donald trump ursula von der leyen usa ue dazi

“L’UE È IL PIÙ GRANDE MERCATO LIBERO DEL MONDO. ED È STATA UNA MANNA PER GLI STATI UNITI” – LA COMMISSIONE EUROPEA REPLICA A MUSO DURO ALL’ATTACCO DI TRUMP, CHE HA DICHIARATO CHE “L'UE È STATA CREATA PER FREGARE GLI USA” E HA ANNUNCIATO DAZI AL 25% SU “AUTO E ALTRI PRODOTTI” – BRUXELLES PREPARA LA CONTROMOSSA: “REAGIRERMO IN MODO IMMEDIATO ALLE BARRIERE INGIUSTIFICATE AL COMMERCIO LIBERO ED EQUO. PROTEGGEREMO I CONSUMATORI EUROPEI...”

L'UE REPLICA A TRUMP, 'SIAMO STATI UNA MANNA PER GLI USA'

ursula von der leyen votazione al parlamento europeo sui commissari

(ANSA) - BRUXELLES, 26 FEB - "L'Ue è il più grande mercato libero del mondo. Ed è stata una manna per gli Stati Uniti". Lo ha detto un portavoce della Commissione europea rispondendo alle dichiarazioni di Trump secondo cui l'Ue "è stata creata per fregare gli Usa".

 

"Gli investimenti statunitensi in Europa sono altamente redditizi. Le aziende americane sono state in grado di investire e generare entrate sostanziali proprio perché l'Ue è un grande mercato unificato che fa bene agli affari", ha sottolineato, ricordando che il commercio transatlantico di beni e servizi "ammonta a oltre 1,5 trilioni di dollari all'anno, il più grande al mondo".

 

"Dovremmo lavorare insieme per preservare queste opportunità per la nostra gente e le nostre aziende. Non gli uni contro gli altri", ha ammonito il portavoce, ricordando che "l'Europa è sinonimo di dialogo, apertura e reciprocità". "Siamo pronti a collaborare se rispettiamo le regole. Ma proteggeremo anche i nostri consumatori e le nostre aziende a ogni passo" perché "non si aspettano niente di meno da noi", ha aggiunto.

 

UE, 'REAGIREMO SUBITO E CON FERMEZZA AI DAZI DI TRUMP'

DONALD TRUMP VS URSULA VON DER LEYEN - IMMAGINE CREATA CON L INTELLIGENZA ARTIFICIALE DI GROK

(ANSA) - BRUXELLES, 26 FEB - "L'Ue reagirà in modo fermo e immediato alle barriere ingiustificate al commercio libero ed equo, anche quando i dazi vengono utilizzati per contestare politiche legittime e non discriminatorie".

 

Lo afferma un portavoce della Commissione europea in risposta all'annuncio di Trump di dazi al 25% sulle auto e altri prodotti continentali. "L'Ue proteggerà sempre le aziende, i lavoratori e i consumatori europei dai dazi ingiustificati", aggiunge.

 

LA SCURE DI TRUMP SULL'EUROPA, 'IMPORREMO DAZI AL 25%': 'NON CI FREGANO PIÙ'. MUSK SHOW AL PRIMO CDM: 'TAGLI O FALLIAMO'

 

Donald Trump - prima riunione di gabinetto alla Casa Bianca - foto lapresse

(di Serena Di Ronza) (ANSA) - NEW YORK, 26 FEB - La scure di Donald Trump si abbatte sull'Europa. "Abbiamo deciso: imporremo dazi al 25% sulle auto e altre cose", ha annunciato il presidente americano durante il primo consiglio dei ministri della sua nuova amministrazione in cui è andato in scena lo show di Elon Musk incentrato sui tagli alla spesa pubblica. I dettagli della stangata all'Europa non sono ancora chiari.

 

"Saranno annunciati a breve", ha precisato Trump, avvertendo anche Canada e Messico che sui dazi "non intende fermarsi". Per i due Paesi vicini degli Stati Uniti scatteranno il 2 aprile. L'Ue, ha spiegato The Donald, "è un caso diverso. Siamo onesti: è stata formata per fregarci e hanno fatto un buon lavoro in questo, ma ora ci sono io alla presidenza".

