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COME NACQUE LA PAYPAL MAFIA – MARZO 2000. ELON MUSK GUIDA UNA MCLAREN F1 DA 627 CAVALLI. ACCANTO A LUI, PETER THIEL, CHE LO SFIDA A MOSTRARE LE CAPACITÀ DEL BOLIDE MENTRE DISCUTONO DELLA FUSIONE TRA LE RISPETTIVE SOCIETÀ, “X.COM” E “CONFINITY”. UN’ACCELERAZIONE ECCESSIVA, E LA MCLAREN SI SCHIANTA, LASCIANDO I DUE MILIARDARI ILLESI. POCHI MESI DOPO, THIEL FA VOLARE MUSK RIMUOVENDOLO DAL RUOLO DI CEO DELLA LORO AZIENDA, MENTRE MUSK È IN LUNA DI MIELE – NEL 2002 EBAY COMPRA PAYPAL PER 1,5 MILIARDI DI DOLLARI, CHE FORNISCONO A THIEL E MUSK UNA LUCROSA OCCASIONE DI RICONCILIAZIONE. IL RESTO, È STORIA, TRA POLITICAMENTE CORRETTO, TEOLOGIA E GLI SPIRITI ANIMALI DEL CAPITALISMO...
Estratto dell’articolo di Alessandro Aresu per “Limes” - numero 1/2025 - “L’ordine del caos”
peter thiel, elon musk fondatori di paypal
[…] Marzo 2000. La McLaren F1 color argento, da 627 cavalli, sfreccia sulle strade della Silicon Valley. Elon Musk, 28 anni, al volante, non ha familiarità con la potenza della sua nuova auto, acquistata con una parte dei 22 milioni di dollari guadagnati dalla vendita della sua prima start-up. Accanto a lui, Peter Thiel lo sfida a mostrare le capacità del bolide.
In quella sfida echeggiano tutte le altre sfide. Nell'abitacolo, l'accelerazione della velocità e della tensione, nella discussione della fusione forzata tra le loro rispettive società, X.com del gruppo di Musk e Confinity della cerchia di Thiel, rivali in una guerra per il dominio nel settore dei pagamenti online.
La loro rivalità è tale da far dire a Musk che stavano partecipando alla gara per vedere chi sarebbe rimasto senza soldi più velocemente. Un'accelerazione eccessiva, e la Mclaren si schianta sul terrapieno, si solleva fracassandosi poi contro il bordo della strada. Vetri rotti, pneumatici scoppiati e i due imprenditori illesi. Thiel ha riassunto la vicenda così: Ho volato anch’io con Elon, ma non con un razzo.
Pochi mesi dopo, Thiel fa volare Musk in un altro senso. Assieme ad altri colleghi, orchestra la sua rimozione dal ruolo di ceo della loro azienda, mentre Musk è in luna di miele in Australia. Il re viene simbolicamente assassinato.
Nel 2002 l'acquisizione di PayPal da parte di eBay fornice sia a Thiel sta a Musk i capitali per le loro imprese successive e una lucrosa occasione di riconciliazione.
Le esperienze e le lotte degli anni di PayPal costituiscono una rete sociale potente, e in seguito irresistibile, che si autodichiara “PayPal Mafia”: espressione resa celebre da un articolo di Fortune del 2007, probabilmente ispirato da Thiel.
Momento cruciale per la vita di Thiel dopo PayPal è la fondazione di Founders Fund, che diventa un veicolo d'investimento influente, con un approccio molto selettivo e spesso controcorrente.
Thiel diviene il primo investitore esterno di Facebook, nonché mentore eterno di Mark Zuckerberg, al quale senz'altro ha propinato infinite interrogazioni sul desiderio mimetico e il capro espiatorio. In realtà, nel 2004, la mafia e PayPal sono già considerati insieme nel libro “The PayPal Wars”. Nel volume, la mafia e le attività criminali sono presentate come minaccia significativa per PayPal, data la natura del suo servizio di trasferimento di denaro online.
La capacità di PayPal di convertire le transazioni con carta di credito in denaro contante lo rende un obiettivo sensibile per i gruppi criminali. […] Una frode, per esempio, costa a PayPal oltre 5 milioni di dollari nell'anno «fatale», il 2000. Il libro evidenzia che diverse organizzazioni criminali, inclusa la mafia russa e quella nigeriana, sono state coinvolte in queste attività fraudolente. Tali gruppi hanno usato tecniche sofisticate per sfruttare le vulnerabilità del sistema di pagamento di PayPal.
Per contrastare queste minacce, PayPal ha attuato diverse strategie di sicurezza, tra cui lo sviluppo di un sistema di rilevamento delle frodi chiamato « Igor», in onore di un criminale russo che aveva sfidato il cto di PayPal, Max Levchin. […] Inoltre, PayPal nella sua «guerra», che nell'understatement di The PayPal Wars coinvolge non solo la mafia ma l'intero pianeta, collabora con le forze dell'ordine, in particolare con l'Fbi, per perseguire i criminali e smantellare gli anelli di frode. Queste collaborazioni portano all'arresto di criminali e a vittorie legali di alto profilo.
