IL CORONAVIRUS O CI MANDA IN CORSIA O CI MANDA IN PSICHIATRIA - SONO DUE GLI ACCESSI IMPORTANTI CHE SI REGISTRANO NEGLI OSPEDALI IN QUESTI GIORNI DI EMERGENZA. QUELLI LEGATI AL CORONAVIRUS, MA ANCHE QUELLI NEI REPARTI DI PSICHIATRIA: LO STRESS, I LUTTI E LA PAURA DEL CONTAGIO STANNO METTENDO A DURA PROVA NON SOLO I SOGGETTI PIÙ FRAGILI – E IN LOMBARDIA C'È STATA UNA CHIAMATA ALLE ARMI DEGLI PSICOLOGI CON LA REGIONE CHE HA DATO INDICAZIONI PER…
M. Se. per “la Stampa”
Sono due gli accessi importanti che si registrano negli ospedali in questi giorni di emergenza. Quelli legati al coronavirus, ma anche quelli nei reparti di psichiatria perché «soprattutto chi già prima era in una condizione di vulnerabilità, è ora esposto a situazioni di crisi molto più profonda», spiega Laura Parolin, presidente dell' Ordine degli psicologi della Lombardia Il problema vero è che i servizi di Salute mentale «sono in una situazione drammatica perché impossibilitati a svolgere molte delle attività a supporto delle persone fragili secondo le modalità tradizionali.
In più non sono sempre attrezzati per altre tipologie di intervento a distanza, davanti a un inevitabile incremento del bisogno di supporto psicologico in una situazione di pandemia che impatta su tutta la popolazione». Tra l' altro ora sono chiamati a occuparsi anche di persone e famiglie che prima vivevano in una condizione di benessere e ora si trovano a fare i conti con forme di stress acuto, traumi, perdita repentina di persone care e con la paura del contagio.
Per questo c' è stata una chiamata alle armi degli psicologi da parte di Regione Lombardia che, con un decreto del 14 marzo, ha dato precise indicazioni per garantire formule di assistenza anche online e a distanza. «Sempre in considerazione del contesto drammatico di questa emergenza il decreto - spiega la presidente Parolin -, invita le strutture a facilitare gli psicologi impegnati a fornire adeguato supporto anche a medici e infermieri in prima linea nell' assistenza ai pazienti affetti da Covid19, oltreché offrire l' importante sostegno ai parenti delle vittime».
Nonostante il momento drammatico che stanno vivendo e la quasi assenza delle équipe psicosociale per le emergenze, «credo che tutte le strutture stiano reagendo in modo forte e grazie a un lavoro incredibile degli operatori».
L' Ordine degli psicologi si è messo a disposizione e oltre a un dialogo attento con le autorità, ha dato vita a una serie di iniziative. La prima riguarda la creazione di una mappatura delle associazioni riconosciute dal dipartimento di Protezione civile di psicologia dell' emergenza attive sul territorio regionale, in modo da provare a riorganizzare gli interventi in emergenza.
La seconda riguarda la campagna di sensibilizzazione a favore di tutti i cittadini: #lopsicologotiaiuta. «Mai come in questi giorni - conclude Parolin - è importante che la nostra comunità professionale metta al servizio della società le proprie competenze, e il contributo di ognuno di noi può fare la differenza per chi sta soffrendo». L' iniziativa è promossa con una serie di video a cui tutti possono accedere su youtube e su facebook.
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