 

emmanuel macron e donald trump foto lapresse 2

Pur ribadendo il suo "amore" per i Paesi europei, Trump ha denunciato un deficit commerciale eccessivo pari a 300 miliardi di dollari e osservato come una loro ritorsione potrebbe non avere successo. "Possono provarci ma noi - ha minacciato - possiamo non comprare più e se accade questo vinciamo". L'affondo di Trump contro l'Ue è arrivato durante la prima riunione del presidente con i suoi ministri, apertasi con un preghiera. Il tycoon ha quindi preso la parola ed elencato tutti i risultati raggiunti durante il primo mese di presidenza, inclusi quelli sui migranti illegali, per i quali oltre alle deportazioni è ora prevista, "per motivi di sicurezza", l'iscrizione a un registro nazionale accompagnata dalle impronte digitali.

 

URSULA VON DER LEYEN JD VANCE

Il primo e l'unico a prendere la parola oltre a Trump è stato Musk, volto del Dipartimento per l'efficienza del governo di cui però non è ufficialmente alla guida. La leader, ha chiarito la Casa Bianca, è ufficialmente Amy Gleason, mentre Musk è solo "un dipendente speciale" dell'amministrazione. Il miliardario, non eletto e non confermato dal Senato, ha comunque partecipato alla riunione di governo in virtù del ruolo al Doge, e ovviamente non solo di quello.

 

Il presidente lo ha difeso a spada tratta dalle critiche, pur riconoscendo che alcuni ministri "sono un po' in disaccordo" con il suo primo alleato. Musk ha esordito illustrando l'operato e la missione del Doge nel tentativo di allentare le polemiche scatenate dalla sua mail ai 2,3 milioni di dipendenti pubblici per chiedere spiegazioni sul loro lavoro.

 

I DAZI DI DONALD TRUMP - MEME BY 50 SFUMATURE DI CATTIVERIA

"L'obiettivo è affrontare il deficit. Se non lo facciamo, gli Stati Uniti andranno in bancarotta", ha avvertito senza giri di parole il first buddy, sottolineando che l'obiettivo è risparmiare quattro miliardi di dollari al giorno. Una cifra da centrare con i tagli, anche del personale. Si inserisce in questa cura dimagrante shock la richiesta inviata dalla Casa Bianca alle agenzie governative di prepararsi a significative riduzioni dei dipendenti con piani di riorganizzazione da presentare entro il 13 marzo.

 

I tagli - è specificato nella comunicazione inviata - scatteranno in estate e consentiranno, secondo le stime che circolano nel governo, importanti risparmi. Per sanare i conti pubblici Trump ha deciso anche il lancio dei visti d'oro: costeranno cinque milioni di dollari ognuno e porteranno "nel nostro Paese i ricchi, che investiranno e pagheranno le tasse qui".

 

Donald Trump - prima riunione di gabinetto alla Casa Bianca - foto lapresse

Le gold card - "delle green card plus che aprono la strada alla cittadinanza" - saranno disponibili in due settimane e, secondo il presidente, saranno acquistate anche dalle aziende americane che vogliono assumere lavoratori stranieri. "Penso che ne venderemo molte", si è detto fiducioso Trump. Il ricavato delle vendite contribuirà a ripianare il debito pubblico, destinato ulteriormente a schizzare nel caso in cui il Congresso approvasse il maxi-taglio delle tasse caro al presidente.

 

 La Camera è riuscita in extremis, e con soli due voti di scarto, ad approvare il budget che prevede riduzioni delle imposte per 4.500 miliardi e della spesa per 2.000 miliardi in dieci anni, gettando così le basi per l'adozione dell'agenda Trump. Ora il testo della Camera dovrà essere riconciliato con quello del Senato e dovranno essere definiti i programmi da tagliare.

 

DAZIFASCISMO - MEME BY EMILIANO CARLI

Nel mirino dei repubblicani ci sono quelli di assistenza sanitaria e di welfare. Trump ha assicurato che il Medicare e il Social Security non saranno toccati, augurandosi allo stesso tempo che il Congresso renda permanente la sforbiciata alle tasse. Un'operazione che, se riuscisse, consentirebbe a Trump di entrare nella storia come il presidente più amico dei contribuenti americani.