[…] La guerra si combatte anche, una volta finita, scrivendo la sua storia. The PayPal
Wars è infatti finanziato da Thiel, emerge dalla sua cerchia. Ciò suscita l'ira di Musk, che vuole un maggiore riconoscimento in quella storia. Nel mentre, Musk sta avviando Tesla e SpaceX, si sta spremendo le meningi sulla riusabilità del razzo, ma vuole lo stesso il suo posto nella storia di PayPal.
In parallelo, Thiel ha già fondato Palantir, che vuole sfruttare la guerra alla mafia di PayPal e la collaborazione con l'Fbi per diventare il sistema operativo degli apparati statunitensi nella lotta al terrorismo. Mimesi semplice: imita il tuo avversario per trasformare le minacce in prodotti.
Nel loro contrasto, i due alimentano la crescita costante della PayPal mafia. Nel 2008 Founders Fund di Thiel investe in SpaceX, facendo una scommessa sul gemello diverso dettata da tre fattori: la fiducia nelle capacità di Musk, l'interesse per l'esplorazione spaziale e il potenziale ritorno economico in quel mercato.
Cose nascoste: l'America ferita della Grande Recessione ancora non sa che nelle rette parallele di PayPal c'è un segreto del suo futuro.
La natura ama nascondersi. Peter Thiel no. Preferisce esporsi e vantarsi. Dal corso a Stanford con Russell Berman che nel 2019 vuole interpretare la prima era trumpiana dopo averla finanziata, attraverso una biblioteca che spazia da Angell a Servan-Schreiber, da Schmitt all'Apocalisse, da Kojeve a Obama, fino al salto continuo da una citazione all'altra, Thiel non resiste mai all'autocelebrazione intellettuale. E chiaramente il suo desiderio mimetico. Deve vantarsi di aver venduto un milione e mezzo di copie di libri in Cina, devono esserci su YouTube i video sulla sua teologia politica.
Nel 2024, Thiel è impegnato in un tour dove tocca alcune università statunitensi ed estere, tra cui Oxford e Cambridge. Per poi giungere nel centro delle questiones disputatae del nostro tempo: l'ateneo del podcast di Joe Rogan. L'allievo di Girard seleziona questi appuntamenti con cura. E già tempo di preparare i trent'anni del libro del 1995 The Diversity Myth, scritto col collega della PayPal Mafia David Sacks (nominato responsabile dell'intelligenza artificiale e delle criptovalute nella seconda amministrazione Trump). Thiel si diverte a presentarsi all'Aspen Ideas Festival, covo di politicamente corretto e idee liberal, per esporsi in tutto il suo carattere controcorrente. E’ lieto di sconfinare in una caricatura.
Anche in quel caso, Thiel vuole stare in certi luoghi per poi lamentarsene, cercando di attirare l'attenzione. Vuole essere élite. Non a caso ha aderito con entusiasmo alle idee della giornalista Bari Weiss (che guida un prodotto editoriale, The Free Press, molto più vitale di tutti i media mainstream) sulla formazione di una contro-élite negli Stati Uniti. Élite di cui sentirsi membro ma soprattutto burattinaio.
Il registro di Thiel mischia apposta i riferimenti pop e il suo retroterra culturale.
Descrive così l'arena politica in cui irrompe Trump: il Partito democratico è diventato l'Impero di Guerre Stellari, con le sue truppe tutte uguali e senza personalità, mentre il gruppo più visibile dei sostenitori trumpiani indossa i panni dell'Alleanza Ribelle.
peter thiel alla convention repubblicana
E dietro questa rappresentazione popolare, Thiel cerca il punto essenziale: finalmente Trump costringe a forzare la discussione sulla stagnazione degli Stati Uniti, perché non esiste affermazione più pessimistica di Make America Great Again.
Thiel abbraccia la contro-élite per autoincensarsi, e perché crede che l'establishment tradizionale sia diventato autoreferenziale e incapace di creare, di costruire alcunché, condannato a girare a vuoto.
[…] Contro il mito della diversità, avanzano i gemelli diversi: Thiel e Musk. Il pilota schiantatosi con la Mclaren accelera con Trump nel 2024 e giunge dove Thiel non si è inoltrato: la sua scelta ancor più visibile e sfacciata costruisce una sorta di grande tenda di sostegno esplicito per Trump. Permette a tanti altri di rifugiarsi li, come riconosce Thiel.
[…]
Al mito della diversità si è comunque sostituito il mito dei gemelli diversi: Thiel e Musk. Come abbiamo visto, i due hanno già litigato, hanno già fatto le loro guerre e poi in qualche modo hanno trovato un accordo. Le due rette parallele della PayPal Mafia possono convivere, mentre va in scena la loro acquisizione della politica. Fino a quando? Fino alla fine del capitalismo - che non avverrà - o fino alla fine del mondo - che forse avverrà. […]
peter thiel con donald trump
peter thiel
peter thiel
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peter thiel
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peter thiel 1
JD VANCE PETER THIEL