA UTILIZZANDO UN LINGUAGGIO APPROPRIATO. TUTTO INUTILE. PERCHÉ IL RIDICOLO È PIÙ FORTE DEL PERICOLO. DIRE OMOSESSUALE ANZICHÉ GAY NON PROTEGGE GLI OMOSESSUALI DALLA VIOLENZA DI STRADA. COSÌ COME CACCIARE DAL PALCO DEL CONCERTONE DELL’ULTIMO ANNO IL RAPPER TONY EFFE PER AVER SCRITTO BRANI CHE "VEICOLANO MESSAGGI OFFENSIVI VERSO LE DONNE E NORMALIZZANO ATTEGGIAMENTI VIOLENTI" NON CAMBIA LA VITA SOCIALE E I RAPPORTI INTERPERSONALI. MASSÌ, IN PRINCIPIO ERA IL VERBO. MA ALLA FINE C'È LA BUGIA, IL TERRORE DI ESPRIMERE LIBERAMENTE QUELLO CHE SI PENSA, DETTO ALTRIMENTI FASCISMO”

mario calabresi - elly schlein - matteo renzi - carlo calenda - ernesto maria ruffini

DAGOREPORT – CERCASI DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, DI ISPIRAZIONE CATTOLICA E MODERATA, CHE INSIEME AL PD POSSA CONTRAPPORSI ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 ALLA DESTRA AUTORITARIA DEL GOVERNO DI MELONI (SALVINI E TAJANI NON CONTANO PIU' UN CAZZO) - MENTRE PROCEDE L'EUTANASIA DEL TERZO POLO, OSTAGGIO DI RENZI E CALENDA, SI E' AUTOCANDIDATO IL CATTOLICO ERNESTO MARIA RUFFINI, MA NON LO VUOLE NESSUNO (ANCHE PRODI DUBITA DEL SUO APPEL MEDIATICO) - RISULTATO? SI È DIMESSO NON SOLO DAL FISCO MA ANCHE DA CANDIDATO - RUFFINI O NO, UNA “COSA" DI CENTRO DOVRÀ NASCERE A FIANCO DEL PD. L'EVANESCENZA DEI CATTO-RIFORMISTI DEM E' TOTALE. IL VATICANO E L'AZIONISMO CATTOLICO NON SI RICONOSCONO NEI VALORI ARCOBALENO DELLA MULTIGENDER ELLY SCHLEIN – RUMORS DALLA MILANO CIVICA: CIRCOLA IL NOME DI MARIO CALABRESI COME CANDIDATO SINDACO PER IL DOPO SALA…

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – MENTRE LA CRISI GLOBALE DELL'AUTOMOTIVE RISCHIA DI BRUCIARE L'1% DEL PIL ITALIANO, GIORGIA MELONI E JOHN ELKANN SONO IMPEGNATI A FARSI LA GUERRA - LA DUCETTA DIFFIDA (EUFEMISNO) DI YAKI NON SOLO PERCHE' EDITORE DI "REPUBBLICA" E "LA STAMPA" NONCHE' AMICO DI ELLY SCHLEIN (GRAZIE ALLA DI LUI SORELLA GINEVRA), MA ANCHE PERCHÉ E' CONVINTA CHE FRIGNI SOLTANTO PER TORNACONTO PERSONALE - DI CONTRO, IL RAMPOLLO AGNELLI FA PRESENTE A PALAZZO CHIGI CHE LA QUESTIONE NON RIGUARDA SOLO STELLANTIS MA L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA IN TUTTO L'OCCIDENTE - E LA CINA GODE GRAZIE AL SUICIDIO EUROPEO SUL GREEN DEAL...

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

FLASH – COSA FARÀ LA CAMALEONTE MELONI QUANDO DONALD TRUMP, PER L’IMPOSIZIONE DEI DAZI, DECIDERÀ DI TRATTARE CON I SINGOLI PAESI E NON DIRETTAMENTE CON BRUXELLES? LA DUCETTA, AIUTATA DAL SUO AMICO ELON MUSK, GESTIRÀ GLI AFFARI FACCIA A FACCIA CON IL TYCOON, FACENDO INCAZZARE URSULA VON DER LEYEN E MACRON, O STARÀ DALLA PARTE DELL’UNIONE EUROPEA? STESSO DISCORSO PER L’UBIQUO ORBAN, CHE OGGI FA IL PIFFERAIO DI PUTIN E L’AMICO DI TRUMP: COSA FARÀ IL “VIKTATOR” UNGHERESE QUANDO LE DECISIONI AMERICANE CONFLIGGERANNO CON QUELLE DI MOSCA?

lapo e john elkann lavinia borromeo

FLASH! - INDAGATO, GRAZIE A UNA DENUNCIA DELLA MADRE MARGHERITA AGNELLI, INSIEME AI FRATELLI GINEVRA E JOHN  NELL'AMBITO DELL'EREDITA' DELLA NONNA MARELLA CARACCIOLO, LAPO ELKANN E' STATO COSTRETTO A RASSEGNARE LE DIMISSIONI DALLA PRESIDENZA DELLA FONDAZIONE BENEFICA DE "LA STAMPA", ''SPECCHIO DEI TEMPI'', PER LASCIARE LA POLTRONA ALLA COGNATA LAVINIA BORROMEO... – LA PRECISAZIONE DELL’UFFICIO STAMPA DI LAPO ELKANN: “LAVINIA HA ASSUNTO LA PRESIDENZA, MA LAPO RIMANE NEL CONSIGLIO DI ‘SPECCHIO’”