Donald Trump - prima riunione di gabinetto alla Casa Bianca - foto lapresseMarco Rubio donald trump Pete Hegseth - foto lapresseMarco Rubio donald trump Pete Hegseth - foto lapresse

DONALD TRUMP - DAZI COMMERCIALI

Ultimi Dagoreport

ing banca popolare di sondrio carlo cimbri steven van rijswijk andrea orcel - carlo messina

DAGOREPORT: OPA SU OPA, ARRIVEREMO A ROMA! - AVVISO AI NAVIGATI! LE ACQUISIZIONI CHE STANNO INVESTENDO IL MERCATO FINANZIARIO HANNO UN NUOVO PLAYER IN CAMPO: IL COLOSSO OLANDESE ING GROUP È A CACCIA DI BANCHE PER CRESCERE IN GERMANIA, ITALIA E SPAGNA - ED ECCO CHE SULLE SCRIVANIE DEI GRANDI STUDI LEGALI COMINCIANO A FARSI LARGO I DOSSIER SULLE EVENTUALI ‘’PREDE’’. E NEL MIRINO OLANDESE SAREBBE FINITA LA POP DI SONDRIO. SÌ, LA BANCA CHE È OGGETTO DEL DESIDERIO DI BPER DI UNIPOL, CHE HA LANCIATO UN MESE FA UN’OPS DA 4 MILIARDI SULL’ISTITUTO VALTELLINESE - GLI OLANDESI, STORICAMENTE NOTI PER LA LORO AGGRESSIVITÀ COMMERCIALE, APPROFITTERANNO DEI POTERI ECONOMICI DE’ NOANTRI, L’UNO CONTRO L’ALTRO ARMATI? DIFATTI, IL 24 APRILE, CON IL RINNOVO DEI VERTICI DI GENERALI, LA BATTAGLIA SI TRASFORMERÀ IN GUERRA TOTALE CON L’OPA SU MEDIOBANCA DI MPS-MILLERI-CALTAGIRONE, COL SUPPORTO ATTIVO DEL GOVERNO - ALTRA INCOGNITA: COME REAGIRÀ, UNA VOLTA CONFERMATO CARLO MESSINA AL VERTICE DI BANCA INTESA, VEDENDO IL SUO ISTITUTO SORPASSATO NELLA CAPITALIZZAZIONE DAI PIANI DI CONQUISTA DI UNICREDIT GUIDATA DAL DIABOLICO ANDREA ORCEL? LA ‘’BANCA DI SISTEMA’’ IDEATA DA BAZOLI CORRERÀ IL RISCHIO DI METTERSI CONTRO I PIANI DI CALTA-MILLERI CHE STANNO TANTO A CUORE A PALAZZO CHIGI? AH, SAPERLO…

andrea orcel giuseppe castagna anima

DAGOREPORT LA CASTAGNA BOLLENTE! LA BOCCIATURA DELL’EBA E DI BCE DELLO “SCONTO DANESE” PER L’ACQUISIZIONE DI ANIMA NON HA SCALFITO LE INTENZIONI DEL NUMERO UNO DI BANCO BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, CHE HA DECISO DI "TIRARE DRITTO", MA COME? PAGANDO UN MILIARDO IN PIÙ PER L'OPERAZIONE E DANDO RAGIONE A ORCEL, CHE SI FREGA LE MANI. COSÌ UNICREDIT FA UN PASSO AVANTI CON LA SUA OPS SU BPM, CHE POTREBBE OTTENERE UN BELLO SCONTO – IL BOTTA E RISPOSTA TRA CASTAGNA E ORCEL: “ANIMA TASSELLO FONDAMENTALE DEL PIANO DEL GRUPPO, ANCHE SENZA SCONTO”; “LA BCE DICE CHE IL NOSTRO PREZZO È GIUSTO...”

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT – IL GOVERNO RECAPITA UN BEL MESSAGGIO A UNICREDIT: LA VALUTAZIONE DELL’INSOSTENIBILE GOLDEN POWER SULL’OPA SU BPM ARRIVERÀ IL 30 APRILE. COME DIRE: CARO ORCEL, VEDIAMO COME TI COMPORTERAI IL 24 APRILE ALL’ASSEMBLEA PER IL RINNOVO DI GENERALI - E DOPO IL NO DELLA BCE UN’ALTRA SBERLA È ARRIVATA AL DUO FILO-GOVERNATIVO CASTAGNA-CALTAGIRONE: ANCHE L’EBA HA RESPINTO LO “SCONTO DANESE” RICHIESTO DA BPM PER L’OPA SU ANIMA SGR, DESTINATO AD APPESANTIRE DI UN MILIARDO LA CASSA DI CASTAGNA CON LA CONSEGUENZA CHE L’OPA DI UNICREDIT SU BPM VERRÀ CESTINATA O RIBASSATA - ACQUE AGITATE, TANTO PER CAMBIARE, ANCHE TRA GLI 7 EREDI DEL COMPIANTO DEL VECCHIO…

