milly carlucci bruno vespa prima della scala

COME SAREBBE LA PRIMA DELLA SCALA SE NON CI FOSSE LA RAI? ALDO GRASSO SE L’E’ CHIESTO: “METTI CHE NON CI SIANO PIÙ BRUNO VESPA E MILLY CARLUCCI (QUELLA DI “BALLANDO CON LE STELLE”, LA PIÙ RISSOSA TRASMISSIONE DELLA RAI) A RECITARE LA LEZIONCINA IMPARATA A MEMORIA E A FINGERE DI ESSERE DEI GRANDI ESPERTI. METTI CHE A SPIEGARE UN PO’ MEGLIO LE COSE CI SIANO ALBERTO MATTIOLI E SPERANZA SCAPUCCI (INSOMMA DUE DEL RAMO, BRILLANTI E COMPETENTI). METTI CHE ROBERTO D’AGOSTINO SIA NEL PALCO REALE AL POSTO DI IGNAZIO LA RUSSA (UNO CHE DICE “LILIANA SEGRA”) A CELEBRARE “L’ULTIMO CAPODANNO DELL’UMANITÀ”. METTI CHE WARNER BROS-DISCOVERY FACCIA L’EN PLEIN, PORTANDOSI A CASA SANREMO E SCALA…”

Estratto dell’articolo di Aldo Grasso per www.corriere.it

 

aldo grasso

Metti che il Tar della Lombardia decida che la Prima della Scala non sia più una prerogativa della Rai ma vada messa a gara. Metti che Pier Silvio Berlusconi, per ragioni puramente di prestigio e di milanesità, metti che Piero Maranghi, per passione melomane, decidano di mettersi di traverso nei confronti di Viale Mazzini.

 

Metti che la Prima venga messa a reddito e diventi una passerella costosissima (ora i prezzi vanno da 3.200 a 130 euro). Metti che non ci siano più Bruno Vespa e Milly Carlucci (quella di «Ballando con le stelle», la più rissosa trasmissione della Rai) a recitare la lezioncina imparata a memoria e a fingere di essere dei grandi esperti.

milly carlucci e bruno vespa prima alla scala 2022 4

 

Metti che a spiegare un po’ meglio le cose ci siano Alberto Mattioli e Speranza Scapucci (insomma due del ramo, brillanti e competenti). Metti che non si parli di Enzo Miccio, Vittorio Brumotti, Dvora Ancona e Bruno Barbieri. Metti che Roberto D’Agostino sia nel Palco reale al posto di Ignazio La Russa (uno che dice «Liliana Segra») a celebrare «l’ultimo capodanno dell’umanità».

 

Metti che Alessandro Baricco, dopo aver dichiarato di non amare particolarmente l’opera («Mi sono detto che è l’ultima volta che la guardo: se non mi piace nemmeno stasera non ci riprovo più») sia ancora presente per non lasciare il posto a Chiara Valerio e al suo clan.

 

alberto mattioli 1 foto di bacco

[…] Metti che il nuovo sovrintendente della Scala, Fortunato Ortombina, sia un fan sfegatato di Maria De Filippi o di Corrado Augias o non si perda una puntata di «Almanacco di bellezza» di Sky Classica, come la mettiamo? Metti che Warner Bros-Discovery faccia l’en plein, portandosi a casa Sanremo e Scala: il Festival per la pubblicità e la Prima per la reputazione. Metti che Beatrice Venezi non diriga mai un’opera alla Scala. Metti che il Teatro alla Scala, visto in televisione, resista come un divino anacronismo.

roberto dagostino alberto mattioli francesco giambrone foto di bacco anna federici e dago prima della scala 2024 dago prima della scala 2024milly carlucci e bruno vespa prima alla scala 2022 5

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk vincenzo susca

“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA UNA SCELTA DEMOCRATICA” - VINCENZO SUSCA: “WASHINGTON OGGI SEMBRA GOTHAM CITY. È DISTOPICO IL MONDO DELLE ARMI, DEI MURI, DELLA XENOFOBIA, DEL RAZZISMO, DELL’OMOFOBIA DI ‘MAGA’, COME  DISTOPICHE SONO LE RETI DIGITALI NEL SOLCO DI ‘X’ FITTE DI FAKE NEWS, TROLLS, SHITSTORM E HATER ORDITE DALLA TECNOMAGIA NERA DI TRUMP E MUSK - PERSINO MARTE E LO SPAZIO SONO PAESAGGI DA SFRUTTARE NELL’AMBITO DELLA SEMPRE PIÙ PALPABILE CATASTROFE DEL PIANETA TERRA - IL SOGNO AMERICANO È NUDO. SIAMO GIUNTI AL PASSAGGIO DEFINITIVO DALLA POLITICA SPETTACOLO ALLA POLITICIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO. UNO SPETTACOLO IN CUI NON C’È NIENTE DA RIDERE”

ursula von der leyen giorgia meloni donald trump friedrich merz

DAGOREPORT – HAI VOGLIA A FAR PASSARE IL VIAGGIO A WASHINGTON DA TRUMP COME "INFORMALE": GIORGIA MELONI NON PUÒ SPOGLIARSI DEI PANNI ISTITUZIONALI DI PREMIER (INFATTI, VIAGGIA SU AEREO DI STATO) – LA GIORGIA DEI DUE MONDI SOGNA DI DIVENTARE IL PONTE TRA USA E UE, MA URSULA E GLI EUROPOTERI MARCANO LE DISTANZE: LA BENEDIZIONE DI TRUMP (“HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA”) HA FATTO INCAZZARE IL DEEP STATE DI BRUXELLES – IL MESSAGGIO DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO, MERZ, A TAJANI: "NON CI ALLEEREMO MAI CON AFD" (I NEONAZISTI CHE STASERA SIEDERANNO ACCANTO ALLA MELONI AD APPLAUDIRE IL TRUMP-BIS), NE' SUI DAZI ACCETTEREMO CHE IL TRUMPONE TRATTI CON I SINGOLI STATI DELL'UNIONE EUROPEA..."

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT - COSA VOGLIONO FARE I CENTRISTI CHE SI SONO RIUNITI A MILANO E ORVIETO: UNA NUOVA MARGHERITA O RIVITALIZZARE LA CORRENTE RIFORMISTA ALL’INTERNO DEL PD? L’IDEA DI FONDARE UN PARTITO CATTO-PROGRESSISTA SEMBRA BOCCIATA - L’OBIETTIVO, CON L’ARRIVO DI RUFFINI E DI GENTILONI, È RIESUMARE L’ANIMA CATTOLICA NEL PARTITO DEMOCRATICO – IL NODO DEL PROGRAMMA, LA RICHIESTA DI PRODI A SCHLEIN E IL RILANCIO DI GENTILONI SULLA SICUREZZA – UN’ALTRA ROGNA PER ELLY: I CATTO-DEM HANNO APERTO AL TERZO MANDATO PER GOVERNATORI E SINDACI…

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)