
COME STA SERGIO MATTARELLA DOPO L'INTERVENTO AL SANTO SPIRITO DI ROMA PER L’IMPIANTO DI UN PACEMAKER? LE CONDIZIONI SONO BUONE, IL RICOVERO POTREBBE DURARE 48 ORE PER PERMETTERE AL CAPO DELLO STATO DI TRASCORRERE A CASA LA PASQUA. A SERGIONE POI SERVIRA’ UNA SETTIMANA DI RIPOSO. RESTA CONFERMATO L’INCONTRO, PREVISTO PER IL POMERIGGIO DEL 23 APRILE, CON GLI ESPONENTI DELLE ASSOCIAZIONI COMBATTENTISTICHE E D’ARMA, NELLA RICORRENZA DELL’80ESIMO ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE - MATTARELLA A LUGLIO COMPIRÀ 84 ANNI ED È AL SUO DECIMO ANNO AL COLLE. FINORA NON SI HA CONOSCENZA DI SUE DEFAILLANCE PARTICOLARI. IL LAVORO ORDINARIO A PALAZZO È ASSAI GRAVOSO, BASTI PENSARE CHE, OLTRE A INFINITE UDIENZE, FIRMA CIRCA 20 MILA DECRETI L’ANNO A CUI SI AGGIUNGONO VIAGGI ALL’ESTERO, COME QUELLO IN BRASILE, CON I “BIORITMI ALLE STELLE”…
Marzio Breda per corriere.it - Estratti
È stato impegnato tra la stesura di diversi messaggi (come quello sulla legge cosiddetta del Ponte Morandi, che ha firmato con riserva) e incontri trascinatisi verso l’ora di cena. Quando il primo ministro del Montenegro, Milojko Spajic, in visita ufficiale, si è congedato. Poi, un po’ prima delle 20, il presidente della Repubblica è stato portato all’Ospedale Santo Spirito «per un impianto di peacemaker».
Un «intervento programmato», secondo le scarne informazioni incrociate tra gli uffici del Quirinale e quelle trapelate dal reparto di cardiologia, guidato dal professor Roberto Ricci. Il primario avrebbe fatto precedere il ricovero da una coronarografia, un esame radiologico ormai di routine che permette di visualizzare lo stato delle arterie coronarie. Da quanto è emerso fino a tarda notte «le sue condizioni sono buone». Stando ad alcune voci, potrebbe rientrare al Quirinale già domani. Insomma, nessun allarme, nessuna preoccupazione.
SERGIO MATTARELLA Milojko Spajic, Primo Ministro del Montenegro
Una sdrammatizzazione rasserenante (...) Stress comprensibile, considerando i consensi in crescita riservati a questo capo dello Stato, e che non sono mai calati anche nel secondo mandato sul Colle.
Certo, Mattarella si avvia verso gli 84 anni ed è normale che sia seguito con attenzione, considerando la quantità di impegni cui il suo ruolo lo vincola. Finora comunque non si ha conoscenza di sue defaillance particolari e il suo stesso attivismo lo ha dimostrato.
Già il lavoro ordinario a Palazzo è piuttosto gravoso (basti pensare che, oltre a infinite udienze, firma circa 20 mila decreti l’anno, tra legislativi e di nomine varie, tutte da far approfondire e valutare) se non vi si aggiungessero i viaggi in Italia e all’estero. Tour nei quali ha appunto mostrato sempre una tempra solida.
Lo si è visto nella più faticosa di queste missioni, quella in Brasile, nell’estate scorsa: una trasvolata oceanica con cinque tappe in altrettante città, in ciascuna delle quali ha dovuto tenere discorsi, partecipare a vertici politici, rilasciare interviste, visitare mostre e musei. Se l’è cavata, come ha osservato qualcuno dello staff quirinalizio, rivelando di avere «i bioritmi alle stelle».
Una tenuta fisica che fa ben sperare anche stavolta, mentre dal mondo politico si sono alternati subito moltissimi messaggi di vicinanza e di sostegno. Dalla premier Giorgia Meloni, la quale ha detto che «l’Italia lo attende presto, con la forza e la dedizione di sempre», al presidente del Senato, Ignazio La Russa, con il suo «Forza presidente, torna presto», a quello della Camera, Lorenzo Fontana, che gli augura «una pronta ripresa».