gesmundo meloni lollobrigida prandini

DAGOREPORT - GIORGIA È ARRIVATA ALLA FRUTTA? È SCESO IL GELO TRA LA FIAMMA E COLDIRETTI (GRAN SOSTENITORE COL SUO BACINO DI VOTI DELLA PRESA DI PALAZZO CHIGI) - LA PIU' GRANDE ORGANIZZAZIONE DEGLI IMPRENDITORI AGRICOLI (1,6 MILIONI DI ASSOCIATI), GUIDATA DAL TANDEM PRANDINI-GESMUNDO, SE È TERRORIZZATA PER GLI EFFETTI DEVASTANTI DEI DAZI USA SULLE AZIENDE TRICOLORI, E' PIU' CHE IRRITATA PER L'AMBIVALENZA DI MELONI PER LE MATTANE TRUMPIANE - PRANDINI SU "LA STAMPA" SPARA UN PIZZINO ALLA DUCETTA: “IPOTIZZARE TRATTATIVE BILATERALI È UN GRAVE ERRORE” - A SOSTENERLO, ARRIVA IL MINISTRO AGRICOLO FRANCESCO LOLLOBRIGIDA, UN REIETTO DOPO LA FINE CON ARIANNA: “I DAZI METTONO A RISCHIO L'ALLEANZA CON GLI USA. PUÒ TRATTARE SOLO L'EUROPA” – A BASTONARE COLDIRETTI, PER UN “CONFLITTO D’INTERESSI”, CI HA PENSATO “IL FOGLIO”. UNA STILETTATA CHE ARRIVA ALL'INDOMANI DI RUMORS DI RISERVATI INCONTRI MILANESI DI COLDIRETTI CON RAPPRESENTANTI APICALI DI FORZA ITALIA... - VIDEO

autostrade matteo salvini giorgia meloni giancarlo giorgetti roberto tomasi antonino turicchi

TOMASI SÌ, TOMASI NO – L’AD DI ASPI (AUTOSTRADE PER L’ITALIA) ATTENDE COME UN’ANIMA IN PENA IL PROSSIMO 17 APRILE, QUANDO DECADRÀ TUTTO IL CDA. SE SALVINI LO VUOL FAR FUORI, PERCHÉ REO DI NON AVER PORTARE AVANTI NUOVE OPERE, I SOCI DI ASPI (BLACKSTONE, MACQUARIE E CDP) SONO DIVISI - DA PARTE SUA, GIORGIA MELONI, DAVANTI ALLA FAME DI POTERE DEL SUO VICE PREMIER, PUNTA I PIEDINI, DISPETTOSA: NON INTENDE ACCETTARE L’EVENTUALE NOME PROPOSTO DAL LEADER LEGHISTA. DAJE E RIDAJE, DAL CAPPELLO A CILINDRO DI GIORGETTI SAREBBE SPUNTATO FUORI UN NOME, A LUI CARO, QUELLO DI ANTONINO TURICCHI….

mario draghi ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - AVVISO AI NAVIGANTI: IL DISCORSO DI MARIO DRAGHI A HONG KONG ERA UNA TIRATA D’ORECCHIE A BRUXELLES E ALLA DUCETTA DELLE "DUE STAFFE" - PER "MARIOPIO", SE TRUMP COSTRUISCE UN MURO TARIFFARIO INVALICABILE, È PREFERIBILE PER L'EUROPA TROVARE ALTRI SBOCCHI COMMERCIALI (CINA E INDIA), ANZICHE' TIRAR SU UN ALTRO MURO – SUL RIARMO TEDESCO, ANCHE GLI ALTRI PAESI DELL'UNIONE FAREBBERE BENE A SEGUIRE LA POLITICA DI AUMENTO DELLE SPESE DELLA DIFESA - IL CONSIGLIO A MELONI: SERVE MENO IDEOLOGIA E PIÙ REAL POLITIK  (CON INVITO A FAR DI NUOVO PARTE DELL'ASSE FRANCO-TEDESCO), ALTRIMENTI L’ITALIA RISCHIA DI FINIRE ISOLATA E GABBATA DA TRUMP CHE SE NE FOTTE DEI "PARASSITI" DEL VECCHIO CONTINENTE...