
COME STA SERGIO MATTARELLA? IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA, SOTTOPOSTO MARTEDI’ SERA A UN INTERVENTO PER L’IMPIANTO DI UN PACEMAKER STA MEGLIO, E' STATO DIMESSO POCO PRIMA DELLE 9 DALL'OSPEDALE SANTO SPIRITO DI ROMA ED E' RIENTRATO AL QUIRINALE - “IL DECORSO NON HA REGISTRATO ALCUN TIPO DI COMPLICAZIONE”. IERI IL CAPO DELLO STATO HA LETTO I GIORNALI E RICEVUTO LA VISITA DEI PARENTI PIU' STRETTI - L’APPLAUSO ALLA CAMERA E GLI AUGURI (IN ITALIANO) DI URSULA VON DER LEYEN. MATTARELLA È ATTESO A BRUXELLES IL 20 MAGGIO…
ULTIM'ORA: Il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, ha lasciato l’ospedale Santo Spirito di Roma questa mattina poco prima delle 9 a bordo dell’auto presidenziale ed è rientrato al Quirinale.
Gabriella Cerami per repubblica.it - Estratti
Le dimissioni sono previste per oggi. L’intervento è riuscito e il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dopo qualche giorno di riposo tornerà presto ai suoi impegni. Operato martedì sera intorno alle 20 all’ospedale Santo Spirito di Roma per l’impianto di un pacemaker, ieri mattina il Capo dello Stato già leggeva i giornali sul tablet nella sua stanza all’interno del reparto di cardiologia.
E infatti, fonti del Quirinale hanno fatto sapere che la notte era trascorsa «tranquilla», che il presidente da subito era «totalmente asintomatico e in condizioni cliniche stabili». In giornata non è stato diffuso il bollettino medico che, con ogni probabilità, arriverà oggi a dimissioni avvenute. Intanto il decorso legato a questo intervento programmato non ha registrato alcun tipo di complicazione tanto che le informazioni trapelate sono rassicuranti e confermano che l’operazione era prevista ed è stata effettuata «dopo aver completato gli impegni previsti in agenda per la giornata» di martedì.
Il presidente aveva infatti incontrato Gianni Letta in occasione dei suoi 90 anni e, poi nel pomeriggio, il primo ministro del Montenegro, Milojko Spajic. Poi il trasferimento al Santo Spirito e l’operazione, eseguita dal professor Roberto Ricci, primario del reparto di cardiologia, che già nel 2018 aveva operato Giorgio Napolitano.
Mentre il Capo dello Stato continuava il suo riposo tra visite mediche di routine e qualche telefonata, l’Aula della Camera gli ha tributato un lungo applauso bipartisan quando il sottosegretario alla Difesa Matteo Perego di Cremnago ha rivolto al presidente, «anche in qualità di Capo supremo delle forze armate», parole di augurio e di pronta guarigione.
Unanime l’incoraggiamento della politica, anche internazionale. In italiano la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen scrive: «Mi unisco a tutti gli italiani nell’augurare una pronta guarigione al presidente Mattarella. Caro presidente, tutta l’Europa spera di vederla presto in piena forma». Desiderio che potrà avverarsi presto visto che Mattarella è atteso a Bruxelles il 20 maggio.
MATTARELLA
Marzio Breda per corriere.it - Estratti
Lo aveva capito ormai da alcuni giorni che avrebbe dovuto farsi «impiantare un pacemaker» e stava riflettendo sulla data in cui presentarsi dal cardiochirurgo. Ma quando l’altra mattina gli sono stati recapitati gli esiti di certe analisi, ha deciso che era meglio tagliare corto e fare subito l’intervento, in modo da utilizzare la pausa pasquale per la convalescenza. Per questo, avendo deciso di mantenere le udienze ormai fissate (compreso un incontro nel tardo pomeriggio con il premier del Montenegro), ha avvertito i medici del Santo Spirito che avrebbe potuto essere da loro prima di cena.
SERGIO MATTARELLA Milojko Spajic, Primo Ministro del Montenegro
(...) oggi, dopo qualche ultimo controllo, potrebbe far ritorno a casa. Ora, il presidente è abituato a far notizia, ma questo capita per le decisioni che prende o per quello che dice, esercitando il suo ruolo. Non a far notizia per una cosa personale e privatissima come la propria salute, che rientra in una sfera per lui intangibile e di cui è sempre stato geloso. Il che forse spiega la prudenza comunicativa del Quirinale nelle scorse ore, che ha spinto qualcuno ad azzardare paragoni su come invece la malattia di papa Francesco è stata illustrata urbi et orbi in diretta tv, ventiquattr’ore su ventiquattro, mentre nei precedenti pontificati rientrava fra i misteri indicibili dell’universo cattolico. Certo, viviamo tempi di secolarizzazione mediatica che hanno cambiato anche le regole della Chiesa, ma nel caso del capo dello Stato la laconicità potrebbe essersi imposta per un paio di motivi.
Anzitutto perché nelle sue condizioni non c’è nulla di davvero grave e drammatico, quando invece la sopravvivenza del Papa era appesa a un filo. E poi perché la tenuta fisica del presidente della Repubblica può determinare riflessi politici. Infatti, l’ipotesi di un suo «impedimento a intervenire costituzionalmente» in uno scenario precario e difficile come quello attuale rischierebbe di produrre dinamiche incontrollate e imprevedibili tensioni (e qui non facciamo neppure cenno all’ipotesi di trasferimento dei poteri che si ha solo quando una malattia prolungata dell’inquilino del Colle fa scattare la supplenza). Congetture non giustificate, per fortuna. Mattarella sta bene ed è asintomatico. Lo hanno confermato i familiari più stretti che hanno potuto vederlo (ma non i consiglieri, che si sono autoesclusi per non disturbare) oltre al medico personale, Salvo Madonia, il quale ha preso il posto del dottor Francesco Pitrolo, scomparso due anni fa. Entrambi palermitani e amici del capo dello Stato.