COME STA MATTARELLA
Da open.online
Dopo l’impianto del pacemaker a Sergio Mattarella servirà una settimana di riposo. Ma la ripresa è rapida e la vita per i pazienti migliora. Il presidente della Repubblica è stato ricoverato ieri all’ospedale Santo Spirito di Roma. All’inizio si era parlato di problemi cardiaci, ma poi il Quirinale ha fatto sapere che l’intervento era programmato. E serviva, appunto, all’impianto di un pacemaker. Il ricovero potrebbe durare in totale 48 ore per permettere al presidente di trascorrere a casa le festività di Pasqua. Mentre l’udienza per l’assegnazione dei Premi Leonardo è stata annullata nel tardo pomeriggio di ieri.
Le dimissioni di Mattarella
Resta invece confermato il primo appuntamento programmato per la prossima settimana. Si tratta dell’incontro, previsto per il pomeriggio del 23 aprile, con gli esponenti delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma, nella ricorrenza dell’ottantesimo anniversario della Liberazione. A confermare che si sia trattato di un intervento programmato anche la circostanza che, subito dopo la cancellazione dell’udienza di domani, Mattarella sia apparso in pubblico per ricevere al Colle il primo ministro del Montenegro, intrattenendosi con lui in conversazione. Mattarella ha compiuto 83 anni. A luglio ne compirà 84 ed è al suo decimo anno al Colle. Forse, dopo aver manifestato da alcuni giorni problemi cardiaci, insieme ai suoi medici di fiducia e dopo un ulteriore consulto ha deciso di accelerare i tempi.
sergio mattarella foto quirinale
Cos’è un pacemaker
Un pacemaker è un dispositivo elettrico grande come una moneta da due euro che viene posto sottopelle nei pazienti affetti da bradicardia, cioè con un ritmo del cuore troppo lento. Le patologie normalmente collegate a questo tipo di intervento, spiega al Giornale Pasquale Perrone Filardi, presidente della Società italiana di cardiologia, sono legate «a un rallentamento severo dei battiti cardiaci che non dovrebbero scendere sotto i 55 al minuto. Queste brachicardia possono realizzarsi per un invecchiamento del sistema elettrico del cuore o legate ad altre patologie come la fibrillazione atriale».
Il pacemaker interviene quando c’è un rallentamento del battito, sostituendosi all’impulso elettrico. «È l’intervento in cardiologia più frequente e nelle persone dopo i 70 anni e la ripresa è immediata. Bastano solo pochi giorni di degenza perché il dispositivo si ancori bene ai tessuti cardiaci», conclude il professore. In Italia si eseguono 50 mila impianti di pacemaker l’anno e l’età media dei pazienti è di 81 anni.
SERGIO MATTARELLA AL FORUM DELL OLIO E DEL VINO
La qualità della vita
Achille Gaspardone, primario cardiologo del Sant’Eugenio di Roma, spiega al Corriere della Sera che il pacemaker è «una specie di piccola scatola con una batteria alla quale sono attaccati degli elettrodi che il cardiologo fa scorrere lungo le vene fino a raggiungere il cuore che viene così aiutato a svolgere la sua funzione in modo ottimale». La batteria si sistema sotto la cute all’altezza della clavicola. Tutto avviene dall’esterno. La procedura richiede circa un’ora. Un pacemaker va cambiato periodicamente: «La batteria non dura meno di 5 o 6 anni e può arrivare fino a 10 anni. I controlli sono semestrali». La qualità della vita «migliora. Il paziente torna a stare bene e solitamente dopo una settimana di riposo può riprendere la normale attività lavorativa». I dispositivi moderni sono amagnetici, quindi non interferiscono con metal detector o apparecchi di risonanza magnetica.
Una settimana di riposo
Secondo Antonio Curnis, che dirige il servizio di elettrofisiologia e elettrostimolazione degli Spedali Civili di Brescia, «nella maggioranza dei casi l’intervento viene programmato. Se in ospedale non c’è l’elettrofisiologo si può applicare un pacemaker esterno. È temporaneo. Ma ovviamente non è questo il caso». E spiega: «Noi di solito dimettiamo il giorno successivo all’intervento. Poi ci vuole una settimana di riposo perché le piccole ferite cicatrizzino per bene».
sergio mattarella re carlo
sergio mattarella a gorizia 2
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